Oggi vogliamo parlare della semina e della coltivazione degli spinaci. Come illustrato nel calendario di settembre, questo è il periodo ideale per iniziare a seminare questa pianta, la quale predilige, infatti, i periodi freschi dell’anno per crescere rigogliosa.
In questo articolo vedremo quali sono le proprietà nutrizionali e i benefici per la salute della Spinacia oleracea. Faremo inoltre un’importante distinzione tra consumo di spinaci cotti e crudi. Infine spiegheremo in che modo seminarli e coltivarli in maniera biologica nell’orto domestico, o anche in vaso sul balcone, per avere sempre a disposizione una verdura fondamentale per un’alimentazione naturale.
Le caratteristiche della pianta di spinaci
Gli spinaci, nome scientifico Spinacia oleracea, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Chenopodiaceae.
Si tratta di una pianta di origine araba, utilizzata e coltivata fin dall’antichità. Attualmente nel nostro paese si coltiva da nord a sud, specie in regioni come Lazio, Campania, Toscana, Veneto e Piemonte.
Gli spinaci sono composti da un insieme di foglie, circa 20-30. Queste, riunite a forma di rosetta, si sviluppano dalla base fino all’emissione dello scapo fiorale.
Tipicamente, nella coltivazione degli spinaci le foglie basali sono ampie e carnose. Sono provviste di un lungo picciolo e di un lembo che può essere bolloso o liscio, a seconda della varietà.
La colorazione delle foglie, sempre a seconda della varietà, va dal verde chiaro al verde intenso.

Spinaci a foglia larga
Lo spinacio sviluppa una radice fittonante, non molto profonda, di colorazione rossa all’attaccatura del colletto. È una pianta annuale, che monta a seme dopo un certo periodo, a seconda della stagione di coltivazione. I fiori degli spinaci sono molto piccoli, di colore verdastro. Possono essere femminili, presenti in glomeruli ascellari, o maschili, riuniti in spighe.

Fiore della pianta di spinaci
Vediamo ora quali sono le principali varietà che si possono coltivare e quelle più adatte alle diverse stagioni.
La coltivazione degli spinaci: varietà e periodi
In generale, la coltivazione degli spinaci predilige un clima fresco. L’ideale è il periodo autunno-inverno, e quello compreso tra la fine dell’inverno e la primavera.
Le esigenze termiche di questa pianta sono basse. Si tratta infatti di una pianta detta longidiurna, ossia che produce molto velocemente fiori e semi quando la luce del giorno è superiore alle 14 ore. Per questo motivo è meglio non coltivarla in tarda primavera e in piena estate.
Tuttavia esistono diverse varietà di spinaci da coltivare e ognuna ha delle caratteristiche particolari, da sfruttare nelle varie stagioni.
Vediamo quali sono queste diverse varietà:
- Gigante de invierno
Varieta gigante de invierno
Questa varietà, come suggerisce il nome, è particolarmente indicata per le semine autunnali e addirittura invernali. Si presenta con delle foglie molto grandi e bollose, carnose, di colore verde scuro.
- Matador
Varietà Matador
È una delle migliori varietà da coltivare dalla primavera all’inizio dell’estate. Monta a seme in maniera più lenta ed è quindi adatta alla stagione primaverile.
Questa varietà ha grandi foglie larghe e scure, che crescono rapidamente. Ha, inoltre, un ottima resistenza anche al freddo intenso, dunque si può coltivare anche in autunno.
- Varietà Viraflay
Varietà Viraflay
Questa varietà la possiamo definire “quattro stagioni”. È comunque nella semina autunnale, con raccolta a novembre-dicembre, che esprime al meglio le sue caratteristiche. Ha delle foglie molto ampie, tenere e gustose, che possono arrivare, nella parte basale, anche a 25 cm. di larghezza. Questa è una varietà antica che, viste le sue caratteristiche di estremo vigore, viene ancora oggi ricercata e apprezzata dai coltivatori.
Aspetti nutrizionali degli spinaci
Nel considerare gli aspetti nutrizionali e le proprietà per l’organismo degli spinaci, faremo riferimento al consumo tal quale, ossia degli spinaci crudi, ideali come base per un’insalata mista.

