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Oggi vogliamo concentrare la nostra attenzione sul compostaggio e sulla buona pratica del compost domestico. Un corretto smaltimento dei rifiuti anche in ambito casalingo è fondamentale per l’ambiente. E può fornire gratuitamente un ottimo fertilizzante biologico per il nostro orto. Se iniziamo ad osservare quanti scarti di cibo abbiamo in una semplice cucina casalinga possiamo renderci subito conto di quanto materiale prezioso possediamo. Materiale che però, spesso, buttiamo nei cassonetti o nella raccolta differenziata. Creare un circolo virtuoso di riciclo e riutilizzo, attraverso il compost domestico, serve ad abituarci a non sprecare. Ma soprattutto serve a superare lo stile di vita che la società consumista ci ha insegnato come unico possibile. Ma come fare compostaggio domestico fai da te? Come smaltire i rifiuti organici senza gettarli nel cassonetto? In che modo fare il compost casalingo?
Le domande a cui daremo risposta in questo articolo sono diverse. Ma cerchiamo innanzitutto di capire perché è importante questa pratica.
L’importanza del compost domestico
La Natura, presa come modello di riferimento, ci insegna che nessuna fonte energetica viene sprecata. Ogni risorsa, infatti, diviene fonte di energia per altri esseri viventi. Ed è proprio questo il concetto che rende chiaro quanto è importante fare compostaggio, e quanto è importante che il domestico sia fatto nel modo giusto. Se osserviamo cosa accade in qualsiasi ambiente naturale, ci rendiamo conto che ciò che muore diviene fonte di vita per un altro essere vivente. Un animale, ad esempio, oppure una foglia, terminato il proprio ciclo vitale viene trasformato dai batteri e riutilizzato. Si crea così un ecosistema che si auto mantiene, dove ogni parte è connessa col tutto. Pertanto imparare a recuperare lo scarto di cibo, attraverso il compost domestico, può essere un buon inizio per superare questa contraddizione. Il compost, infatti, è la risposta perfetta alla domanda: come smaltire i rifiuti di cibo per evitare ulteriori sprechi?
Come fare compostaggio domestico fai da te
Per preparare al meglio il nostro compost domestico bisogna tenere presente una serie di accorgimenti molto importanti. Seguire questi suggerimenti ci farà ottenere un risultato molto soddisfacente.
Vediamo quali sono.
Cosa possiamo mettere nella nostra compostiera domestica?
Per fare compostaggio nel modo giusto e produrre così un ottimo compost domestico non tutti i cibi sono adatti. Ci sono cibi ed altri scarti ideali per la nostra futura compostiera ed altri che lo sono meno.
Sicuramente gli scarti devono essere di origine vegetale e non cotti (bucce di verdure, frutta, foglie appassite, anche la carta da cucina va bene). Ma non tutta la frutta può essere destinata al compost. Ad esempio dobbiamo evitare gli agrumi, che decomponendosi impediscono l’allevamento naturale e spontaneo dei funghi. I funghi sono a loro volta fondamentali per le formiche. E noi, in questo caso, abbiamo bisogno di queste alleate.
Ma vediamo un elenco dettagliato di quali rifiuti di cibo (o altro), sono adatti o meno per essere smaltiti nella nostra compostiera domestica.
Cosa utilizzare
- Gli avanzi di cucina, residui della pulizia delle verdure, bucce…
- Fondi di tè e caffè
- Gusci d’uovo
- Scarti del giardino e dell’orto, come legno di potatura, sfalcio dei prati, foglie secche, fiori appassiti, gambi…
- Materiali biodegradabili, come carta non patinata, cartone, segatura e trucioli provenienti da legno non trattato
Cosa utilizzare con parsimonia
- Pane secco
- Avanzi di cibo di origine animale
- Cibi cotti (in piccole quantità, perché attrarrebbero insetti ed animali)
- Foglie di piante poco degradabili (magnolia, lauroceraso, faggio, castagno, aghi di pino), li dovremo però miscelare con cura con altri materiali più degradabili
Cosa evitare assolutamente
- Cenere di sigaretta
- Agrumi
- Tessuti
- Vernici e altri prodotti chimici
- Carta patinata (riviste)
- Legno verniciato
- Piante malate, ad esempio dopo una virosi o batteriosi, per evitare il rischio di contaminazione
- Resti di piante trattate con insetticidi
Dove effettuare il compostaggio domestico
Per poter fare compostaggio domestico serve una compostiera. Se raccogliamo gli scarti vegetali della cucina e non solo, affinché si decompongano, dobbiamo poter avere un contenitore dove sistemarli.
