La cocciniglia cotonosa (Icerya purchasi) è un fastidioso parassita delle piante di agrumi. È facilmente riconoscibile per il suo particolare aspetto, che ricorda un batuffolo di cotone. Questa cocciniglia infesta gli agrumi coltivati in frutteti specializzati e in ambito domestico, anche quelli in vaso. Deve essere controllata con molta attenzione dagli agricoltori, in quanto infestazioni estese possono compromettere la sopravvivenza stessa della pianta e di sicuro pregiudicare la qualità della produzione.
Vediamo quindi quali sono le caratteristiche e i danni provocati dalla cocciniglia cotonosa e come eliminarla dagli alberi.
Identificazione della cocciniglia cotonosa
La Icerya purchasi è un insetto appartenente all’ordine dei Rincoti, famiglia dei Monophlebidae. È una delle tante specie di cocciniglia presente nel nostro Paese, anche se è di provenienza estera. La varietà cocciniglia cotonosa, infatti, è originaria dell’Australia e venne segnalata per la prima volta in Italia nel 1900, a Portici (NA).
Ad oggi è presente in tutto il paese, anche se predilige le aree con un clima più mite e quindi le regioni centro-meridionali.
Descrizione della cocciniglia cotonosa degli agrumi
La cocciniglia cotonosa degli agrumi è una specie ermafrodita, vale a dire che è autosufficiente nelle dinamiche di riproduzione e non sono presenti esemplari maschili (per convenzione).
Da adulta, questa cocciniglia è lunga dai 10 ai 15 mm, con un corpo di forma conica che ricorda una conchiglia di mare. La parte terminale è rossastra, mentre il resto del corpo è biancastro. In realtà la parte finale dell’insetto è l’ovisacco, molto voluminoso, di consistenza cerosa, aspetto cotonoso, segnato in senso longitudinale da 16 evidenti carenature. Per via di queste carenature l’Icerya purchasi è anche detta cocciniglia solcata degli agrumi.
Le forme giovanili, le neanidi, sono di colore arancio, e sono fin da subito ricoperte da un’abbondante patina cerosa bianca.
Il ciclo biologico della cocciniglia degli agrumi
La cocciniglia cotonosa degli agrumi generalmente compie 3 generazioni in un anno. A fine inverno, nel mese di febbraio, ha inizio la prima generazione con la produzione di alcune centinaia di uova all’interno dell’ovisacco. Ad inizio primavera fanno la loro comparsa le neanidi, che abbandonano gradualmente l’ovisacco per fissarsi sulla vegetazione, in genere lungo la nervatura centrale della pagina inferiore delle foglie. A questa prima generazione ne seguono altre due, con la comparsa delle neanidi rispettivamente a fine giugno e settembre. In annate molto calde vi può essere addirittura la quarta generazione.
La cocciniglia cotonosa degli agrumi sverna sulla vegetazione stessa della pianta attaccata, a qualsiasi stadio.
Danni diretti delle cocciniglia cotonosa
Come suggerisce il nome, la cocciniglia cotonosa provoca danni soprattutto agli alberi di agrumi, in particolare: arance, limoni, kumquat, mandarini, chinotto, pompelmo, finger lime. Le infestazioni si verificano soprattutto sulla pagina inferiore delle foglie, ma anche sui tronchi e i rametti in via di formazione. In generale la cocciniglia predilige le parti ombreggiate dell’albero. Il danno diretto è dovuto alla sottrazione di linfa, che provoca caduta delle foglie, disseccamento dei rami, crescita stentata, produzione di frutti compromessa.
Danni indiretti
La cocciniglia cotonosa produce abbondante melata, che rappresenta il substrato ideale per la formazione di fumaggine. Quest’ultima imbratta la vegetazione e i frutti, pregiudicando ulteriormente la salute dell’albero, a causa della mancata fotosintesi. È molto facile, quindi, che alberelli giovani attaccati dalla cocciniglia periscano.
Difesa biologica con l’insetto antagonista

Cocciniglia cotonosa parassitizzata dalla Rodolia
Per fortuna in Italia è presente l’insetto antagonista della cocciniglia cotonosa, vale a dire il Coccinellide Rodolia Cardinalis. Questo insetto utile venne introdotto nel nostro paese dall’Istituto di Entomologia Agraria dell’Università di Napoli. Un po’ quello che sta avvenendo in tempi recenti con l’introduzione della vespa samurai, nemico naturale della cimice asiatica. Rodolia Cardinalis è molto prolifico, si adatta bene ai diversi ambienti e ha un’ottima attività predatrice. Negli agrumeti dove sono presenti entrambe le specie, non c’è bisogno di ulteriori interventi, ma vi è un equilibrio naturale.
La lotta biologica andrebbe effettuata rilasciando nell’agrumeto la Rodolia Cardinalis in estate. Questo perché sulle piante sono presenti sia uova che neanidi di cocciniglia cotonosa.
Come eliminare la cocciniglia cotonosa
Il numero di piante infestate dalla cocciniglia cotonosa determina un tipo d’intervento da fare. Questo sarà diverso a seconda se le piante colpite sono poche oppure molto.
Su poche piante
Supponiamo di avere 2-3 alberi di limoni coltivati in vaso sul terrazzo. La cocciniglia cotonosa non è molto mobile, anzi. Possiamo quindi procedere alla sua rimozione manuale. Per farlo usiamo una spazzola a setole morbide o del cotone imbevuto d’alcol. Fatto questo, andremo a sciacquare la vegetazione con del sapone molle potassico, che laverà i resti di cocciniglia, la melata e la fumaggine.
Se volete evitare la pulizia manuale potete lavare direttamente la vegetazione con il sapone potassico. In questo caso dovrete fare maggiore attenzione a raggiungere tutte le cocciniglie. Il trattamento va eventualmente ripetuto a distanza di pochi giorni, se ci rendiamo conto che ci sono ancora insetti presenti. Il sapone potassico lo trovate nei negozi specializzati (ad esempio qui).
Su molte piante
Capiamo invece come eliminare la cocciniglia cotonosa degli agrumi in caso di forti infestazioni su un gran numero di alberi. È il caso di un corposo frutteto familiare o di un vero e proprio agrumeto. Il consiglio è quello di usare l’olio bianco minerale, un prodotto biologico, non tossico, molto efficace sulla cocciniglia. Anche l’olio bianco si acquista in rete (ad esempio qui), senza la necessità di patentino. Il trattamento, si solito, si fa in pieno inverno, quando la cocciniglia è in fase svernante e non sono presenti eventuali insetti utili. Le basse temperature, inoltre, evitano danni alla vegetazione da parte dell’olio minerale. A seguire, si può effettuare un passaggio con il sapone potassico per ripulire definitivamente la vegetazione dal parassita.
2 commenti
Utile
Io l’ho fatta morire spruzzando con acqua in cui avevo fatto macerare a lungo le bucce di arancia. Uccide anche i pidocchi delle rose