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Coltivare ravanelli biologici nell’orto domestico è semplice e alla portata di tutti. Questo ortaggio è chiamato anche rapanello, ma il suo nome scientifico è Raphanus sativus. È una coltura erbacea annuale, appartenente alla famiglia delle Brassicaceae o Cruciferae.Nel calendario lunare del mese di febbraio vi abbiamo accennato alle semine ideali da far partire alla fine dell’inverno per le raccolte le primaverili. Questo ortaggio è sicuramente adatto a questo scopo. Avendo un ciclo colturale abbastanza veloce, questa pianta può regalare grandi soddisfazioni in un breve arco temporale.
Vediamo quindi, ora, come procedere con le corrette tecniche di coltivazione biologica. Ovviamente partiamo, come sempre, dalle caratteristiche della pianta, per poi illustrare le principali varietà da seminare nell’orto.
Il ravanello
I ravanelli vengono coltivati per consumare i suoi ipocotili (comunemente chiamati radici) ingrossati e carnosi, dall’ottimo sapore aromatico tendente al piccante. Sono solitamente di colore rosso e tondeggianti, ma in alcune varietà possono avere sfumature bianche e forma più allungata. Hanno un diametro solitamente inferiore ai 3 cm.
La parte superiore della pianta è costituita dalle foglie. Queste sono disposte a rosetta, lobate e con margini seghettati. In generale sono poco numerose e piuttosto corte.
Varietà di semi di ravanello da coltivare

Ravanelli a punta bianca
A seconda della varietà, i ravanelli possono avere forma tonda, mezza-lunga, conica, e diverse sfumature di colore. Si differenziano anche per la durata del ciclo colturale.
Vediamo quali sono le principali varietà di semi di ravanello:
Varietà a radice tonda
Se vogliamo coltivare ravanelli a radice tonda possiamo scegliere tra diverse varietà:
- Rosso precocissimo saxa, a radice assai piccola, di color rosso scarlatto e di sapore squisito. Il ciclo colturale è brevissimo, 25-30 giorni.
- Rosso Champion, rustico e vigoroso, adatto anche per la semina estiva. Il frutto (la radice) è di forma sferica e di colore rosso brillante.
- Rosso a punta bianca, a radice di bella forma, polpa soda e saporita, con la caratteristica punta bianca.
Varietà a radice mezza-lunga
E’ possibile anche coltivare ravanelli a radice mezza-lunga. Le varietà con questa forma sono:
- Rosso precoce, a radice foggiata a trottola di color rosso scarlatto. Si raccoglie già 20 giorni dopo la semina.
- Rosa a punta bianca, a radice quasi cilindrica tipicamente rosa con punta bianca. E’ una varietà di ravanello adatta per qualsiasi stagione.
- Ravanelli perfection, a radice cilindrica, color rosso intenso e punta bianca. La polpa è croccante e saporita.
Varietà a radice lunga
Vediamo, infine, i semi che portano a coltivare ravanelli di varietà a radice lunga:
- Candela di ghiaccio, a radice cilindrica, lunga dai 10 ai 12 cm. Bianca, croccante e saporita. Una delle varietà più apprezzate, molto rustica e produttiva.
- Candela di fuoco, a radice cilindrica, lunga dai 12 ai 15 cm. Di colore rosso intenso, dolce e croccante.
Come coltivare ravanelli
I ravanelli vengono largamente piantati negli orti domestici per la grande facilità di coltivazione e l’ottima adattabilità climatica. Altra caratteristica che ne favorisce la coltivazione nell’orto familiare è la brevità del ciclo. Si va dai 20 ai 30 giorni per le varietà precoci, ai 40-50 giorni per quelle più tardive.
Clima
La pianta del ravanello si adatta bene a un clima temperato-fresco. La posizione nell’orto deve essere soleggiata per le semine primaverili ed autunnali. E’ preferibile, invece, un’esposizione a mezzo sole per le colture estive.
Terreno e irrigazione
Il terreno ideale per coltivare ravanelli deve essere sciolto, leggero, fertile e piuttosto fresco. Inoltre, deve essere ricco di sostanza organica in avanzato stato di decomposizione, meglio se residuata da coltivazioni precedenti. Più il terreno è soffice e fertile, più i ravanelli risulteranno ben formati, teneri, croccanti e saporiti.