Non dovrà essere di plastica e dovrà permettere una giusta areazione. L’opzione migliore, quindi, è l’utilizzo di un cassone fatto con delle pedane di legno non trattato. Attenzione però, è necessario verificare se è stato trattato con vernici tossiche. Se ha il marchio della Comunità Europea (CE) allora non ci sono problemi.

Compostiera in legno
Un’altra buona opzione è quella di creare una sorta di tubo, un cilindro con una rete metallica a maglie non troppo larghe, che conterranno i nostri scarti, ma al tempo stesso permetteranno l’areazione.

Compostiera in rete metallica
Un’altra idea, molto pratica ed economica, prevede l’utilizzo delle cassette in legno, dove tipicamente vengono stoccati gli ortaggi. Inoltre potrebbe essere divertente costruire così la compostiera e farla colorare ai bambini.
In questo modo, il messaggio che passa è che lo scarto non è brutto e sporco, bensì materiale prezioso, quasi oro nero ed assolve a funzioni importanti di nutrimento del nostro orto. In questo modo la nostra compostiera diventerà occasione per un bel laboratorio e un pomeriggio divertente a colorare e disegnare faccine sorridenti o fiori stilizzati. Naturalmente con colori naturali.

Compostiera realizzata con cassette in legno
La fermentazione del compostaggio
Un ottimo compost non puzza! La fermentazione del compost domestico avviene in ambiente aerobico, cioè in presenza di aria. Questo è un requisito fondamentale per fare compostaggio nel modo giusto. Se il compost puzza, significa che la fermentazione sta avvenendo in maniera anaerobica.
Il compost domestico può presentare due problemi: l’umidità eccessiva che porta quindi il mucchio vegetale a puzzare; la scarsa umidità che non fa partire il processo di decomposizione.
Come fare per capire se nel nostro compost domestico c’è poca umidità?

Mescolatura del compost
Se l’umidità è poca il nostro compost non perde volume, e quindi non si abbassa. Per risolvere questo inconveniente è sufficiente innaffiarlo.
Già in tre settimane potremo osservare una modifica sensibile del nostro mucchio, se a giorni alterni ci saremo impegnati a girarlo e bagnarlo, al fine di garantire una giusta areazione ed umidità.
Viceversa, se ci accorgiamo che il mucchio è troppo umido, per correre ai ripari possiamo prendere un bastone e conficcarlo al centro. Poi con altri bastoni creiamo dei buchi laterali, come delle gallerie che si collegano al foro creato con il bastone centrale. Insomma, costruiamo in maniera rudimentale una sorta di camino che permetterà la circolazione corretta dell’aria. Così facendo si ristabilirà il giusto grado di umidità per il nostro futuro compost.
Ulteriore accorgimento per garantire la giusta fermentazione e fare compostaggio domestico di qualità, è ricoprire con della paglia ogni volta che metteremo il nostro “umido” vegetale. Raggiunta la quantità di circa un metro cubo di compost avremo un buon materiale da poter utilizzare.
Ricordiamo sempre che ottima cosa è girare ogni tanto il nostro mucchio, verificare che abbia un buon odore e non ci siano muffe. Un ottimo compostaggio avrà la consistenza della terra scura di bosco e non odori fastidiosi!
La tecnica delle tre compostiere
Per fare compostaggio domestico la compostiera dovrà essere posizionata all’ombra e al riparo dal vento. Possiamo anche mettere come base uno strato di 40 cm di rami, con massimo 3 cm di diametro.
È consigliabile creare una porta laterale apribile, nel caso di una compostiera a pianta quadrata. In questo modo si potrà avere un accesso facilitato.
Una strategia efficiente e sperimentata per fare compost domestico è quella di creare tre compostiere in serie (A, B, C).
