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Con il calendario lunare del mese di maggio 2023 approfondiremo tutti i lavori di semina e trapianto dell’orto primaverile-estivo che sta entrando nel vivo. Il mese di aprile è stato un po’ dappertutto movimentato dal punto di vista delle condizioni meteo, con forti piogge e grandinate e un diffuso e anomalo abbassamento delle temperature rispetto alla media del periodo.
Tale situazione ha ritardato il verificarsi delle migliori condizioni per l’avvio degli orti domestici.
A maggio ci attendiamo quindi che finalmente arrivi la primavera, soprattutto nella seconda e terza decade del mese, dando la possibilità di avviare senza problemi gli orti.
Maggio è infatti il mese ideale per i trapianti di quasi tutte le coltivazioni di nostro interesse e quindi per dar vita all’orto che ci accompagnerà fino alla fine dell’estate e oltre.
Vediamo dunque come procedere ai lavori nell’orto di questo mese, prestando attenzione alle fasi lunari.
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Le fasi lunari del mese di maggio 2023
Ecco di seguito le fasi lunari nel mese di maggio 2023, dopo l’ultima luna nuova del 20 aprile.
- Il mese di maggio si apre con una fase residua di luna crescente fino al giorno 4.
- La luna piena è prevista per il giorno 5 e dà inizio alla fase calante (mancante) del ciclo lunare.
- L’ultimo quarto è segnato per il giorno 12
- La luna nuova del mese di maggio è prevista per il giorno 19, che darà inizio a una nuova fase crescente
- Il primo quarto è segnato per il giorno 27
Ricapitolando quindi avremo:
- fase di luna crescente fino al 4 maggio
- fase di luna calante dal 5 al 18 maggio
- nuova fase di luna crescente a partire dal 19 maggio
Il calendario solare del mese di maggio 2023
Il mese di maggio è caratterizzato da giornate molto lunghe e quindi da un aumento della luminosità. Questa accelera notevolmente la crescita vegetativa di piante, alberi e ortaggi.
Il primo maggio l’alba sarà alle ore 6.07, mentre il tramonto avverrà alle ore 20.08, con una giornata lunga ben 14 ore e 1 minuto.
Alla fine del mese, il 31, il sole sorgerà alle ore 5.38 e tramonterà alle ore 20.38, regalando quindi 15 ore di luce. Questi tempi sono relativi alle latitudini della città di Roma.
Avremo dunque tanto tempo da dedicare alla coltivazione del nostro orto biologico, anche se naturalmente le energie a disposizione andranno attentamente bilanciate. Il consiglio è di prediligere sempre il lavoro nelle ore fresche della giornata. Gli orari migliori sono, solitamente, dall’alba fino alle 11 della mattina e dopo le 17 del pomeriggio. Non conviene mai agire sulle piante nelle ore centrali.
Maggio, il mese dei trapianti

Pomodori appena piantati
Nei mesi scorsi abbiamo concentrato la nostra attenzione sulle operazioni di semina. Nel mese di maggio, invece, è opportuno parlare dei trapianti e delle tempistiche di maturazione.
Facciamo un piccolo esempio con la coltivazione dei pomodori. Se iniziassimo il 1° di maggio a seminare, prima di arrivare alla messa a dimora nel terreno dovrebbero trascorrere almeno 35-40 giorni. Quindi trapianteremmo nella seconda metà di giugno. Considerando poi che una pianta di pomodoro, a seconda della varietà, ha bisogno di almeno 60-75 giorni di ciclo biologico per produrre, va da sé che per raccogliere i primi frutti dovremmo aspettare la seconda metà del mese di agosto. Insomma, saremmo al limite con i tempi e rischieremmo di passare un’estate senza pomodori. Di conseguenza consigliamo in questo periodo di acquistare le piantine già pronte per il trapianto, possibilmente rivolgendosi a un vivaio che produce varietà locali in biologico.
Trapiantando invece le giovani piantine per tutto il mese di maggio, già a luglio luglio, avremmo in tavola i pomodori.
Questo discorso vale soprattutto per le colture con seme piccolo e un tempo di emergenza più lungo, colture solanacee su tutte. Per cultivar quali zucchine o fagiolini, invece, partire dal seme utilizzando un semenzaio non allunga troppo i tempi. Bastano infatti solo 10-15 giorni per avere piantine pronte per il trapianto.
Vediamo ora come procedere con i diversi trapianti e le diverse semine seguendo le fasi del ciclo lunare.
Trapianti e semine in luna crescente
Le fasi di luna crescente di questo mese, come detto, sono due: da inizio mese fino al 4 maggio e a partire dal 19 maggio fino a fine mese.
Si possono trapiantare in questi periodi, sfruttando la luminosità lunare, diversi ortaggi e aromatiche. Nello specifico: pomodori, peperoni, peperoncini, melanzane, cetrioli, meloni, anguria, insalata, puntarella, basilico, prezzemolo, salvia officinalis, menta piperita, timo, melissa, maggiorana, origano, rosmarino.
