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La mosca della cipolla (Delia antiqua) è un insetto appartenente all’ordine Diptera, famiglia Anthomyiidae. Si tratta di un parassita molto comune, presente in tutto il territorio italiano.
Oltre che alle coltivazioni di cipolla, le larve di questa mosca arrecano danno anche ad altre colture simili, quali aglio, porro, scalogno, ossia tutte quelle colture orticole che producono un bulbo sotterraneo (famiglia Liliaceae). L’insetto può essere contrastato con adeguate pratiche agronomiche e, nei casi più gravi di infestazione, facendo ricorso a prodotti antiparassitari il cui uso è consentito in agricoltura biologica.
In quest’articolo descriviamo quindi la Delia antiqua, il suo ciclo di sviluppo, i danni che arreca alle piante e le tecniche di prevenzione agronomica e difesa biologica.
Descrizione della mosca della cipolla
La Delia antiqua adulta è una mosca di colore grigio-giallastro, con 5 bande scure poco definite sul torace. Misura dai 5 ai 7 mm di lunghezza. La differenza tra gli individui maschili e quelli femminili sta nelle zampe, nere in entrambi i casi. Nei maschi la tibia posteriore è fornita, nella parte interna, di una serie di 6-8 setole di uguale lunghezza e regolarmente distribuite.
Ali e bilancieri sono giallastri.
Uova
Le uova della mosca della cipolla hanno dimensioni molto piccole (1,5 x 0,6 mm), sono di forma allungata, quasi reniforme con striature longitudinale, hanno colore bianco.
Larva
Le larve di Delia antiqua a piena maturità misurano tra i 6 e gli 8 mm di lunghezza, hanno forma conica con la parte posteriore tronca, sono prive di zampe, e il colore è bianco-giallastro.
Danni alle colture
Come accennato, la mosca della cipolla si sviluppa ai danni di cipolle, porri, scalogni, agli. I danni sono causati dalle larve, le quali attaccano i tessuti del bulbo sotterraneo, rovinandolo in maniera grave. Sulle giovani piantine da poco messe a dimora, il danno può essere irreparabile e mortale. Questo per quanto riguarda i danni diretti.
I danni indiretti sono però altrettanto gravi. Le larve infatti sono vettori di batteri, in particolare quello del marciume molle batterico (Erwinia carotovora).
In pratica, i bulbi attaccati dalle larve della mosca non sono più commestibili e il danno si può verificare con i marciumi anche in post-raccolta, nei magazzini di stoccaggio.
Quando avviene l’infestazione di mosca della cipolla sui campi?
La mosca della cipolla, come vedremo, riesce a compiere fino a 4 generazioni in un anno. I trapianti più a rischio sono quelli primaverili e autunnali. Ciò è dovuto alle temperature più miti di queste stagioni, che prolungano il periodo di ovodeposizione della mosca adulta.
Ciclo biologico
Questa mosca sverna nel suolo, interrandosi a 5-10 cm di profondità, allo stadio vitale di pupa in diapausa. Il primo volo degli adulti si verifica nel mese di aprile, quando la temperatura al suolo è intorno ai 10 °C.
La mosca della cipolla adulta vive più o meno 50 giorni e si nutre del nettare dei fiori, raggiungendo la maturità sessuale in 2-3 settimane. Dopo l’accoppiamento, le femmine depongono dalle 150 alle 200 uova, con cicli di 12-15 giorni.
Le uova vengono deposte nel terreno, in gruppetti di 15-20, di solito vicino al colletto delle piante oppure direttamente nelle scaglie più esterne del bulbo.
Sviluppo delle larve
In circa 3-8 giorni si completa lo sviluppo embrionale, dando vita alle larve di mosca della cipolla. Da subito le larve penetrano nel bulbo e lì completano il loro sviluppo, in un tempo variabile a seconda delle condizioni climatiche. Con temperature esterne tra i 25 e i 30 °C, servono circa 20 giorni per il totale sviluppo della larva.
Una volta raggiunta la piena maturità, le larve escono dai bulbi danneggiati e si impupano nel terreno per dare vita ai nuovi adulti dopo 15-30 giorni.
Come detto, la mosca della cipolla compie fino a 4 generazioni l’anno, l’ultima arriva di solito al mese di novembre.
Prevenzione agronomica contro la mosca della cipolla
Il primo passo per eliminare la mosca della cipolla dagli orti è sicuramente l’adozione di adeguate pratiche agronomiche, in primis la rotazione colturale.
Facciamo un esempio. Se in una stagione abbiamo avuto un’infestazione di Delia antiqua nella parcella di terreno dove sono coltivate le cipolle, nell’anno successivo dobbiamo assolutamente evitare di ripiantare le cipolle nello stesso punto. È ovvio che non rispettando questa regola basilare, daremo modo al parassita di riprodursi senza sforzi, facendo trovare ai primi adulti svernanti il substrato ideale.
Lavorazioni del terreno
Come detto, la mosca della cipolla sverna nel suolo allo stadio di pupa, a pochi cm di profondità. In inverno, operando delle lavorazioni del terreno di media profondità, ad esempio una vangatura, andremo a esporre l’insetto ai rigori del gelo, interrompendo in pratica il suo ciclo.
Utilizzo di concimi maturi
Le mosche della cipolla sono attratte dai concimi organici immaturi, in modo particolare dal letame. Questo è uno dei motivi per cui consigliamo sempre di usare concimi ben maturi, proprio per evitare di attirare insetti dannosi.
Consociazioni utili
Ci sono alcune piante che se coltivate vicine vanno molto d’accordo. In questo caso parliamo di cipolle e carote, proprio per via dei loro rispettivi parassiti.
La mosca della cipolla non sopporta le foglie della carota e, viceversa, la mosca della carota non tollera la vicinanza delle cipolle. Consociando questi due ortaggi, quindi, abbiamo fatto, con poco sforzo, una valida prevenzione agronomica biologica contro due importanti parassiti.
Il monitoraggio della mosca delle cipolle
Per verificare la presenza della mosca della cipolla, vi consigliamo di effettuare il monitoraggio utilizzando le trappole cromotropiche di colore giallo, le quali si trovano in vendita nei negozi specializzati o si possono autoprodurre con semplici piatti di plastica gialli e colla vinilica. Usando le trappole cromotropiche avremo un’idea chiara della presenza del parassita e, allo stesso tempo, effettueremo la cattura massale.
Prodotti biologici contro la mosca della cipolla
Tra i prodotti consentiti in agricoltura biologica e acquistabili senza la necessità di patentino, quello più efficace contro la mosca della cipolla è l’azadiractina, il principio attivo del neem. Se dal monitoraggio emerge una grande presenza di mosche adulte, con l’azadiractina (mescolata all’acqua) andremo a bagnare cospicuamente il terreno, in modo da raggiungere le larve ed eliminarle. Questo tipo di trattamento va effettuato sempre di sera, lasciando così al principio attivo più tempo per agire.