Vista la brevità del ciclo, l’irrigazione è piuttosto limitata e dovrà essere tenuta sotto controllo soprattutto nel periodo estivo.
Quando si seminano i ravanelli?
Per le varietà precoci la semina avviene a fine inverno (da febbraio fino ad aprile) per le raccolte che andranno poi da marzo a giugno.
Le varietà tardive, invece, si seminano in piena estate, tra luglio e settembre. Questo permetterà di raccogliere poi i ravanelli nel periodo autunnale.
Come seminare i ravanelli
La tecnica di semina di base per i ravanelli è quella a spaglio, con i semi che si mettono a dimora sempre direttamente nel terreno. Non appena le piantine hanno sviluppato le prime foglie si diradano, tenendone 1 ogni 8-10 cm massimo.
Per una coltivazione più ordinata, si può optare per la semina su file regolari, lasciando 25-30 cm di spazio tra una fila e l’altra, e mantenendo, come prima, circa 10 cm tra una piantina e l’altra lungo il filare (diradando dopo l’emersione del germoglio). Questo tipo d’impostazione del campo di ravanelli consente di gestire meglio le successive operazioni colturali, come ad esempio la sarchiatura e, ovviamente, la raccolta.
Consociazioni
Coltivare ravanelli, dato il ciclo molto breve, si presta bene alla consociazione con altri ortaggi a ciclo più lungo o come coltivazione intercalare. Alcuni esempi di consociazione possono essere le lattughe, gli spinaci e le bietole.
Raccolta
Coltivare ravanelli ha dei tempi di raccolta scalari. Questo vuol dire che, di volta in volta, raccoglieremo le radici più ingrossate che man mano affioreranno dal terreno. La pianta è molto produttiva e in media si raccoglie un chilo di ravanelli ogni mq di coltivazione.
Difesa biologica antiparassitaria
Avendo un ciclo colturale molto breve, i ravanelli non sono molto soggetti agli attacchi dei parassiti. Uno dei pochi insetti problematici per questa coltura è l’altica. Questo piccolo parassita produce danni bucherellando le foglie della pianta. Se ci accorgiamo della sua presenza occorre intervenire tempestivamente con l’olio di neem, prodotto di cui vi abbiamo già parlato in precedenza e che potete acquistare qui.
Utilizzi
I ravanelli appena raccolti si possono tranquillamente consumare crudi. Anzi, è proprio in questo modo se ne esaltano al meglio il gusto e le proprietà.
Le ricette dei ravanelli ne prevedono l’utilizzo conditi con olio extravergine di oliva e limone, ad insalata, o come contorno di piatti a base di verdure di stagione. I ravanelli sono inoltre molto utilizzati nelle insalate miste, alle quali conferiscono un sentore quasi piccante, ma molto delicato.
Un ulteriore utilizzo si ha nella preparazione di infusi e decotti. Questi risultano essere efficaci rimedi per la tosse e per le infezioni delle vie respiratorie.
Proprietà ravanelli
Coltivare ravanelli vuol dire coltivare un ortaggio ricco di proprietà nutrizionali e poverissimo di calorie (solo 11 ogni 100 gr, quindi molto adatto per le diete dimagranti ipocaloriche).
E’ composto per lo più d’acqua e gli elementi nutritivi principali sono il ferro (0,9 mg), il fosforo (29 mg), il calcio (39 mg), le vitamine B, la vitamina C e l’acido folico.
La ricchezza di sali minerali conferisce a questo ortaggio proprietà diuretiche e depurative.
Coltivare ravanelli biologici, come abbiamo appena visto, è facile e alla portata di tutti. L’importante è seguire scrupolosamente le tecniche che vi abbiamo illustrato. E come sempre, buona coltivazione biologica.
2 commenti
perchè è la terza volta che semino, anche a lune diverse, i rapanelli e ho una grande quantità di foglie, la radice che affiora rossa e non mi si ingrossano.
grazie per una cortese risposta
Rispondere così, senza conoscere i dettagli della tua coltivazione, è difficile. L’unica cosa che possiamo dirti, è di seguire alla lettera quanto specificato nell’articolo, sia nelle operazioni da fare prima che in quelle da fare durante la coltivazione.