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I vasi in tessuto geotessile sono una soluzione pratica, economica ed efficiente per fare l’orto quando non si ha un terreno. I contenitori di questo particolare tessuto sintetico hanno diversi vantaggi rispetto ai classici vasi in plastica, uno su tutti è la facilità di spostamento, ma ve ne sono anche molti altri, che illustreremo in quest’articolo. Questi vasi sono attrezzi moderni, che permettono di coltivare verdure e ortaggi in modo biologico, anche in contesti urbani. Ecco quindi quali sono le caratteristiche e i vantaggi del loro uso.
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Come sono fatti i vasi in tessuto geotessile
I vasi in tessuto geotessile sono fatti con materiale sintetico, di solito fibre di polipropilene o poliestere, agugliati e termocalandrati. Non vengono usate fibre vegetali che porterebbero a un rapido deperimento del contenitore stesso. Pur essendo fatti di un materiale sintetico, questi contenitori geotessili sono meno inquinanti dei vasi in plastica tradizionali. Questo perché nella loro costruzione vengono usati materiali riciclati, come ad esempio quelli derivanti dal riciclo delle bottiglie in plastica per bevande.
La produzione di questi contenitori rientra quindi in una gestione razionale e a basso impatto ambientale del ciclo dei rifiuti.
Vantaggi dei vasi in geotessile
Le caratteristiche tecniche dei vasi in tessuto geotessile ne rendono conveniente l’acquisto. Le fibre sono assemblate con appositi macchinari, che creano una maglia fittissima e molto resistente. È più facile rompere un vaso in plastica che uno in tessuto, perché il primo è rigido, mentre il secondo è flessibile. Altro aspetto positivo è la traspirazione. Mentre un vaso in plastica tende infatti a soffocare la terra e non consente il ricircolo d’aria, il tessuto geotessile ha una rete fitta che trattiene il terriccio ma fa passare l’aria.
Altro pro dei vasi in tessuto è il peso contenuto, molto inferiore a quello dei vasi di plastica o ceramica. Inoltre, hanno un ridotto ingombro, specie quando sono distribuiti dopo lo stoccaggio in magazzino. Il tessuto infatti si ripiega su se stesso, occupando lo spazio di una tovaglia. Ciò consente di acquistare vasi geotessili di grandi dimensioni e trasportarli col minimo ingombro.
Vantaggi del geotessile in sintesi
Ecco in sintesi quali sono a nostro avviso i vantaggi del geotessile:
- resistenza;
- durata nel tempo;
- idrorepellenza;
- traspirazione;
- resistenza alle escursioni termiche;
- peso contenuto;
- ingombro minimo nel trasporto;
- economicità;
- praticità d’uso;
- bellezza estetica;
- minore impatto ambientale.
Sono in commercio vasi in tessuto geotessile di ogni forma, dimensione e colore, c’è quindi solo l’imbarazzo della scelta.
Quali ortaggi coltivare nei vasi in tessuto geotessile
Non esistono limiti alle specie di verdure, ortaggi e piante aromatiche che è possibile coltivare nei vasi in tessuto geotessile. Alcuni addirittura li usano per coltivare alberi da frutto. Questa è una scelta da valutare soprattutto per alberi di piccola dimensione che di solito si coltivano in vaso, come il limone e il kumquat. Tenete conto poi che è possibile acquistare vasi per piante singole e contenitori di grandi dimensioni, delle vere e proprie vasche per fare un mini-orto.
Le piante adatte a questi vasi sono:
- aromatiche perenni: rosmarino, salvia, menta, melissa, timo, origano, lavanda;
- odori con ciclo annuale: basilico, prezzemolo, sedano;
- verdure a foglia: lattuga, bietola, rucola, radicchio, scarola riccia, indivia liscia, spinaci, erba cipollina;
- ortaggi a bulbo o a rizoma: cipolle, aglio, porri, zenzero, curcuma;
- ortaggi estivi a lungo ciclo: pomodori, zucchine, peperoncini, peperoni, melanzane;
- rampicanti: cetrioli, fagiolini, fagioli, luffa, zucca spinosa;
- ortaggi invernali: cavolo nero, finocchi, cavolfiore, cavolo cappuccio, cavolini di bruxelles, cavolo verza.
Per non sbagliare nel piantare le giovani piantine e lasciare gli spazi adeguati alle colture, vi consigliamo comunque di consultare la nostra tabella delle distanze degli ortaggi.
Il mix di terriccio e concime
Per la buona riuscita di una coltivazione, è importante partire con il piede giusto. Dunque, anche per coltivare nei vasi in tessuto geotessile, un terriccio di buona qualità e concimato a dovere è essenziale. L’ideale è usare un terriccio biologico per piante da orto, mischiato al concime organico. Per la scelta del concime ci sono diverse opzioni: letame maturo, stallatico pellettato, humus di lombrico o compost domestico.
La concimazione iniziale deve essere abbondante, così da garantire alle piante tutti i nutrimenti necessari al ciclo di coltivazione. Il concime serve anche per rinnovare la terra, giacché apporta nuovi elementi e sostanza organica. Questa operazione la si fa dopo aver fatto riposare la terra e prima di riprendere il nuovo ciclo di coltivazione. Sul fondo del vaso va sistemata dell’argilla espansa (come questa) o dei ciottoli, così da garantire un adeguato drenaggio.
Irrigazione
Per quanto riguarda l’irrigazione, questa deve essere regolare, secondo le necessità della coltura. Si consideri che è pur sempre una coltivazione in vaso, quindi l’acqua in più si disperde e non può essere usata dagli apparati radicali.
Con i vasi in tessuto geotessile, specie quelli più grandi, non si usa il sottovaso. Tenete conto, però, che se poggiate il vaso sul cemento ci sarà comunque un deflusso d’acqua all’esterno, per questo è bene garantire un buon drenaggio con l’uso dell’argilla espansa.