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Le azalee sono fiori molto eleganti e colorati con i quali si è soliti ornare giardini e terrazzi. In genere, vengono regalati per feste e per le occasioni speciali. Una delle ricorrenze per le quali si usa donare un’azalea è proprio la festa della mamma. Oggi, più in particolare, questo fiore è diventato ormai il simbolo della lotta contro i tumori femminili e viene venduto in migliaia di piazze ogni anno, per raccogliere fondi per la ricerca contro il cancro.
L’azalea è un fiore molto delicato, femminile ed etereo, ma anche resistente, durevole e appariscente. Vediamo qui di seguito qual è l’identificazione biologica di questo fiore. Inoltre, diamo anche un’occhiata ad altre informazioni e curiosità ad esso relative.
Identificazione biologica dell’azalea
I luoghi d’origine dell’azalea sono principalmente l’Eurasia e l’America. Proprio per questo motivo ne esistono moltissime specie, ognuna con caratteristiche proprie. La famiglia a cui appartengono è quella delle Ericaceae, mentre il genere delle piante è il Rhododendron (dal greco ῥόδον, rosa e δένδρον, albero).
Tra i sottogeneri di questa pianta da fiore è possibile trovare alcune sempreverdi, come ad esempio le Tsutsuji, e altre con un normale ciclo di rigenerazione stagionale.
La fioritura delle azalee avviene in primavera ed è un vero e proprio spettacolo visivo. Il numero dei fiori è elevatissimo e la loro forma è sempre diversa. Esistono esemplari con fiori composti da molti petali (ad esempio 5, 12 o anche più di 30). In quest’ultimo caso si hanno fioriture molto abbondanti che renderanno la pianta ben visibile.
Anche le foglie possono avere dimensioni molto diverse, che vanno in media dai 5 ai 18 cm circa.
Come coltivare l’azalea in casa
Le azalee sono piante dalle dimensioni piuttosto contenute, perciò, oltre che in esterno, è possibile pensare di coltivarle anche indoor. La cura delle azalee non è molto difficoltosa, pertanto, anche chi non ha il “pollice verde” non dovrebbe avere problemi.
Durante lo sviluppo di queste piante, come abbiamo già detto, si verifica una fioritura molto abbondante. Per questo è necessario collocare l’arbusto all’interno di vasi di medie o grandi dimensioni, che abbiano i fori per il drenaggio sul fondo (come questi).
Questa operazione è necessaria poiché le piante arbustive, essendo molto fitte, hanno la necessità di spazi non troppo angusti.
Per coltivare un’azalea è possibile usare qualsiasi terriccio, tuttavia, è consigliabile un mix di 50% torba e 50% terra sabbiosa. Questa pianta predilige i luoghi ombreggiati ed umidi, quindi è bene evitare un’esposizione diretta alla luce diurna.
La propagazione dell’azalea può essere effettuata sia per mezzo delle sementi, che per talea. La prima opzione è decisamente sconsigliata perché garantisce minori probabilità di riuscita rispetto alla seconda.
Per la corretta manutenzione di una pianta di azalea è necessario rimuovere periodicamente i fiori ed i rami secchi. Inoltre è bene verificare la grandezza dell’esemplare e, se necessario, sostituire il vaso. Infine bisogna evitare di innaffiare troppo il terriccio e controllare che l’acqua sia sempre ben drenata.
Azalee: i parassiti e le malattie più frequenti e come combatterli
Come ogni altra pianta anche le azalee non sono immuni da parassiti e da malattie varie. È possibile che questi arbusti siano attaccati da ragni rossi e afidi, che causano il deperimento di fogliame e fiori, oppure che si formino funghi, i quali ricoprono interamente la superficie delle foglie e ne comportano l’ingiallimento.
Per la risoluzione di queste problematiche vi rimandiamo agli articoli specifici, Nel caso dei parassiti, ad ogni modo, potrebbe essere sufficiente potare i fiori, le foglie o i rametti compromessi.
Le azalee, infine, possono soffrire di clorosi ferrica, che porta la morte del vegetale. Per evitare che questo accada, le piante necessitano di un tipo di terreno con un pH subacido.
Autrice: Denise Carulli