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Conosciuta anche (e impropriamente) come coccide, la cocciniglia (Coccoidea Handlirsch) è un parassita delle piante che appartiene all’ordine dei Rhynchota, al sottordine Homoptera e, nello specifico, alla sezione Sternorrhyncha.È tra gli insetti più fastidiosi e dannosi che infestano le nostre colture arboree e rappresenta un problema di difficile soluzione per chiunque sia alle prese con la gestione di un orto (che sia esso biologico o no). Ma, per quanto si tratti di un parassita molto resistente, è comunque possibile intervenire con dei rimedi bio in grado di difendere le nostre piante e limitarne la diffusione e la proliferazione.
In questo articolo vogliamo quindi presentarvi dei rimedi contro la cocciniglia e mostrarvi le principali specie presenti sul nostro territorio.
Il maschio e la femmina di cocciniglia
La cocciniglia si differenzia sessualmente, e anche visivamente, tra maschio e femmina (con alcune eccezioni ermafrodite). Il primo ha un corpo di piccole dimensioni, di forma allungata, con zampe sottili e torace sviluppato. La femmina, invece, ha spesso la testa e il torace uniti, non ha ali e le zampe sono quasi del tutto assenti. La riproduzione avviene per via sessuale, ma alle volte si verificano anche casi di partenogenesi.
Quali sono diverse specie di cocciniglia
Esistono in natura diverse specie di cocciniglia, che distinguiamo a seconda del tipo di coltura arborea che attaccano e dei danni che a essa arrecano. Vediamo quali sono le principali.
Cocciniglia cotonosa degli agrumi

Cocciniglia cotonosa degli agrumi
Una delle specie più conosciute è la cocciniglia cotonosa, Icerya Purchasi Mask. Appartiene all’ordine dei Rincoti e alla famiglia dei Monophlebidae.
Come il nome suggerisce, la cocciniglia cotonosa attacca soprattutto gli agrumi (ma anche l’acacia, la ginestra e le ornamentali). Se non si rimedia a un forte infestazione, provoca deperimento e disseccamento fogliare. Nei casi più gravi si arriva fino alla morte della pianta.
Questa specie di cocciniglia è di origine australiana ed è presente soprattutto nelle zone con clima temperato. Ha il corpo di colore rossastro, ricoperto di cera biancastra. Attacca la pagina inferiore delle foglie degli agrumi, i peduncoli dei frutti e i rami più giovani, sottraendo linfa alla pianta, con conseguente rallentamento dello sviluppo. Inoltre, produce un’abbondante melata, imbrattando la vegetazione e i frutti e determinando la comparsa di fumaggine.
Cocciniglia mezzo grano di pepe

Cocciniglia mezzo grano di pepe
Un’altra specie molto diffusa nel nostro Paese e a cui bisogna rimediare è la cocciniglia mezzo grano di pepe, Saissetia oleae Olivier. Si tratta anche in questo caso di insetto dell’ordine dei Rincoti ma della famiglia dei Coccidi o Lecanidi.
Questa specie attacca principalmente gli alberi di ulivo, ma anche gli agrumi e le ornamentali. Per la sua proliferazione predilige un clima mite e temperato.
Di colore marrone, tendente al nero, la cocciniglia mezzo grano di pepe, nella fase di ovideposizione, provoca danni sui rami e sulle foglie attraverso le punture di nutrizione. L’insetto si sedimenta sulla pagina inferiore delle foglie sottraendo linfa vitale alla pianta. Di conseguenza ne ostacola lo sviluppo dei germogli e causa minore produzione di frutti, che facilmente cadono.
Le piante colpite deperiscono, con il disseccamento dei rami e delle foglie. Ovviamente, anche la produzione dei frutti viene gravemente compromessa.
Come la cocciniglia cotonosa degli agrumi, la “Saissetia oleae” produce la melata, che oltre a creare asfissia e a provocare ustioni alle foglie, attrae le formiche, che a loro volta stimolano il parassita a produrre ancora più melata, favorendo ulteriormente la comparsa di fumaggine che aggrava ancor di più i danni.
Cocciniglia del carminio

