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Il basilico viola (Ocimum basilicum purpureum) è una varietà di basilico sempre più apprezzata per la bellezza delle sue foglie viola e per il suo sapore leggermente più dolce rispetto alla varietà verde comune. La sua coltivazione è relativamente facile: può essere fatta nell’orto, in vaso sul balcone o in interno. In questo articolo, vedremo come coltivare il basilico violetto in modo biologico, fornendo utili consigli per la scelta del terreno, l’inizio della semina, l’irrigazione, la concimazione e la cura delle piante.sili
Imparare a coltivare questa pianta potrebbe essere la soluzione perfetta per avere un po’ di colore nell’orto e per dare un tocco di originalità ai tuoi piatti.
Quali sono le caratteristiche botaniche del basilico viola?
Il basilico viola, noto anche come basilico rosso o basilico rubino, è una varietà di basilico con caratteristiche botaniche simili a quelle della varietà comune. Tuttavia, le sue foglie hanno un colore viola scuro e hanno il margine seghettato anziché arrotondato, che rende questa pianta molto attraente da un punto di vista ornamentale.
Il basilico rubino appartiene alla famiglia delle Lamiaceae ed è originario dell’Africa tropicale e dell’Asia. Come le altre varietà di basilico, ha foglie grandi e profumate e produce fiori bianchi a forma di spiga. La pianta può raggiungere un’altezza di circa 30-60 cm e richiede temperature moderate per crescere e prosperare.
Come la maggior parte delle varietà di basilico, il basilico violetto richiede molta luce solare e un terreno ben drenato e fertile per crescere. Inoltre, per ottenere un buon raccolto di foglie, è importante mantenere la pianta ben idratata e curata, garantendo una corretta concimazione e proteggendola da parassiti e malattie.
Quale è il terreno ideale per coltivare il basilico rosso?
Il basilico viola ha bisogno di un terreno fertile, ben drenato e ricco di sostanza organica. È preferibile un pH compreso tra 6 e 7,5. Per preparare il terreno, si può mescolare della lettiera di foglie al terreno per aumentare il contenuto di sostanza organica e migliorare il drenaggio. Inoltre, può essere utile aggiungere del compost maturo o del letame ben decomposto per arricchire il terreno con nutrienti e assicurare la concimazione di fondo della coltura.
È importante evitare di coltivare il basilico rosso in terreni troppo compatti o argillosi, poiché possono causare problemi di drenaggio e favorire lo sviluppo di malattie. Inoltre, nella coltivazione in vaso, è consigliabile evitare di far crescere il basilico violetto in terreni precedentemente utilizzati per altre colture e quindi partire da terreni vergini.
Qual è la migliore esposizione per questa pianta (sia nell’orto che in vaso, in terrazzo o sul davanzale)
Il basilico viola ama essere esposto in pieno sole o in luoghi dove possa ricevere almeno 6 ore di luce diretta al giorno. Se si coltiva in un vaso o in un contenitore, è importante posizionarlo in un luogo dove possa godere della luce diretta del sole per la maggior parte della giornata.
Se si coltiva in un orto, è importante scegliere una zona ben esposta al sole per la maggior parte della giornata. In ogni caso, è importante evitare che la pianta venga esposta a correnti d’aria troppo forti o a temperature eccessivamente basse.
Come e quando seminare il basilico viola?
La coltivazione del basilico viola, se non si trovano le piantine già pronte in vivaio, prende avvio dal seme. La semina si effettua ad inizio primavera, nei mesi di aprile e maggio a seconda delle condizioni climatiche. Si può effettuare con la tecnica del semenzaio, in modo da avere in poche settimane piantine pronte per il trapianto in piena terra o in vaso. I semi si trovano facilmente in vendita nei negozi di agricoltura, fisici e on-line.
Come e quanto irrigare il basilico rubino?
Il basilico viola richiede un’irrigazione costante, ma senza eccedere nella quantità d’acqua somministrata. Il terreno deve essere mantenuto umido ma non allagato, in modo da evitare il ristagno idrico che potrebbe causare il marciume delle radici.
Il metodo di irrigazione più adatto per il basilico rosso è quello a goccia, che permette di fornire acqua direttamente al terreno delle piante senza bagnare il fogliame. In alternativa, si può utilizzare l’irrigazione per aspersione, cercando sempre di non bagnare le foglie.
Il fabbisogno idrico del basilico rubino può variare in base alle condizioni ambientali, alla dimensione delle piante e alla fase di crescita. In linea generale, si consiglia di effettuare l’irrigazione ogni volta che il terreno inizia ad asciugarsi in superficie, evitando però di bagnare troppo il terreno e di innaffiare nelle ore più calde della giornata, per evitare che l’acqua evapori rapidamente.
Durante i periodi più caldi dell’anno, quando l’evaporazione è più intensa, si può essere costretti ad irrigare più frequentemente, anche tutti i giorni. In caso di pioggia, invece, si può ridurre la frequenza dell’irrigazione.
