Nell’articolo di oggi vediamo come coltivare prezzemolo biologico in vaso sul balcone o direttamente nel nostro orto.
Il prezzemolo (nomi scientifici Petroselinum sativum, Petroselinum ortense e Petroselinum crispum) è una pianta aromatica appartenente alla famiglia delle Ombrelliferae, come il finocchio o le carote.
È sicuramente una delle erbe aromatiche più diffuse, che non può assolutamente mancare sulle nostre tavole.
La pianta si adatta benissimo alla coltivazione in vaso e per questo motivo è davvero alla portata di tutti. Vediamo, quindi, oggi, le sue caratteristiche e le principali varietà. Inoltre cerchiamo di capire qual è il periodo giusto per la sua semina, in che modo curare al meglio la sua coltivazione e come difenderla da parassiti e malattie senza l’utilizzo di pesticidi chimici.
Origini del prezzemolo
Partiamo dalle origini della pianta e dalle sue caratteristiche botaniche.
Coltivare prezzemolo è un’usanza conosciuta fin dai tempi dei Greci e dei Romani, giacché le origini della pianta risalgono all’area mediterranea. Queste antiche popolazioni utilizzavano la pianta per le sue proprietà medicamentose. L’utilizzo in cucina, come erba aromatica, viene fatto risalire al XVI secolo. Nel nostro Paese la pianta è ampiamente utilizzata per conferire il suo inconfondibile aroma a numerosissimi piatti, anche quelli delle cucine regionali.
Caratteristiche del prezzemolo
Il prezzemolo è una pianta biennale, cioè vuol dire che produce il seme nel secondo anno di coltivazione.
Ha una radice principale, il fittone, che riesce a penetrare nel terreno ad una profondità di 15 cm. Dal fittone si sviluppano numerose ramificazioni laterali secondarie.
Dal colletto, cioè la prima parte che emerge dal terreno, si diramano a rosetta dei piccioli, lunghi fino a 15 cm. All’apice di questi piccioli si formano le foglie, ossia la parte che più viene utilizzata.
Le foglie

Foglie lisce

Foglie ricce
Le foglie, dal tipico colore verde brillante, possono assumere diverse conformazioni a seconda delle varietà. Possono essere lisce, di colore verde scuro, con la lamina fogliare lievemente dentellata, oppure ricce, di colore più chiaro, con una lamina frastagliata e finemente dentellata.
I fiori
A partire dal secondo anno di coltivazione, dal centro del colletto a forma di rosetta si sviluppa il fusto centrale, eretto, che può arrivare ad un altezza di 50 cm.
Dal fusto centrale si sviluppano i fiori, riuniti in infiorescenze a forma di ombrella. Il loro diametro può arrivare fino a 15 cm. Sono di colore bianco-verdastro e iniziano a montare a seme verso la fine del secondo anno.
Se volete, quindi, ricavare i semi dalle vostre piante, dovete lasciarle vegetare per molto tempo. Di solito si preferisce mantenere un ciclo più breve, ed acquistare i semi di prezzemolo di volta in volta.
Varietà di prezzemolo
Le varietà di semi di prezzemolo presenti sul mercato si differenziano principalmente dalla conformazione fogliare. In generale abbiamo le varietà a foglia lisca e quelle a foglia riccia.
Tra le varietà a foglia liscia ricordiamo:
- Il prezzemolo comune: il più diffuso, dalle foglie molto profumate, che possono raggiungere un’altezza dal colletto di 15-20 cm. Questa specie ha una buona resistenza alle basse temperature
- Il prezzemolo Gigante d’Italia, caratterizzato da un ottimo aroma, con foglie molto alte (fino a 30 cm) e dal colore verde scuro. Questa varietà è conosciuta anche come prezzemolo Catalogno o Sellerino.
