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Nell’articolo di oggi scopriamo come coltivare lo zenzero in vaso, sul balcone o sul terrazzo di casa. In inglese è chiamato ginger, è una pianta officinale originaria dell’Asia orientale, più precisamente dell’India meridionale. E’ utilizzata già da millenni come spezia, per via del suo aroma inconfondibile, ma il suo utilizzo più importante è dovuto alle sue proprietà mediche.
Conosciamo dunque meglio questa pianta, partendo dalle sue caratteristiche botaniche e dai suoi usi medicamentosi. Vediamo inoltre quanto sia facile coltivarla in un vaso, magari sul balcone, piantandola nel periodo giusto, ossia quello primaverile-estivo. In questo periodo, infatti, le nostre temperature sono adatte alla sua crescita, e con le giuste accortezze avremo una pianta di zenzero sana e rigogliosa.
Lo zenzero, origine e diffusione
Lo zenzero, nome scientifico Zingiber officinalis, è una pianta erbacea perenne che appartiene alla famiglia botanica delle Zingiberaceae, famiglia di cui fanno parte altre piante, tipo curcuma.
Anche se, come abbiamo detto, la sua origine è indiana, si tratta di una pianta molto diffusa in tutto il continente asiatico. Nella medicina popolare cinese viene usata da millenni per le sue proprietà curative. Mentre nella cultura indiana è considerata una pianta sacra, da utilizzare durante i rituali religiosi come strumento di purificazione.
Nella cucina asiatica è da sempre utilizzata come spezia.
La pianta ama il caldo, cresce bene in un clima sub-tropicale. Per questa ragione in Europa si è diffusa solo grazie al commercio con i paesi dell’antico Oriente, dapprima con i Greci e i Romani, e successivamente con la Compagnia delle Indie. Gli inglesi lo hanno ribattezzato Ginger e utilizzato nell’industria liquoristica.
Alle nostre latitudini coltivare zenzero su larga scala è impossibile, quindi la pianta ha sempre avuto per noi un alto valore commerciale.
Nel corso dei secoli questa coltivazione si è però diffusa in altre parti del mondo, diversificandosi in specie locali.
Caratteristiche botaniche dello zenzero
La ricchezza dello zenzero è tutta nella sua radice. Si tratta di un grosso rizoma che a piena maturità arriva anche a superare i 15 cm di lunghezza.
Dalla tipica forma irregolare, si presenta molto carnoso e ramificato.
Una volta essiccato, la colorazione della cuticola diventa marrone, mentre l’interno giallo.
Dal rizoma dipartono sia piccole radici secondarie, molto sottili, che i fusti vegetativi.
Gli steli sono eretti e possono raggiungere anche un’altezza di un metro. Terminano con foglie oblungo-lanceolate, di lunghezza di circa 30 cm, che inguainano il fusto.
I fiori delle specie in esame sono raccolti ad infiorescenza a spiga, con corolla a tubo allargata all’apice e divisa in tre lobi aperti. Il loro colore è giallo-biancastro con sfumature viola.
In molte specie di zenzero queste caratteristiche si modificano, soprattutto per quel che riguarda la colorazione dei fiori.
Proprietà e utilizzi dello zenzero
Quando decidiamo di coltivare lo zenzero ciò che ci interessa maggiormente è il rizoma. Come accennato, infatti, le proprietà e i principi attivi si trovano in questa parte della pianta, meglio se essiccata. Più in particolare, il rizoma contiene un olio essenziale, il cui principio attivo è lo zingiberene.
Inoltre contiene anche i gingeroli, ossia una sostanza molto simile alla capsicina dei peperoncini. Altri elementi che ritroviamo al suo interno sono: shogaoli, resine e mucillagini.
I principi attivi hanno un’importante azione intestinale, stimolano infatti la secrezione enzimatica, il riequilibrio della flora e la secrezione salivare e biliare.
Dunque siamo davanti a un ottimo rimedio naturale contro la diarrea, la nausea e i dolori gastrointestinali.
In generale, il ginger è considerato una spezia “calda”. Con il suo effetto termogenico è in grado di rilasciare nell’organismo una sensazione di calore. Per questo motivo può attenuare i sintomi dell’influenza e delle malattie da raffreddamento. Una tisana allo zenzero aiuta a sciogliere il muco e a liberare i bronchi.
Questa pianta è considerata inoltre un afrodisiaco naturale. Nella medicina cinese veniva infatti utilizzata come rimedio contro l’affaticamento, l’astenia e l’impotenza maschile.
Favorisce in generale la digestione, in particolare quella dei carboidrati e delle proteine, e aiuta a eliminare i gas intestinali.
Per usufruire dei benefici potete adoperare il rizoma essiccato o in polvere per la preparazione domestica di tisane, infusi e decotti. Se non volete coltivarlo, esistono dei formati già pronti all’uso.
Utilizzi in cucina del ginger
In cucina si adopera lo zenzero fresco, tal quale e a fette sottili, ma il suo utilizzo maggiore è in polvere, come spezia aromatica. La pianta, infatti, è in grado di insaporire piatti a base di pesce, zuppe, verdure, grazie al suo profumo pungente e al gradevole sapore piccante. È impiegata anche nella produzione di dolci, come il pan di zenzero o i canditi. E’ si utilizza anche per la fabbricazione di liquori e sciroppi. Il già citato effetto termogenico aiuta a bruciare calorie, questo rende lo zenzero particolarmente indicato per chi vuole dimagrire seguendo una dieta equilibrata.