Il primo anno in A metterò materiale dal 1/1 al 31/12. Poi mi fermerò coprendolo con un bello strato di paglia.
Il secondo anno inizierò a mettere materiale in B, dal 1 /1 al 31/12. Nel frattempo A maturerà per un anno intero.
Il terzo anno metterò materiale in C dal 1 /1 al 31 /12. Intanto potrò già utilizzare il materiale di A e così farò a scalare, garantendomi sempre del del compostaggio di qualità per il mio orto.
Quando questa tecnica sarà diventata abituale ci stupiremo riguardando indietro a quanto prezioso materiale abbiamo buttato prima e ci renderemo conto che di “quel che c’è non manca niente!”
Per chi coltiva in permacultura quest’ultima affermazione, che si ripete quasi fosse un mantra, ha un significato ben preciso. All’inizio non se ne comprende bene il significato, poi si manifesta davanti agli occhi come fosse la cosa più ovvia. Il senso è semplice: abbiamo a disposizione tutto quello che ci serve e non dobbiamo cercare nulla altrove.
Utilizzi del compost
Quando useremo il nostro compost domestico nell’orto dobbiamo prima di tutto ricordarci di setacciarlo. In agricoltura tradizionale il compost viene utilizzato come vero e proprio concime per arricchire il terreno. Nella sinergica, invece, lo si utilizza come terriccio base, molto fertile per il semenzaio (per realizzare il vostro semenzaio potete approfondire qui). In altri tipi di tecniche colturali il compost domestico viene aggiunto al terreno originario. Nella creazione delle prode, ad esempio, per dare una buona base di partenza alle semine e ai trapianti. Oppure viene mischiato insieme a dei concimi animali. Ma al di là delle scuole di pensiero e delle tecniche specifiche di coltivazione, ciò che bisogna sempre tenere presente è che il compost è un materiale biologico, sano, ricco e a costo zero.
Per cui smettetela di chiedervi: come fare compostaggio.
Avete tutte le informazioni che vi servono. Dunque, ora, non vi resta che organizzare la vostra compostiera.
Qui puoi acquistare la tua compostiera già pronta
Annalisa Rolfo
13 commenti
Ottimo articolo. Ben fatto. Io intendo utilizzare il compost per mescolarlo al terreno, nel mio orto. Potresti per favore dirmi quanto compost produrre per un orto di 300 metri quadrati? Grazie in anticipo per il tempo che mi dedicherai e buona domenica.
Come uccidere tutti i semi delle verdure x evitare che in orto nascano centinaia di piantine di pomod e zucca?
Come spieghiamo nell’articolo, con la tecnica dei 3 cassoni, il compostaggio dura molto tempo, anni. Durante questo lungo periodo di tempo la semenza, naturalmente presente nel compost, subisce un processo di fermentazione e perde la germinabilità. È chiaro che se nell’orto metti il compost dell’anno, nel terreno ti esplodono i germogli dei semi
buonasera, è la prima volta che faccio il compost nel giardino della nuova casa. ho visto che è pieno di formiche. mi devo preoccupare? grazie
Tranquilla. E’ normale! 🙂
ok grazie! ma quanto tempo è necessario perchè il compost possa diventare “utilizzabile”? grazie
Come si combattono i topi attirati dal compost ?
Ho acquistato una compostiera per il mio orto e leggendo questo interessante articolo ho già capito che è meglio acquistarne altre… ma a parte questo ti sarei grato se mi sollevassi da un dubbio che mi assilla…
– se metto nella compostiera gli scarti di una pianta malata (oidio…peronospora…o altro) o la malerba estirpata dall’orto,… utilizzando il compost seminerò malerba in tutto l’orto e trasmetterò malattie alle piantine o il problema non si pone?
Grazie molte per le precisazioni che spero vorrai darmi
Pino
Mi piacerebbe tanto
Voglio ricevere i vostri aggiornamenti, grazie
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Una domanda nel mio compost,solo scarti di cibo ed erba,è normale nel compost tanti lombrichi(da pesca) sani..
Io ho la compostiera di plastica che mi hanno dato all’azienda raccolta rifiuti,non sono in grado di costruirne una di legno,spesso entrano dei topi enormi che compattano i materiali e defecano, è dannoso usarli per l’orto?