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Quali sono i prodotti il cui uso è consentito in agricoltura biologica? Oggi cercheremo di dare una risposta esauriente a questa domanda. In questo articolo parleremo infatti dei prodotti bio che la normativa europea di riferimento consente di utilizzare. Si tratta per la maggiore di antiparassitari o prodotti potenziatori delle difese naturali delle piante.
In sostanza, vi elenchiamo una serie di prodotti che chi coltiva in modo biologico può usare (sia con alcune limitazioni). Questi prodotti sono consentiti sia nei cicli produttivi delle aziende agricole che in quelli di un semplice orto domestico.
Questo tipo di approfondimento ha lo scopo di chiarire il quadro della normativa a quanti operano in questo settore, anche da semplici appassionati. Vi è spesso, infatti, una cattiva informazione sui prodotti che si possono adoperare o meno nel rispetto dell’ambiente. Alle volte prodotti non ammessi all’uso biologico vengono fatti passare per poco dannosi o addirittura consentiti, solo perché oramai di uso comune. Al fine di attenuare questo fenomeno abbiamo deciso, quindi, di riportare uno schema chiaro e comprensibile a tutti su cosa si intende, a livello legislativo, per biologico (e con che limitazioni). Ecco quindi cosa dice effettivamente la normativa di riferimento.
La normativa di riferimento in agricoltura biologica
Per chiunque pratichi agricoltura biologica la normativa europea di riferimento è il Regolamento CE n.834/2007 integrato con il Regolamento CE n. 889/2008 e con successive disposizioni normative nazionali.
Si tratta di una normativa molto ampia e complessa, a volte di non facile interpretazione, di cui abbiamo deciso di fare una sintesi.
In particolare indagheremo le indicazioni di due tabelle della normativa, ossia l’allegato II al regolamento CE n. 889/2008 che contiene l’elenco dei prodotti antiparassitari e fitosanitari consentiti in agricoltura biologica e l’allegato 1 al regolamento DM. n.18354 del 27/11/2009 contenente l’elenco dei prodotti impiegati come corroboranti, potenziatori delle difese naturali delle piante.
Insetticidi e fungicidi biologici
La normativa citata suddivide questi tipi di prodotti in alcune categorie, evidenziando specifiche limitazioni. Nelle versioni commerciali, infatti, i prodotti hanno bisogno, per essere venduti, di una specifica autorizzazione ministeriale.
Vediamo quali sono queste categorie di insetticidi e fungicidi biologici.
Sostanze di origine vegetale o animale
- Azadiractina estratta da Azadirachta indica (albero del neem). Si tratta di un principio attivo classificato come insetticida
- Cera d’api. Prodotto per la protezione dalle operazioni di potatura
- Gelatina. E’ un prodotto insetticida
- Proteine idrolizzate, ossia sostanze attrattive, consentite solo in applicazioni autorizzate, in combinazione con altri prodotti specifici
- Lecitina. Prodotto con azione fungicida
- Oli vegetali (ad esempio: olio di menta, olio di pino, olio di carvi), prodotti insetticidi, acaricidi e fungicidi
- Piretrine estratte da Chrysanthemum cinerariaefolium. Sono principi attivi classificati come insetticidi
- Quassia estratta da Quassia amara. E’ un prodotto insetticida e repellente
Microrganismi
I microrganismi sono batteri, virus e funghi. Appartengono a questa categoria prodotti come il bacillus thuringiensis nei sui diversi ceppi e il bio-insetticida Beauveria bassiana.
Sostanze prodotte da microrganismi
Lo Spinosad è un principio attivo classificato come insetticida. E’ possibile utilizzare questa sostanza solo quando sono adottate misure volte a minimizzare il rischio per i principali parassitoidi e il rischio di sviluppo di resistenza.
Sostanze da utilizzare in trappole e/o distributori automatici
- Fosfato di diammonio. Sostanza attrattiva, utilizzabile soltanto in trappole
- Feromoni, ossia sostanze attrattive o che alterano il comportamento sessuale dell’insetto. Sono utilizzabili solo in trappole e distributori automatici, come abbiamo visto per la tuta absoluta del pomodoro.
- Piretroidi (solo deltametrina o lambdacialotrina). Sono principi attivi di insetticidi ampiamente usati in agricoltura convenzionale (quindo NON bio). In agricoltura biologica sono utilizzabili ESCLUSIVAMENTE in trappole con specifiche sostanze attrattive e solo per specifici insetti, ossia contro Bactrocera oleae e Ceratitis capitata Wied.
Preparati da spargere in superficie tra le piante coltivate
Tra i preparati da aspergere in superficie è possibile usare in agricoltura biologica il fosfato ferrico (ortofosfato di ferro). Si tratta di un prodotto molluschicida, usato per eliminare le lumache.