Coltivare lo zenzero in vaso, il periodo giusto
Veniamo ora agli aspetti tecnici e capiamo come coltivare zenzero in modo biologico anche alle nostre latitudini. In particolare, viste le caratteristiche della pianta, ci concentreremo sulla coltivazione in vaso.
Per crescere e svilupparsi in maniera rigogliosa la pianta ha bisogno di temperature che non scendano mai al di sotto dei 15°. Come abbiamo accennato, il suo clima ideale è quello sub-tropicale, con temperature mai inferiori a certe soglie. Ha bisogno inoltre di un elevato tasso di umidità.
Nel nostro paese coltivare lo zenzero in pieno campo sarebbe possibile solo in limitate aree costiere delle regioni meridionali, dove le temperature si mantengono teoricamente alte anche nel periodo invernale. Proprio per questo motivo, la coltivazione in vaso può rappresentare una soluzione. Infatti, grazie al vaso la pianta, già in autunno, quando le temperature si abbassano, può essere rientrata in casa e protetta. Così facendo continuerà a crescere tranquillamente.
Tra l’altro lo zenzero è una pianta molto bella esteticamente, quindi in casa fa la sua bella figura, e ben si adatta al clima indoor.
Per iniziare a coltivare lo zenzero in vaso il momento giusto è la primavera inoltrata, quando le temperature sono stabili e i ritorni di freddo sono scongiurati. Per dare un’indicazione diciamo dalla seconda metà di aprile in poi. Ma vediamo ora quali sono gli accorgimenti necessari.
L’esposizione migliore
Molta attenzione dovrà esse posta all’esposizione alla luce del sole in cui posizionare il nostro vaso di zenzero. L’esposizione ideale è quella semi-ombreggiata, quindi evitare il sole diretto per tutta la giornata e allo stesso tempo scegliere un luogo con una forte luminosità.
Anche quando porteremo la pianta in casa cercheremo di privilegiare zone con una forte luminosità, mentre per ricreare un ambiente umido sarà necessario nebulizzare la parte aerea della pianta di frequente.
La scelta del vaso e del terriccio
Il vaso ideale per coltivare lo zenzero deve essere largo e sufficientemente profondo. I rizomi devono avere la possibilità di moltiplicarsi, è difatti il rizoma stesso l’apparato radicale della pianta.
Le dimensioni e la forma ideale sono quelle di un grosso vaso rettangolare, con almeno 75 cm di lunghezza e 30-40 cm di profondità. Questa accortezza nella scelta del vaso è utile perché il rizoma dello zenzero tende a svilupparsi in orizzontale. Sul fondo del vaso occorre sistemare poi dell’argilla espansa, così facendo garantiremo il drenaggio dell’acqua. Questa è una tecnica usuale per chi fa l’orto sul balcone.
Per il terriccio si deve preparare un mix composto da 1/2 di torba, 1/4 di sabbia fine 1/4 di terriccio da giardino. Per una concimazione di fondo a questo mix si può aggiungere il risultato dell’humus di lombrico o il risultato del nostro compostaggio domestico.
Come piantare lo zenzero
Per iniziare a coltivare lo zenzero bisogna, prima di tutto, procurarsi i rizomi di una pianta ben matura. E’ importante che abbia almeno 3 anni di età. Bisogna fare attenzione a che il rizoma sia fornito di “occhi”. Quando parliamo di “occhi del rizoma” parliamo di quelle gemme appena accennate che poi daranno vita alla vegetazione della pianta.
Per aiutare il germogliamento, prima di interrarlo lasciamo il rizoma a bagno per una notte. Poi procediamo con la piantumazione. Questa va fatta interrando la radice a circa 5 cm di profondità. La distanza deve essere di 15/20 cm tra un rizoma e l’altro. Infine bisogna avere cura che le gemme siano posizionate verso l’alto.
Irrigazione
Se si vuole coltivare lo zenzero in modo sano e rigoglioso la pianta ha bisogno d’acqua e di umidità. Per tarare la giusta quantità d’acqua basta toccare il terreno del vaso e bagnarlo quando risulta troppo secco.
Per ricreare le condizioni d’umidità, invece, di tanto in tanto possiamo spruzzare le foglie della pianta con un nebulizzatore.
Occhio però a non esagerare con l’acqua. Bisogna evitare i ristagni idrici che potrebbero causare marciumi e rovinare i nostri preziosi rizomi.
Raccolta e conservazione
Il periodo migliore per raccogliere i rizomi di zenzero sono i mesi di gennaio e febbraio. Le piante devono avere almeno 6 mesi d’età. Se si raccolgono i rizomi da piante più giovani, infatti, questi saranno ancora acerbi, di colorazione chiara, e con un gusto più leggero. Viceversa, raccogliendo da piante più vecchie, avremo un gusto più forte e pungente.
Naturalmente, quando si raccoglie lo zenzero in vaso, è opportuno lasciare qualche rizoma e parti aeree della pianta, che in questo modo continuerà moltiplicarsi e a proliferare.
Una volta raccolto può essere consumare fresco. In alternativa lo si può lasciare essiccare al sole per circa 15 giorni, per poi macinarlo e ridurlo in polvere.
La conservazione della radice fresca avviene in frigo, e si mantiene per circa una settimana. La polvere andrà, invece, riposta in un contenitore di vetro ermetico e al riparo da luce e fonti di calore.