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Home » Coltivare l'orto » Coltivare origano

Come coltivare origano

Di Coltivazione Biologica 24 Agosto 2019
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Coltivare origano è una pratica possibile nel nostro Paese, anche se questa pianta officinale è soprattutto nota per essere spontanea. E’ molto resistente e cresce e si propaga nelle zone più impervie, in luoghi incolti e abbandonati, in terreni sassosi o in mezzo alle pietre.
In genere predilige ambienti collinari e montuosi con altitudini che vanno dai 400 ai 2000 metri sul livello del mare e si adatta bene alle diverse condizioni pedo-climatiche. La pianta cresce più rigogliosa in suoli ricchi di sostanza organica, sciolti o silico-argillosi. Allo stesso tempo, però, riesce ad adattarsi molto bene in situazioni estreme, anche in assenza di elementi nutritivi.
Proprio in virtù di tutte queste caratteristiche, essendo quindi molto resistente, la pianta può essere coltivata anche in un orto domestico e dare delle belle soddisfazioni.

In questo articolo, quindi, vediamo come è possibile coltivare l’origano in modo biologico nel nostro orto, quando è il momento adatto per la raccolta e come essiccarlo nel modo corretto.

Coltivare l’origano nell’orto

Per coltivare l’origano nel proprio orto è necessario, per prima cosa, partire da seme. Si tratta di semi piccolissimi, basti pensare che mille di loro pesano in media 0,035 grammi. Dunque la semina diretta può essere difficoltosa e dispersiva.
Il consiglio è quello di utilizzare un semenzaio fatto con dei vasi in plastica da 12 cm di diametro.
Nel piccolo vaso andrà distribuita una minuscola manciata di semi.
Il periodo di semina ideale è alla fine dell’inverno. Le giovani piante sono pronte per il trapianto dopo circa 60 giorni, quando sono ben radicate e di circa 10-15 cm d’altezza.
La terra deve essere possibilmente sciolta e ben lavorata, oltre che concimata con letame secco o stallatico pellettato.

In sintesi, per coltivare l’origano, bisogna seguire i seguenti passaggi:

  • Realizzare un semenzaio di piantine,
  • Trapiantarle in terra rispettando la distanza di 60-70 cm tra una pianta e l’altra,
  • Annaffiare al bisogno,
  • Effettuare la sarchiatura, in particolare nelle prime fasi di crescita.

Il giusto sesto d’impianto per coltivare l’origano

Coltivazione di origanoPer coltivare origano particolare attenzione bisogna porre al posizionamento e alle distanze d’impianto. Questa pianta aromatica e officinale è di tipo perenne. Per questa ragione è bene posizionarla ai margini esterni dell’orto, come una sorta di siepe, oppure vicino a un muro dove non coltivereste altro. Insomma, scegliete un punto dal quale non si sposterà più, anzi si propagherà.
La pianta dell’origano difatti, una volta attecchita, negli anni successivi tende a propagarsi in maniera naturale. Bisogna quindi rispettare le giuste distanze d’impianto, che devono essere almeno di 60-70 cm tra una pianta e l’altra.

La propagazione della pianta madre

Un’operazione colturale da fare dopo il primo anno di crescita è quella della propagazione della pianta madre, che viene allargata per indurre la propagazione stessa. Bastano dunque poche piantine per avere negli anni un bel cespuglio di origano.

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  • Erica carnea. Botanica, coltivazione e proprietà
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Come annaffiare l’origano

Per quanto riguarda l’irrigazione dell’origano coltivato essa è minima. Va effettuata al bisogno solo nelle prime fasi della crescita o in periodi eccessivamente secchi. Nel primo anno, molta attenzione va prestata anche al controllo delle erbe infestanti, che fanno stentare la crescita rigogliosa delle piante, rubando acqua e nutrimenti. Quindi è bene praticare la sarchiatura. Negli anni successivi l’origano, propagandosi, ne limita da solo lo sviluppo.

Come raccogliere l’origano

Origano raccolto

Origano al massimo stadio di fioritura

Il momento della raccolta varia a seconda degli usi a cui la coltivazione di origano è finalizzata.
Le piante destinate ad un uso erboristico e cosmetico è preferibile raccoglierle in prefioritura, che di solito avviene all’inizio dell’estate.
Se invece la pianta officinale è destinata alla produzione di olio essenziale, la raccolta va fatta in piena fioritura. Questo perché la percentuale di olio presente nei fiori in questo periodo è massima.
Infine, è bene raccogliere le piante destinate all’uso alimentare quando la fioritura è massima, ed i fiori iniziano a cadere, dunque alla fine dell’estate.
Essendo una pianta perenne, l’origano chiede di essere raccolto tramite sfalcio della parte superiore. Questo consente alla pianta di ripartire nel suo ciclo vegetativo.

Come essiccare l’origano

L’essiccazione dell’origano avviene dopo la raccolta ed è un passaggio fondamentale per mantenere inalterate le proprietà della pianta.
Si consiglia di non esporre il raccolto alla luce diretta del sole, ma di legare i rami e di appenderli a testa in giù in un ambiente ombreggiato e ventilato.
Per conservare l’origano una volta essiccato, consigliamo di usare dei sacchi di carta. Questi andranno a raccogliere le foglie e i fiori che via via si sbricioleranno al tatto.
Per far essiccare questa pianta officinale il luogo di conservazione dovrà essere fresco e asciutto. Questo vi consentirà di conservare il vostro origano spontaneo o coltivato che sia per tutto il tempo che vorrete.

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