Con la semina diretta, invece, potete mettere a dimora i semi: zucchine, fagiolini, zucca, mais, girasoli, mais, fagioli.
Trapianti e semine in luna calante

Cipolle in semenzaio
La fase calante del ciclo lunare nel mese di maggio cade nella parte iniziale e centrale del mese, dal 5 al 18 maggio.
In questa fase si crea nel terreno una condizione di maggiore umidità. A questo si aggiunge che la luminosità lunare è minore. Per queste ragioni, l’influenza lunare si sposta verso l’apparato radicale.
Dunque, trapianteremo cipolle e porri. Inoltre interreremo i rizomi o i grossi semi di curcuma, zenzero, patate. Infine, semineremo a spaglio: ravanelli, carote, barbabietole rosse.
I lavori del periodo
Nell’orto domestico il lavoro principale da eseguire nel mese di maggio è quello della predisposizione del sistema d’irrigazione. Le colture che vengono messe a dimora in questo periodo hanno tutte una certa necessità idrica. Per questo motivo è indispensabile avere a disposizione una fonte d’acqua. Purtroppo i cambiamenti climatici in atto ci mettono di fronte a precipitazioni sempre più scarse, bisogna intervenire quindi artificialmente, non c’è molta scelta.
Naturalmente, prima di procedere con il sistema d’irrigazione è necessario aver preparato adeguatamente il terreno nel periodo precedente.
Per aiutarci a risparmiare acqua, una tecnica agronomica consolidata è quella della pacciamatura, possibilmente naturale. Questa ci aiuterà inoltre a tenere sotto controllo le erbe infestanti.
Altre lavori del periodo, dipendenti molto dal ciclo in cui si trovano le vostre piante, sono quelli strutturali. Parliamo di quei lavori finalizzati alla realizzazione di reti e sostegni. Questo perché alcune colture, ad esempio i fagiolini, hanno bisogno di pali e reti per potersi arrampicare. Queste strutture devono essere predisposte in tempi brevi, poiché necessitano alla pianta già dopo una settimana dal trapianto. Dei sostegni adeguati potete trovarli qui.
Per colture quali peperoni o melanzane, invece, abbiamo più tempo per mettere pali di sostegno. Questo poiché le cultivar hanno cicli iniziali di crescita più lenti. Delle canne di bambù adatte le trovate qui.
La difesa biologica da insetti dannosi e malattie
Insetti dannosi
Il mese di maggio, con le temperature in costante aumento, è il periodo in cui gli insetti, sia utili (come le coccinelle), che dannosi, hanno maggiore vitalità. Ci troviamo in questo periodo nel pieno dei primi o secondi cicli biologici di parassiti quali: tuta absoluta del pomodoro, afidi, cimici, cavolaia, altica, lumache, cocciniglia, processionaria del pino, ragnetto rosso, mosca bianca, dorifora della patata, oziorrinco, mosca della frutta, mosca dell’olivo, piralide del bosso.
Per la difesa biologica da questi parassiti bisogna agire per tempo e non farsi cogliere impreparati. I macerati naturali in questo senso ci danno una grossa mano. Non bisogna però aspettare l’ultimo minuto per prepararli. Stiamo parlando di preparazioni domestiche quali: il macerato d’ortica, l’infuso d’aglio, il macerato di felce, il macerato di foglie e femminelle di pomodoro.
Ove l’azione preventiva e repellente dei macerati naturali sia insufficiente, ci vengono in aiuto prodotti biologici più incisivi. Tra questi segnaliamo il Sapone molle o di Marsiglia (che trovate qui), il bacillus thuringiensis (in particolare varietà kurstaki) e l’azadiractina, ossia il principio attivo dell’olio di neem (che trovate qui).
Sono prodotti biologici facilmente disponibili in rete e che sarebbe opportuno avere sempre a disposizione per agire tempestivamente.
Malattie
Altro problema da affrontare in questo periodo è quello delle malattie crittogamiche. Queste si manifestano con l’innalzamento delle temperatura, l’aumento dell’umidità e gli sbalzi dovuti ad escursioni termiche tra il giorno e la notte o alle precipitazioni improvvise.
Le malattie più problematiche da questo punto di vista sono la peronospora del pomodoro e l’oidio.
Si tratta di malattie molto complesse e di non facile soluzione, pertanto vi consigliamo di approfondire l’argomento nei relativi post. In questa sede vi ricordiamo che esistono dei validi rimedi biologici per prevenire l’insorgenza e quindi i danni di questo fitopatologie. Tra queste segnaliamo l’utilizzo del bicarbonato di sodio e del macerato (decotto) di equiseto (facili da preparare in casa, seguendo le nostre istruzioni).
2 commenti
Ho trattato con il bicarbonato di sodio come consigliato ma sulle foglie delle sono rimasti vistosi residui bianchi assai antiestetici c’è un modo bio per combattere l’odio senza residui? (Io non ho a disposizione l’equiseto). Grazie.
Articolo stupendo da stampare sempre valido!!!!