Indice dei contenuti
La pianta di melissa, anche nota come citronella o cedronella, è conosciuta per via del suo intenso aroma di limone. E’ una pianta usata sin dall’antichità per le sue proprietà benefiche.
In un antico erbario del XVII secolo veniva definita dall’erborista francese Nicholas Culpeper come la pianta che “dispone la mente e il cuore all’allegria, e fuga gli affanni e le preoccupazioni che sorgono dalla melanconia”. Insomma, una pianta in grado di migliorare la nostra predisposizione d’animo.
Scopriamo, quindi, in questo articolo le caratteristiche botaniche della pianta di melissa e osserviamone le proprietà e gli utilizzi. Ma, soprattutto, capiamo bene in che modo è possibile coltivarla in maniera biologica, sia in vaso che nell’orto.
Caratteristiche botaniche della pianta di melissa
La melissa, nome botanico Melissa officinalis, è una pianta erbacea di tipo perenne. Appartiene alla famiglia delle Lamiaceae (o Labiateae), così come la menta piperita. Ha radici rizomatose, da cui dipartono numerosi fusti eretti di sezione quadrangolare, ricoperti di una sottile peluria. Questi fusti possono arrivare ad un’altezza tra i 50 e i 90 cm. Le foglie sono di colore verde intenso, provviste di picciolo. Sono di forma ovale e dentata e si presentano sul fusto in maniera opposta. Hanno una superficie abbastanza rugosa, e anche loro, nella pagina superiore, sono ricoperte di sottile peluria.
La fioritura ha inizio nel mese di maggio e termina nel mese di agosto. I fiori sono inizialmente di colore bianco, ma verso la fine hanno sfumature leggermente rosate. I piccoli fiorellini sono disposti in verticilli che dipartono dall’ascella delle foglie. All’interno del piccolo calice dei fiori, si trovano quattro acheni, ossia i minuscoli semi della pianta, di forma ovale e colore grigiastro.
Le proprietà della pianta di melissa
Oli essenziali
La pianta di melissa è ricca di olio essenziale, ossia una sostanza odorosa, oleosa e volatile che ha molte proprietà. Contiene inoltre acido rosmarinico e flavonoidi, entrambi considerati degli antiossidanti naturali. Le foglie, da cui si estrae l’olio essenziale, contengono inoltre le seguenti sostanze: geraniale (citrale a) e nerale (citrale b), linalolo, geraniolo e citronellolo. Tutte hanno un’azione sedativa e antispasmodica.
L’olio essenziale di melissa, che trovare a questo link, viene utilizzato per uso esterno, per le sue proprietà astringenti e cicatrizzanti. Con l’olio essenziale si praticano inoltre massaggi e frizioni, in particolar modo per alleviare stati reumatici, nevralgie e cefalee.
Tisana e infuso
Le foglie e le infiorescenze essiccate invece, si possono utilizzare per preparare tisane e infusi, con diverse proprietà terapeutiche.
La tisana di melissa, grazie alle leggera attività sedativa dei principi attivi contenuti nella pianta, è un’ideale rimedio naturale contro gli stati di eccitazione nervosa e l’insonnia. E’ una tisana rilassante che si può assumere prima di andare letto, per distendere i nervi e favorire il sonno.
L’infuso di melissa invece, essendo più concentrato, si può utilizzare come antispasmodico. Ad esempio, è utile nei cicli mestruali dolorosi e irregolari, oppure nei casi di crampi addominali. E’ un rimedio naturale ideale per chi soffre di disturbi gastrici di origine psicosomatica, legati a un eccesso di stress.
Per queste sue caratteristiche, la melissa officinalis è ampiamente utilizzata in erboristeria e viene considerata un vero e proprio ansiolitico naturale.
In estate, inoltre, con le foglie della pianta di melissa, si possono preparare delle ottime bevande rinfrescanti, con un piacevole retrogusto di limone (altro sinonimo della pianta, infatti, è melissa limoncella).
La coltivazione della melissa
La piante di melissa cresce spontanea nei prati e nelle bordure di campagna, ma, partendo dal seme, può essere agevolmente coltivata in vaso sul balcone, oppure in giardino. Sia nell’uno che nell’altro caso, l’importante è scegliere un posizionamento adeguato. La pianta di melissa, difatti, ha una duplice caratteristica, ossia è ombrofila e igrofila.
Questo vuol dire che per la sua crescita rigogliosa predilige le zone ombrose, richiedendo un ambiente umido e ricco d’acqua. Teme il caldo eccessivo e la siccità, dunque occorre posizionarla in una zona ombreggiata. Ovviamente bisogna garantirle un’irrigazione costante nel periodo estivo. Essendo una pianta perenne, se coltivata a terra conviene sistemarla ai margini delle aiuole o nelle bordure fresche del terreno. Attenzione però, la pianta di melissa soffre anche i periodi di gelo intenso, quindi nei mesi invernali più rigidi andrà adeguatamente riparata dal gelo.