La principale varietà a foglia riccia è invece denominata Prezzemolo riccio verde scuro. Si caratterizza per una taglia più ridotta e compatta rispetto al prezzemolo comune. Il suo profumo meno accentuato rispetto alle varietà a foglie lisce.
Come coltivare prezzemolo
In generale, coltivare prezzemolo vuol dire coltivare una pianta aromatica molto rustica e resistente al freddo. Tuttavia, per il suo rigoglioso sviluppo predilige un clima mite, senza eccessi. La temperatura ottimale di crescita difatti è compresa tra i 15 e i 18 °C.
Per questo motivo, solitamente, la coltivazione del prezzemolo inizia in primavera, quando il rischio delle gelate è ormai scongiurato.
Periodo di semina
Il periodo esatto per la semina, sia che si coltivi in vaso che nell’orto, dipende dalla tecnica scelta. Si può procedere infatti per semina diretta oppure preferire il semenzaio.
Se si decide di seminare direttamente nel terreno, bisognerà aspettare, come detto, l’inizio della primavera. Viceversa, se si sceglie di utilizzare il semenzaio, magari usufruendo di una protezione con una piccola serra da balcone, la semina può essere anticipata già ai primi mesi di gennaio e febbraio. L’importante sarà tenere il nostro semenzaio protetto dal freddo e al riparo dalle precipitazioni.
È possibile anche la semina del prezzemolo nel periodo autunnale.
In questo caso, per prolungare il più possibile la raccolta, ci si dovrà preoccupare di proteggere la pianta dall’arrivo delle gelate invernali. In questo modo riusciremo a raccogliere prezzemolo per tutto l’inverno.
In ogni caso, qualunque sia la vostra scelta, tenete presente che il prezzemolo ha un tempo di germogliazione lento. Ci vorranno almeno 20 giorni prima di vedere spuntare le piccole piantine.
Attenzione in questa fase a mantenere sempre il terreno ben umido. Abbiate cura di bagnare delicatamente la terra evitando sgrondi d’acqua che potrebbero portare via il delicato seme.
La coltivazione in vaso

Pianta di prezzemolo estratta dal vaso
Coltivare prezzemolo in vaso è una pratica molto diffusa. Questo perché avere a disposizione questa pianta aromatica nelle prossimità della cucina fa sempre comodo.
Per una coltivazione di prezzemolo rigogliosa, anche in vaso valgono le regole generali riguardo al clima e al trapianto. In più, però, andranno seguite le indicazioni che vi abbiamo fornito nell’articolo Come fare un orto sul balcone.
Come terriccio si può utilizzare quello universale, magari mescolato con un 10% di sabbia per migliorarne il drenaggio. Il prezzemolo soffre i ristagni idrici, quindi ulteriore accortezza è quella di preparare il fondo dei nostri vasi con dell’argilla espansa, che assicurerà un drenaggio efficace.
Intensità semina
Altra fondamentale accortezza è quella di regolare l’intensità della semina o del trapianto della piantina.
Come si vede dalla foto, l’apparato radicale è molto sviluppato. Nel caso specifico la pianta è al limite e richiede lo spostamento in un vaso più grande.
Ricordate sempre di lasciare spazio alla pianta per potersi sviluppare ed evitare semine troppo intense. Utilizzate quindi dei vasi per piante aromatiche di almeno 20 cm di diametro. Inoltre bisogna usare pochi semi e diradarli. In questo modo non si avranno problemi di asfissia delle radici, ingiallimento fogliare e quindi necessità di travaso.
La coltivazione in orto
Vediamo ora in che modo è possibile coltivare prezzemolo biologico all’interno del nostro orto domestico.
Il terreno e l’irrigazione
Coltivare prezzemolo nell’orto biologico richiede la presenza di un terreno di medio impasto, con una buona dotazione di sostanza organica. E’ dunque buona cosa aggiungere alla terra il risultato del compostaggio domestico. Il terreno ideale ha un ph abbastanza neutro, compreso tra 6 e 7.
