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Conservare i semi è un tema che ogni contadino biologico deve considerare con molta attenzione. In particolare oggi spieghiamo come scegliere e conservare i semi di pomodori. Questa operazione è importante per poter iniziare a fare la propria banca dei semi, da utilizzare nelle future coltivazioni e per lo scambio libero con gli amici contadini. Oggi partiamo dai pomodori, ma il ragionamento sulla conservazione delle sementi è valido per tutte le nostre piante.
La base di una buona coltivazione biologica, non solo dei pomodori, dipende già dalla scelta del seme. Questo dev’essere biologico, possibilmente conservato in modo tradizionale, e non trattato con le moderne tecniche di conciatura che usano prodotti chimici.
Perché conservare i semi di pomodori
Il seme, ovviamente non solo quello dei pomodori, racchiude in sé le caratteristiche della pianta. La varietà, il gusto, la forma, la vulnerabilità alle diverse condizioni di coltivazione, la capacità di adattamento. Sono tutte informazioni conservate all’interno della “memoria” dei semi.
Utilizzare di anno in anno sementi conservate dalla propria pianta, cresciuta bene nel nostro orto e abituata alle condizioni climatiche del posto, esalta queste caratteristiche, garantendo una qualità crescente alle nostre coltivazioni. Inoltre, le centinaia di varietà che naturalmente esistono, permettono di coltivare pomodori al meglio in ogni angolo del pianeta.
La questione etica
Diventa quindi importante conservare i propri semi di pomodori (ma non solo). Anche perché le sementi di questa pianta sono tra quelle al centro del mercato mondiale del seme controllato dalle multinazionali. E questo proprio in virtù delle caratteristiche di adattabilità del pomodoro che lo portano a essere tra le piante più coltivate in assoluto.
La questione del controllo delle sementi da parte delle grandi aziende è molto delicata. Incrocia il mondo degli Ogm e altre questioni molto attuali come il Ttip.
Se volete capirne di più, potete farlo partendo da questa vecchia inchiesta di Report (che inizia dal minuto 18:20) di molti anni fa. Potete inoltre approfondire con altre inchieste come il documentario Le monde selon Monsanto (il mondo secondo Monsanto), realizzato nel 2008 dalla giornalista francese Marie-Monique Robin. In questo modo potrete avere un quadro più ampio dell’attuale situazione del mercato globale delle sementi.
In questo quadro, ciò che è possibile affermare con chiarezza, al di là degli ogm, è che alcune multinazionali, con le loro sementi ibride F1, cercano di standardizzare le varietà in commercio, imponendone alcune a discapito di altre. Il problema della standardizzazione, però, è che così facendo si ignora la biodiversità e la naturale capacità della pianta di adattarsi e crescere secondo natura. Proprio per reagire a questa tendenza, è importante che ogni agricoltore crei una propria banca dei semi. E viste le caratteristiche di grande adattabilità proprie del pomodoro, per iniziare a creare questa banca delle sementi è agevole partire proprio da questa pianta.
Come scegliere i semi dei pomodori
Cerchiamo dunque di capire in che modo possiamo conservare i semi di pomodori. Ma prima di tutto cerchiamo di capire quali sono i semi da evitare.
Perché evitare le sementi ibride F1
Per conservare i semi di pomodori non tutte le piante sono utilizzabili. Infatti, le sementi ibride F1 non si possono conservare.
L’ibrido F1 capovolge quello che è il concetto stesso di capacità di adattamento della pianta di pomodoro. Questo perché i semi che eventualmente si ricavano dal pomodoro risultano con un basso livello di germinabilità.
Inoltre, la pianta generata dal nuovo seme non avrà le caratteristiche forti della pianta madre. Anzi, sarà molto probabilmente fragile e improduttiva.
Le sementi ibride F1 sono molto forti nella prima generazione. Grazie ad adattamenti genetici studiati in laboratorio, sono resistenti alle patologie come le virosi. Però, se riprodotte, non mantengono le stesse caratteristiche della pianta madre.
Il sospetto che questo derivi da una questione di tipo economico è forte: se Monsanto & co. vendessero un seme in grado di riprodursi con lo stesso standard qualitativo della pianta madre e in maniera autonoma, è oggettivo che perderebbero molti euro, non essendo più necessario per il contadino acquistare da loro il nuovo seme.
In sostanza, le sementi ibride F1 creano le condizioni per una dipendenza da parte del contadino verso quel potere economico che vuole imporre questi semi sul mercato. Si crea così un circolo vizioso dal quale è davvero difficile uscire.

Produzione industriale di pomodori
Da dove iniziare per conservare le sementi dei pomodori
Per poter iniziare a conservare i propri semi ed uscire da questo meccanismo, bisogna avere un punto di partenza, ovvero dei semi a disposizione da poter coltivare e conservare per le stagioni successive.
In questo nostro vecchio articolo spieghiamo come trovare sementi biologiche e come fare un semenzaio.
In questa sede ricordiamo l’importanza di trovare un seme di pomodoro che si possa adattare alle nostre condizioni di coltivazione. L’ideale sarebbe effettuare delle ricerche presso la fonte saggia dei vecchi contadini, che ci diranno quali varietà appartengono al nostro territorio e sarebbe bene riscoprire.
Quali pomodori scegliere per conservarne il seme

Palco con diversi gradi di maturazione del frutto
Per conservare il seme dei pomodori bisogna prestare attenzione alla bacca scelta e al suo grado di maturazione.
L’ideale sarebbe scegliere i pomodori più belli dei primissimi palchi di fiori, e farli maturare al massimo.
Andrebbero cioè raccolti quando iniziano a diventare mollicci e molto colorati. I semi che ne ricaveremo sono migliori e hanno una germinabilità superiore a quelli di un frutto immaturo.