Periodo di semina
Il periodo ideale per seminare una pianta di melissa è l’inizio della primavera, dalla fine di marzo a tutto il mese di aprile. I semi di melissa hanno un tempo di germinazione piuttosto lungo, per questo motivo è sconsigliata la semina diretta in pieno campo. Per la semina si possono utilizzare dei piccoli vasetti in plastica del diametro di 10 cm. All’interno di questi contenitori basta spargere pochi semi, ricoprendoli leggermente di terra. Quest’ultima andrà sempre tenuta ben umida.
Attenzione però, al fine di evitare il dilavamento della delicata sementa, è importante utilizzare, per l’innaffiatura, un vaporizzatore da giardino (se non lo avete lo trovate qui).
I semi nel piccolo vasetto formeranno una pianta da mettere a dimora definitiva, nel giardino o in un vaso più grande. Per effettuare questa operazione bisognerà attendere circa due mesi da dopo la semina. Grazie al vasetto avremo una piantina più controllata, che non soffrirà della concorrenza delle erbe infestanti, che potrebbero compromettere l’emergenza dei piccoli germogli.
La distanza da mantenere tra una pianta e l’altra è di 25-30 cm. Serve un certo spazio, in quanto, una volta attecchita, la propagazione della pianta di melissa è veloce.
Presso i migliori vivai si possono acquistare delle piante già formate e quindi evitare le operazioni di semina. In questo caso il trapianto può essere fatto da aprile a giugno.
Metodi alternativi di riproduzione
Per la pianta di melissa, la semina è necessaria nei casi in cui non si disponga di una coltivazione già avviata o comunque di una pianta madre. Nel periodo autunnale o alla fine dell’inverno, la melissa officinalis può essere riprodotta con la suddivisione dei cespi. Questa tecnica abbiamo già avuto modo di conoscerla parlando della salvia officinalis.
Terreno e concimazione
Per quanto riguarda il terreno, distinguiamo il terriccio per la semina, che dovrà essere molto fine (un terriccio ideale lo trovate qui), da quello della coltivazione.
Una o più piante di melissa possono essere messe a dimora in vaso utilizzando un terriccio speciale per piante aromatiche, avendo cura di sistemare preliminarmente sul fondo del vaso dell’argilla espansa, che ci aiuterà ad evitare i ristagni idrici.
Si consiglia di utilizzare vasi di almeno 40 cm di profondità, per favorire la proliferazione dell’apparato radicale. La concimazione di fondo per la coltivazione in vaso può essere fatta aggiungendo al terriccio il risultato del compostaggio domestico o dell’humus di lombrico.
Per la coltivazione nell’orto consigliamo una lavorazione accurata e in profondità del terreno, sempre per favorire le radici della pianta. Per concimare si può utilizzare del letame molto maturo, da interrare almeno un mese prima della data di trapianto prevista.
Cure colturali
Sia che coltiviate in vaso, che nell’orto, la cura colturale principale per una pianta di melissa è la sarchiatura. Sarchiare vuol dire eliminare le erbe infestanti. Questa operazione può essere ridotta utilizzando la pacciamatura naturale intorno ai fusti della pianta dopo la messa a dimora definitiva. La pacciamatura ci aiuterà, inoltre, a mantenere il terreno più umido, cosa che la pianta di melissa gradisce molto.
Raccolta ed essiccazione
Le foglie della pianta di melissa raggiungono il massimo del loro contenuto di principi attivi poco prima della fioritura, o comunque quando le cime non siano diventate troppo dure e legnose. Raccolte le foglie, conviene lasciarle essiccare per una settimana circa in un luogo ombreggiato e ventilato. Evitate sempre il sole diretto, che provoca un veloce annerimento della lamina fogliare. Una volta essiccate si possono conservare in dei vasetti di vetro e utilizzare al bisogno. Per la preparazione di bevande rinfrescanti o come erba aromatica per insaporire insalate estive, la melissa si può usare anche fresca, appena raccolta.
Difesa biologica antiparassitaria
Per fortuna la piante di melissa non è molto attrattiva per i parassiti, anzi, li tiene ben lontani. Una melissa sul balcone è un ottimo rimedio naturale contro le zanzare.
Tuttavia, in piena estate c’è la possibilità che la pianta venga attaccata da alcuni insetti. In particolare le cicaline, e soprattutto dalla specie Eupterys salviae o cicalina della salvia. Questo è infatti uno dei pochi insetti che, in generale, non teme le piante aromatiche.
In caso di attacco consigliamo di intervenire con olio di neem, che potete trovare in una formulazione specifica per l’agricoltura a questo link.
2 commenti
L’argomento è trattato in maniera completa e ottimale. Sono venuto a conoscenza di aspetti della pianta di melissa che ignoravo, e che trovo molto utili. Grazie.
Grazie a te 🙂