Sostanze di uso tradizionale in agricoltura biologica
- Rame, sotto forma di idrossido di rame, ossicloruro di rame, solfato di rame (tribasico), ossido rameoso, ottanoato di rame. Fungicida per eccellenza che abbiamo già trattato parlando della peronospora del pomodoro. I prodotti a base di rame sono utilizzabili entro specifici limiti, ovvero massimo 6 kg di rame per ettaro l’anno.
- Etilene, prodotto utilizzabile per: sverdimento di banane, kiwi e cachi; sverdimento di agrumi unicamente nell’ambito di una strategia mirante e prevenire attacchi di mosca della frutta; induzione della fioritura dell’ananas; inibizione della germinazione delle patate e delle cipolle
- Sale di potassio di acidi grassi (sapone molle). E’ un prodotto insetticida
- Allume di potassio (calinite). Prodotto utilizzabile per la prevenzione della maturazione delle banane
- Zolfo calcico (polisolfuro di calcio). Prodotto fungicida, insetticida e acaricida
- Olio di paraffina. Prodotto insetticida e acaricida
- Oli minerali. Prodotti insetticidi e fungicidi. Sono utilizzabili solo sulla coltivazione di alberi da frutta, viti, ulivi e colture tropicali, ad esempio contro la cocciniglia
- Permanganato di potassio. Prodotto fungicida e battericida, utilizzabile solo su alberi da frutta, ulivi e viti
- Sabbia di quarzo, che è un prodotto repellente
- Zolfo, usato come prodotto fungicida, acaricida e repellente, che abbiamo conosciuto parlando di oidio
Altre sostanze
- Idrossido di calcio. Prodotto fungicida da usare solo su alberi da frutta, per combattere la Nectria galligena.
- Bicarbonato di potassio, classificato come prodotto fungicida.
Prodotti corroboranti, potenziatori delle difese naturali delle piante
Rientrano in questa categoria molti prodotti usati soprattutto dagli agricoltori domestici, quali i macerati naturali. Spesso sono prodotti che è possibile preparare da sé, in modo abbastanza semplice.
Questi prodotti, qualora venissero commercializzati, per l’immissione sul mercato non hanno bisogno dell’autorizzazione ministeriale.
Vediamo quali sono:
- Propolis. E’ il prodotto costituito dalla raccolta, elaborazione modificazione, da parte delle api, di sostanze prodotte dalle piante. Si prevede l’estrazione in soluzione acquosa, idroalcolica e oleosa. L’etichetta deve indicare il contenuto in flavonoidi, espressi in galangine, al momento del confezionamento. Deve inoltre essere indicato il rapporto percentuale di propoli sul prodotto finito
- Polvere di pietra o di roccia. Questo prodotto è ottenuto tal quale dalla macinazione meccanica di vari tipi di rocce, la cui composizione originaria deve essere specificata. Per utilizzarlo deve essere esente da elementi inquinanti
- Bicarbonato di sodio. Prodotto con azione fungicida. Il prodotto commerciale, per essere usato in agricoltura biologica, deve presentare un titolo minimo del 99,5% di principio attivo
- Gel di silice. Prodotto ottenuto dal trattamento di silicati amorfi, sabbia di quarzo, terre diatomace e similari
- Preparati biodinamici. In questa categoria rientrano, oltre alle preparazioni tipiche dell’agricoltura biodinamica, anche i macerati naturali, quali: macerato di ortica, d’aglio, di foglie e femminelle di pomodoro, di felce, d’equiseto
- Oli Vegetali Alimentari (arachide, cartamo, cotone, girasole, lino, mais, olivo, palma di cocco, senape, sesamo, soia, vinacciolo). Si tratta di prodotti derivanti da estrazione meccanica e trattati esclusivamente con procedimenti fisici
- Lecitina. Il prodotto commerciale per uso agricolo deve presentare un contenuto in fosfolipidi totali non inferiore al 95%. Inoltre la fosfatidilcolina non deve essere inferiore al 15%
- Aceto, di vino o di frutta
- Sapone di Marsiglia e/o molle. E’ un prodotto insetticida, utilizzabile tal quale
- Calce viva, utilizzabile tal quale
Conclusione
Quelli che abbiamo appena visto sono i prodotti insetticidi e fungicidi consentiti in agricoltura biologica. Vista la complessità dell’argomento, dedicheremo in seguito un articolo specifico ai fertilizzanti e ai concimi biologici.
4 commenti
dove posso trovare le limitazioni in kG dei prioncipi attivi utilizabili, tipo del rame? nel Regolamento CE 834 non lo trovo
NELLA MIA RICERCA DI SOLUZIONE PER LE MIE NESPOLE NON HO CAPITO QUALE PRODOTTO IN DEFINITIVA DEVO UTILIZZARE PER COMBATTERE LA MALATTIA CHE L”AFFLIGGE
il rotenone è proibito dal 2011!!!!!
Abbiamo aggiornato l’elenco, ci scusiamo per l’imprecisione e ringraziamo per la segnalazione.