Pomodoro tagliato in due senza polpa e semi
Come conservare i semi dei pomodori
Il procedimento corretto per il recupero e la conservazione dei semi di pomodoro è un’operazione abbastanza semplice, anche se richiede il rispetto di una serie di passaggi.
Il primo è il taglio in due del pomodoro per ricavarne la polpa che contiene i semi. Naturalmente non tutti i pomodori sono uguali. C’è il molto carnoso all’interno, con un buon numero di semi, come quello della foto in basso.

Pomodoro carnoso ricco di polpa all’interno
Oppure quello con un interno più secco. Meno polpa e semi, ma, magari, più facili da estrarre, come quello in foto.

Polpa di pomodoro cuore di Bue
Attenzione alla gelatina trasparente che ricopre i semi. È una naturale protezione del seme, che consente allo stesso di non germinare all’interno del pomodoro. Per conservare correttamente i semi è necessario eliminare questa gelatina attraverso un procedimento di fermentazione. Solo dopo si procede all’essiccazione del seme. Il frutto tagliato potete invece utilizzarlo in altro modo, ad esempio seguendo la ricetta dei pomodori secchi sott’olio.
Per l’essiccazione del seme bisogna trasferire la polpa con il liquido gelatinoso ottenuto in una ciotola di vetro e lasciare riposare.

Polpa di pomodoro in ciotola di vetro
Fermentazione della polpa e della gelatina che ricopre i semi
Il periodo di riposo deve essere almeno di 2/3 giorni, a seconda delle temperatura ambientale. Il recipiente aperto e la sistemazione in un luogo all’ombra.
Passato questo periodo inizierà a formarsi una patina di muffa superficiale, con un odore molto forte. Questo vuol dire che i semi sono pronti per essere puliti ed essiccati, altrimenti inizieranno a germogliare.
Pulizia del seme
Dopo questo processo di fermentazione la gelatina che avvolge i semi di pomodori si distaccherà agevolmente. Poi si potrà procedere alla pulizia.
Innanzitutto bisogna rimuovere accuratamente con un cucchiaio la patina di muffa superficiale che si è formata.
Dopodiché è necessario riempire la ciotola contenente i semi con dell’acqua pulita agitando un po’ con un cucchiaio. Questa ulteriore operazione fa sì che i semi rimangano sul fondo della ciotola, lasciando a galla ciò che resta della polpa fermentata.
Bisogna effettuare un paio di travasi del genere, eliminando l’acqua con la polpa residua e riempiendo con acqua pulita.
L’ultimo lavaggio del seme prevede l’utilizzo di un semplice colino da cucina. Quest’ultimo è da posizione con i semi e ciò che resta della polpa sotto un getto d’acqua.
A questo punto i semi dovrebbero essere ben puliti dalla loro gelatina e pronti per l’essiccazione e la conservazione.
L’essiccazione e la conservazione dei semi di pomodori
I semi di pomodori ben puliti devono essere lasciati ad asciugare e essiccare per 4/5 giorni. Per l’essiccazione si consiglia di utilizzare come supporto la carta del pane, in quanto è molto assorbente e naturale. L’essiccazione deve avvenire in maniera lenta, in un luogo asciutto. Evitate la diretta esposizione dei raggi solari, che distruggerebbero il lavoro fatto finora.
Una volta ben essiccati, i semi di pomodori si possono finalmente conservare. Si consiglia di utilizzare delle piccole bustine di carta, facilmente reperibili nelle edicole. Queste andranno contrassegnate con l’anno, la varietà conservata e, possibilmente, il numero.
La bustina contenente i semi andrà conservata in un luogo buio, fresco e asciutto. In questo modo garantirà la conservazione dei vostri semi di pomodori anche per un periodo di 5 anni!
Avrete così dato il via alla vostra banca dei semi.
Mi raccomando seminate, scambiate i vostri semi con altri contadini, diffondete e preservate la biodiversità e la specificità. E soprattutto no alle sementi delle multinazionali!
5 commenti
salve, da anni conserviamo i semi ma senza fargli fare la muffetta, Li facciamo seccare, spesso su un tovagliolo di carta a cui rimangono attaccati e non volano via… Non abbiamo notato problemi a germinare per cui ci domandiamo se sia davvero necessario il processo qui sopra descritto… 🙂
Riteniamo che il procedimento illustrato nell’articolo sia molto sicuro e consenta di ricavare semi con un alto tasso di germinabilità.
Grazie per i vostri consigli!! Vi ritengo tra i più professionali in rete,grazie anche a voi quest’anno ho un’orticello da fare invidia ai grandi produttori!!
Grazie mille Jimmy, e siamo contentissimi per i risultati che hai ottenuto, che sono soprattutto merito del tuo impegno.
Grazie per queste preziose informazioni , vorrei sapere (se possibile) come fare per procurami dei semi validi dei friggitelli GRAZIE