Insalata mista di spinaci crudi
Il consumo crudo consente di mantenere inalterati tutti i valori nutrizionali a cui facciamo riferimento. Di conseguenza, in questo modo le proprietà benefiche per l’organismo sono maggiori.
Gli spinaci sono un alimento ricchissimo di elementi. Oggi sono famosi per il contenuto di ferro, che in realtà tra i nutrienti non è il principale.
Pare che un errore di stampa di una pubblicazione di fine 800, attribuì un valore del ferro di 30 mg. per 100 gr. anziché i r3 mg. effettivamente contenuti, quindi 10 volte tanto.
Un valore tanto elevato diventò leggenda grazie al fumetto di Braccio di ferro, e alla capacità attribuita agli spinaci di formare i muscoli.
Ma vediamo quali sono gli effettivi valori nutrizionali.
Nutrienti
Innanzitutto gli spinaci crudi contengono solo 31 kcal per 100 gr. quindi se ne può fare un consumo illimitato in una dieta ipocalorica.
I dati interessanti, riferiti a 100 gr, riguardano l’elevato contenuto in proteine (3,4 gr) e fibre (1,9 gr).
Gli spinaci contengono vitamine, in particolare la vitamina A retinolo eq. (485 µg), la vitamina C (54 mg). Sono inoltre ricchissimi di sali minerali: ferro (2,9 mg), sodio (100 mg), potassio (530 mg), calcio (78 mg), fosforo (62 mg), magnesio (60 mg.), zinco (1,43 mg), rame e selenio in quantità minori.
Benefici
L’alto contenuto di fibre insolubili ne fa un vero e proprio toccasana per i problemi dell’apparato intestinale. La funzione di queste fibre è quella di incrementare la massa fecale. Di conseguenza si migliora il transito intestinale, evitando l’insorgere di problemi di stitichezza.
Il ferro contenuto negli spinaci, ma anche negli altri alimenti vegetali, è di tipo non-eminico (non-Eme). A differenza del ferro di tipo eminico (Eme) contenuto nella carne, non è di facile assorbimento da parte dell’organismo. Per migliorarne l’assorbimento si consiglia l’associazione con alimenti contenenti Vitamina C, ad esempio un condimento di limone.
Controindicazioni degli spinaci in alcuni soggetti
Nonostante le molte proprietà della coltivazione degli spinaci, in alcuni soggetti l’elevato consumo può dar luogo a controindicazioni. Questa verdura, infatti, contiene molto calcio ed ossalato di calcio. Questo può dar luogo, in persone predisposte, alla formazione di calcoli renali.
Altra controindicazione è per i soggetti che assumono un anticoagulante. La vitamina k1 contenuta negli spinaci aiuta la coagulazione, e può entrare in competizione con il farmaco.
Questa indicazione naturalmente non vale solo per gli spinaci, ma per molte verdure a foglia verde, che sono vietate a chi assume un farmaco come il Coumadin (Warfarin Sodico). Per un ulteriore approfondimento si rimanda a questo link.
Semina e coltivazione degli spinaci
La coltivazione degli spinaci può essere fatta partendo direttamente con la semina a spaglio. Questo perché la pianta ha una certa velocità di germinazione.
In virtù di ciò non soffre della presenza immediata e contemporanea di malerbe, che ne ostacolerebbero la crescita iniziale.
Il seme deve essere interrato a circa 1/2 cm. di profondità, quindi appena sotto terra. Per agevolare l’immediata germinazione del seme, il terreno dovrà essere finemente lavorato ed umido, in modo da far partire immediatamente le piantine.
La coltivazione degli spinaci si adatta a qualsiasi tipo di terreno, purché abbia un buon apporto di sostanza organica. L’indicazione che diamo per l’intensità della semina è quella di utilizzare 50 gr. di seme per 10 mq.
La prima operazione da fare è quella del diradamento del seme, per evitare accumuli che possono ostacolare lo sviluppo della pianta, come vediamo nella foto in basso, in un esempio di semina troppo intensa.

Semina troppo intensa
L’ideale sarebbe quello di diradare i semi in modo da avere una distanza di almeno 10 cm. tra una pianta e l’altra. Ciò consentirà di sfruttare al meglio le potenzialità di crescita di ogni singola pianta.

Giusta distanza degli spinaci
L’irrigazione
Per quanto riguarda l’irrigazione bisogna fare in modo che il terreno sia sempre ben umido senza però ristagni idrici. Quest’ultimi, infatti, bloccano la crescita e creano marciumi.
Operazione molto importante, dopo il primo diradamento, e da ripetere periodicamente, è la sarchiatura, ossia la pulizia dalle erbe infestanti. Gli spinaci, per il loro corretto sviluppo, hanno bisogno di aria nel terreno e spazio sufficiente, che viene limitato dall’eccessiva presenza di erbe avventizie.
Essendo gli spinaci una pianta facilmente coltivabile in vaso, tutte le indicazioni sopra riportate sono applicabili alla coltivazione nell’orto sul balcone.

Coltivazione degli spinaci in vaso
La raccolta degli spinaci
La coltivazione degli spinaci termina generalmente dopo 40-60 giorni dalla semina, a seconda della stagione e della varietà scelta.
La raccolta stessa può avvenire in due modi:
- Tagliando alla base l’intera pianta
- Raccogliendo man mano le singole foglie basali, partendo dalle più grandi, in modo da vere più raccolte, e sfruttare meglio la capacità della pianta di produrre nuovi getti.
Difesa biologica antiparassitaria
Lo spinacio di per sé è una pianta rustica, che non soffre molto di attacchi di parassiti. Inoltre è coltivata in periodi dell’anno in cui la presenza di parassiti è limitata. Ciò che può impensierirla sono le lumache, ghiotte divoratrici delle foglie. Le strategia di difesa biologica da questi molluschi le abbiamo già viste in questo articolo.
Una tecnica semplice consiste nel riempire delle ciotole con la birra, queste funzioneranno come trappole per la cattura massiva.

Trappole per le lumache con la birra
Altro parassita da tenere sotto controllo è l’afide nero, soprattutto per la coltivazione nel periodo primaverile.
Gli afidi possono essere tenuti sotto controllo utilizzando il macerato d’ortica in via preventiva, che funge anche da concime organico, utile per la crescita delle piantine.