Particolare attenzione si deve poi prestare all’irrigazione, mantenendo sempre la terra ben umido. Fondamentale però è evitare i ristagni idrici, che creano diverse problematiche alla cultivar. Tra queste l’insorgenza di malattie fungine.
Le consociazioni
Il prezzemolo, che viene coltivato in primavera-estate, crea perfette consociazioni con un’importante cultivar: i pomodori. Quindi, nella progettazione dell’orto, quando si semina il prezzemolo, può essere un’ottima idea posizionarlo vicino alla porzione di terra dove, nel periodo estivo, metteremo anche i semi di pomodoro.
Cure colturali
Coltivare prezzemolo non richiede particolare cure, se non la rimozione delle erbe infestanti. Queste, infatti, possono alterarne la crescita. Per ovviare a questo problema, quando il ciuffo di prezzemolo è ben sviluppato, si può sistemare uno strato di pacciamatura naturale, in modo da limitare notevolmente gli interventi di sarchiatura.
Malattie del prezzemolo
La pianta di prezzemolo purtroppo soffre di una serie di problematiche. Queste riguardano sia al rischio di malattie crittogamiche, che la possibilità di attacchi da parte di parassiti.
Tra le malattie fungine la più temibile per è l’oidio, o mal bianco.
Quando la pianta è stanca, sul finire dell’estate, è molto probabile che inizino ad apparire macchioline bianche sulle foglie. Queste ci segnalano la presenza dell’oidio.
Per rimediare in maniera biologica consigliamo di utilizzare il bicarbonato di sodio, un rimedio casalingo biologico, efficace e a zero impatto ambientale. Il bicarbonato di sodio, tra l’altro, è perfetto da utilizzare per i problemi del prezzemolo in vaso, essendo a disposizione di tutti nelle case.
Sconsigliamo assolutamente l’uso degli anticrittogamici a base di rame. Questi, benché consentiti in agricoltura biologica, vanno comunque a “macchiare” le foglie, ossia ciò che consumeremo.
Per lo stesso motivo si può evitare lo zolfo in polvere, anche se molto efficace contro l’oidio.
Parassiti del prezzemolo
Tra i parassiti, i più temuti sono gli afidi, specie in primavera.
Contro i pidocchi delle piante è possibile difendersi utilizzando i macerati naturali a base di aglio oppure di ortica, in via preventiva o per infestazioni poco estese.
In caso di gravi infestazioni consigliamo l’utilizzo dell’olio di neem, mescolato con una soluzione al sapone puro di Marsiglia, efficace per togliere la fastidiosa melata.
La raccolta
Coltivare prezzemolo ha una resa prolungata nel tempo. La pianta infatti ha la peculiarità di ricacciare più volte, quindi dopo una prima raccolta ne seguono altre, in quanto si stimola la produzione di nuove foglie. L’ideale è raccogliere le foglie tagliandole alla base del colletto, ogniqualvolta ne abbiamo bisogno. Tuttavia, è bene farlo periodicamente, in modo da dare la possibilità alla pianta di rigenerarsi.
Gli usi del prezzemolo
Il prezzemolo viene solitamente consumato fresco, scelta che consigliamo. Tuttavia è possibile conservarlo o consumarlo in diversi modi.
Si può essiccare e sminuzzare, anche se così facendo si perde un po’ nel suo aroma caratteristico.
Un’altra soluzione è quello di congelarlo fresco.
Altri ancora sfruttano le antiche proprietà medicamentose della pianta per preparare un infuso di prezzemolo o un decotto.
Insomma, ci sono diverse opzioni che approfondiremo più in là, quando parleremo delle proprietà di questa eccezionale pianta aromatica.
2 commenti
coltivo due vasi di prezzemolo sul terrazzo di casa di cui non riesco a farlo crescere abbastanza sia per la troppa concime di stallatico che utilizzo o per la temperatura che influisce.
Meno sole, vasi più grandi, più acqua.