In generale, è importante monitorare costantemente l’umidità del terreno e regolare la quantità di acqua somministrata di conseguenza, in modo da mantenere un giusto equilibrio tra le esigenze delle piante e il rischio di sovrabbondanza idrica.
Quali sono i parassiti a cui è soggetto il basilico viola?
Il basilico viola è soggetto agli stessi parassiti del basilico comune, tra cui afidi, cocciniglie, acari e mosca bianca. Questi insetti possono causare danni alle foglie, ai fusti e ai fiori della pianta, compromettendo la crescita e la salute della pianta. Per prevenire l’infestazione di parassiti, è importante mantenere la pianta in buona salute, fornendo un’adeguata irrigazione e fertilizzazione, e rimuovere eventuali parti infette della pianta. In caso di un’infestazione grave, è possibile utilizzare rimedi naturali come l’olio di neem o il sapone di Marsiglia per combattere i parassiti.
Quali sono le malattie a cui è soggetto il basilico rosso?
Il basilico viola è soggetto a diverse malattie, tra cui:
- Peronospora del basilico: causata dal patogeno fungino P. belbahrii che si può notare facilmente con la comparsa di macchie nere sulle foglie e il deperimento delle piante.
- Muffa grigia: causata dal fungo Botrytis cinerea, questa malattia può causare il marciume dei germogli e delle foglie, così come la comparsa di una patina grigiastra.
- Marciume delle radici: questa malattia è causata da funghi come Pythium e Phytophthora e può causare la morte della pianta. I sintomi includono l’appassimento e il giallume delle foglie.
- Batteriosi: causata dal batterio Pseudomonas cichorii, questa malattia può causare la comparsa di macchie sulle foglie e sulla pianta in generale.
- Antracnosi: causata dal fungo Colletotrichum, questa malattia può causare la comparsa di macchie sulle foglie e sui fusti, nonché la morte della pianta.
- Virus del mosaico: questo virus può causare la comparsa di macchie gialle e verdi sulle foglie, nonché la deformazione delle foglie stesse.
Per prevenire queste malattie, è importante coltivare il basilico rosso in terreni ben drenati e di buona qualità, evitando l’eccessiva umidità e la stagnazione dell’acqua. Inoltre, è importante evitare di coltivare piante infette o malate vicine a quelle sane e controllare regolarmente la pianta per individuare eventuali segni di malattia. In caso di malattia, è possibile utilizzare prodotti biologici specifici per la prevenzione e la cura delle malattie delle piante.
Come e quando raccogliere il basilico viola e come utilizzarlo in cucina?
Il basilico viola è pronto per la raccolta circa 60-70 giorni dopo la semina. Quando le foglie raggiungono una dimensione adeguata, possono essere raccolte singolarmente o insieme con il gambo. È importante raccogliere solo il 30-40% delle foglie della pianta in modo che possa continuare a crescere e produrre nuove foglie.
Il basilico violetto può essere utilizzato in cucina come il basilico comune. Ha un sapore leggermente diverso, più forte e piccante, e un aroma intenso e dolce. Le foglie possono essere usate fresche o essiccate in numerose ricette, come insalate, salse, zuppe, pesto, pasta e piatti a base di carne.
Per conservare il basilico rosso fresco più a lungo, le foglie possono essere conservate in un contenitore ermetico in frigorifero o in freezer, oppure conservate in olio d’oliva e aceto per creare un condimento aromatico e saporito.
In ogni caso, è importante ricordare che questa varietà ha un sapore forte, quindi è meglio utilizzarlo con moderazione per evitare di sopraffare il gusto degli altri ingredienti della ricetta.
Differenze tra basilico comune e basilico viola
Il basilico comune (Ocimum basilicum e il basilico viola (Ocimum basilicum purpureum) sono due varietà di piante appartenenti alla stessa specie. Hanno però alcune differenze significative.
Innanzitutto, il basilico comune ha foglie di colore verde intenso, mentre quello viola presenta foglie viola scuro o rosso-porpora. Inoltre, il basilico viola ha un aroma leggermente diverso dal basilico comune, con note più piccanti e speziate.
La coltivazione del basilico comune è generalmente più facile e ha bisogno di meno cure rispetto alla coltivazione di quello viola. Il basilico comune ha inoltre un periodo di crescita più lungo e produce una maggiore quantità di foglie.
Dal punto di vista nutrizionale, le due varietà contengono entrambi oli essenziali e sostanze benefiche per la salute, come antiossidanti e antinfiammatori. Tuttavia, alcuni studi hanno suggerito che il basilico viola potrebbe contenere una maggiore quantità di alcune di queste sostanze rispetto al basilico comune.
Infine, dal punto di vista culinario, il basilico comune è il più utilizzato in cucina, soprattutto nella cucina mediterranea, dove viene utilizzato fresco o essiccato per aromatizzare piatti come insalate, sughi, pizze e primi piatti. Quello rubino è meno comune in cucina, ma è apprezzato per la sua bellezza decorativa e per il suo aroma speziato, che lo rende particolarmente adatto ad alcune preparazioni dolci come biscotti, dolci al forno e sorbetti.