Cocciniglia del carminio
Un’ultima specie di cocciniglia che vi vogliamo far conoscere è la cocciniglia del carminio, Dactylopius coccus.
Questo tipo di insetto è conosciuto soprattutto per le sue virtù, più che per i danni che provoca. Dal suo corpo e dalle sue uova, infatti, si estrae l’acido carminico per produrre il carminio. Quest’ultimo è un colorante naturale molto diffuso sia nell’industria alimentare, con la denominazione di colorante alimentare E120 o E124. Si usa anche nella cosmesi, per produrre rossetti. C’è da dire che l’acido carmico, oggi, può essere estratto anche in maniera sintetica, usando batteri modificati proprio a tale scopo.
La cocciniglia del carminio è comunque da classificare come un parassita. Si sviluppa sulle piante Cactacee del genere Opuntia (l’arcinoto fico d’India, giusto per intenderci). Dunque, se il vostro scopo è coltivare e raccogliere fichi d’india e non produrre carminio, allora rimediate subito alla presenza di questo insetto. Inoltre, se seguite un’alimentazione vegana, fate attenzione ai coloranti. È possibile trovarli in moltissimi alimenti colorati di rosso: caramelle, bibite, sciroppi, gelati.
Ovviamente è da considerarsi sì un colorante naturale, ma comunque di origine animale. Infine, è da sottolineare che l’ingestione di questo colorante sembra poter incidere negativamente sull’iperattività dei bambini.
Rimedi contro la cocciniglia
I rimedi contro la cocciniglia non sono sempre di facile applicazione. Difendere le piante dagli attacchi di questo parassita non è per niente semplice. Ognuna delle diverse specie che abbiamo visto, infatti, possiede delle difese naturali che impediscono l’azione degli insetti predatori.
La produzione della melata e della fumaggine, inoltre, attira altri insetti quali le formiche, che ne favoriscono ancora di più la proliferazione.
Alcune specie, come la cotonosa degli agrumi, producono delle sostanze cerose che limitano l’azione dei preparati naturali come il macerato d’ortica e il macerato d’aglio. Anche l’utilizzo di insetticidi chimici, che noi sconsigliamo a prescindere, è inefficace contro questo parassita. E inoltre provoca molti danni, aumentando la resistenza dell’insetto.
Vediamo, ad ogni modo, quali sono i rimedi biologici contro la cocciniglia più efficaci.
L’olio bianco
La maggior parte dei giardinieri, per debellare la cocciniglia, consiglia l’utilizzo dell’olio bianco. Si tratta di un olio minerale derivante dalla distillazione frazionata del petrolio greggio. In agricoltura è impiegato come insetticida. Il processo di raffinazione elimina le sostanze tossiche presenti, per questo motivo il suo uso, a determinate condizioni, è consentito in agricoltura biologica.
L’olio bianco può essere applicato solo su alberi da frutto e durante l’inverno, quando le piante sono in stato di riposo vegetativo e le temperature molto basse, ma non inferiori allo zero. Non deve essere utilizzato, pena l’inefficacia, in presenza di neve o precipitazioni.
Per chi sceglie questo rimedio consigliamo di attenersi in maniera specifica alle indicazioni riportate sull’etichetta del prodotto (prodotto che potete trovare qui).
Ad ogni modo, l’utilizzo dell’olio bianco è consentito in agricoltura biologica, ma tenete presente che è pur sempre un prodotto derivante dalla lavorazione del petrolio, quindi non proprio ecologico! Per quel che ci riguarda, noi consigliamo, se possibile, di scegliere altri tipi di rimedi.
Sapone molle potassico e sapone puro di Marsiglia
L’utilizzo del sapone puro di Marsiglia e del sapone molle potassico come insetticida da utilizzare nella difesa biologica dell’orto, può essere un’alternativa valida. In realtà questo prodotto ha diversi usi, di cui vi abbiamo già parlato in precedenza. In questa sede vi diciamo che anche contro la cocciniglia ha una certa efficacia. Lo si può utilizzare anche nella stagione calda, quando la cocciniglia prolifera e produce i maggiori danni. Agisce per contatto, provocando l’occlusione dei pori dell’insetto, che quindi muore per asfissia. Inoltre lava la pianta dalla melata e dalla fumaggine.
Per migliorare l’azione del sapone si può procedere preventivamente alla pulizia della cocciniglia presente sulla pianta. Per questa operazione si utilizza una spazzola a setole morbide (o dei battufoli di cotone) e la soluzione di acqua e sapone.
Ai seguenti link potete trovare il sapone puro di Marsiglia ed il sapone molle potassico, in una specifica formulazione indicata per l’agricoltura.
Olio di neem
Altro principio attivo efficace contro la cocciniglia, ed utilizzabile in tutte le stagioni, è l’olio di neem in formulazione semplice (che trovate qui) o l’azadiractina in formulati specifici per l’agricoltura. Anche di questi prodotti vi abbiamo parlato approfonditamente in un precedente articolo.
Per migliorare l’azione dell’olio di neem lo si può mescolare con il sapone puro di Marsiglia. In questo modo si ottiene contemporaneamente un duplice effetto.
Macerato di felce
Tra i macerati naturali, quello più efficace contro la cocciniglia è il macerato di felce. Questo macerato si può usare puro nei mesi invernali o diluito in 10 lt d’acqua nel periodo primaverile ed estivo. In questo caso conviene procedere prima a una pulizia della pianta infestata dalla cocciniglia e poi applicare il macerato nelle ore più fresche della giornata. La sua azione repellente fa sì che il parassita non si ripresenti. Può essere utilizzato in combinazione con uno dei rimedi visti in precedenza.
A questo link trovate un preparato pronto per l’uso.
8 commenti
Molte volte raccolgo frutti del fico d’India, da terreni abbandonati, dove ho visto la cocciniglia dei carmini… non sapevo nemmeno che cosa è… trovo educativo l’informazione che dal suo corpo si estrae l’acido carminico per produrre il carminio… non lo sapevo.
Un articolo molto interessante.
Grazie mille, Joanna. Siamo contenti di sapere che il blog ti sia tornato utile 🙂
Mi interessa!
Uso sapone molle potassico e olio di neem ma dopo una settimana dieci giorni il problema si ripropone, come mai?
Buonasera , vi ringrazio dei vostri consigli ,
Li ho trovati molto interessanti e fidati –
Sto preparando l orto per quest anno e mi piace molto imparare di piu sulle piante e di come coltivarle sane e senza prodotti chimici!
Vorrei chiedervi un consiglio su un albicocco che da anni produce i frutti con i vermi dentro…gia da acerbe!
E`un vero peccato ! Produce molte albicocche ma nn si possono mangiare
Vi ringrazio
Probabilmente i frutti sono attaccati dalla mosca della frutta. Per esserne certi però, bisognerebbe vedere l’insetto. Di sicuro, gli interventi che consigliamo nell’artico qui di seguito, ti aiuteranno a capire con sicurezza di che insetto si tratta e a prevenire i suoi danni: Mosca della frutta. Danni e difesa biologica
Molto interessante ma non consigliate in quanti litri di acqua sciogliere tot grammi di sapone di marsiglia.
Dipende, puoi approfondire qui: “Il sapone potassico molle come antiparassitario per le piante“.