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La spaccatura degli agrumi (o cracking) è un problema molto comune negli agrumeti, ma non solo. L’apertura della buccia dei frutti è, infatti, un problema classico per piante come aranci, limoni, mandarini, ecc, ma alle volte colpisce anche altri alberi. Ad ogni modo, qualunque sia l’albero colpito, non siamo davanti a una malattia dovuta ad agenti patogeni né ad attacchi di parassiti. Questa problematica, infatti, è da intendersi più come un disordine di tipo fisiologico, in altri termini è una fisiopatia. Le cause che la determinano sono diverse e legate alle condizioni pedoclimatiche di coltivazione. In genere, riguardano la frequenza delle precipitazioni, l’irrigazione artificiale, il tipo di terreno e la carenza di elementi nutrizionali.
In quest’articolo vedremo come mai gli agrumi si spaccano e quali sono le contromisure da adottare per salvaguardare le produzioni future.
Come si presentano gli agrumi spaccati
La spaccatura negli agrumi si presenta come una lacerazione più o meno marcata della buccia (epicarpo o flavedo). Questa lacerazione può estendersi anche all’interno del frutto (esperidio), colpendo la parte bianca della buccia (mesocarpo o albedo) e gli spicchi (endocarpo). La spaccatura di solito ha origine nella parte apicale del frutto, in corrispondenza della cicatrice stilare. Questa fisiopatia degli agrumi è più comune nelle varietà di arance a frutto biondo ombelicato, come la Washington Navel e simili, ma anche nelle arance con buccia sottile come il Taracco. Inoltre è frequente nei mandarini, nelle clementine, nei limoni a buccia sottile, nel pompelmo rosa e nel finger lime.
In che periodo avviene l’apertura dei frutti?
La spaccatura si manifesta sui frutti nel periodo della maturazione, che negli agrumi, nello specifico, è molto lungo. Difatti, il cracking si può verificare già nel mese di agosto, quando i frutti sono ancora verdi, ma anche in pieno autunno, con maturazione avanzata e in prossimità della raccolta. Se lo spacco è precoce, si ha un anticipo dell’invaiatura (cambio di colore della buccia) e una potenziale caduta dei frutti al suolo (cascola precoce).
Conseguenze della spaccatura
È chiaro che il problema della spaccatura è tanto più grave quanto maggiore è la grandezza dell’agrumeto e la percentuale di frutti colpiti. In una coltivazione destinata al mercato, si ha in pratica la perdita del prodotto, che non risulta più vendibile. In un frutteto familiare, invece, si subisce la perdita di qualità, dovuta al fatto che bisogna raccogliere i frutti prima del previsto, non del tutto maturi. Inoltre, è alto il rischio di marciumi interni.
Cause della spaccatura dei frutti
Veniamo ora alle cause della spaccatura degli agrumi. A livello botanico, lo spacco si verifica per via di un diverso ritmo di crescita tra spicchi e buccia, che dovrebbe andare di pari passo. Se la buccia, mentre gli spicchi si gonfiano, cessa la sua crescita a causa di uno stress, inizia a lacerarsi per la pressione che riceve dall’interno del frutto. La prima causa di questa anomalia sono gli sbalzi idrici. In particolare, un lungo periodo di siccità, a cui segue una grande disponibilità d’acqua, può creare questo sbalzo, un po’ come avviene nella spaccatura del melograno. Questo fenomeno si verifica in estati siccitose ma con improvvise e violente piogge. Su terreni asfittici, dove l’acqua non riesce ad arrivare in profondità, il problema è ancora più accentuato.
Anche le carenze nutrizionali possono concorrere a causare la spaccatura dei frutti, specie quelle di calcio e potassio.
Rimedi per prevenire il cracking
Per evitare la spaccatura degli agrumi dobbiamo intervenire in modo preventivo, limitando gli squilibri che la provocano. In particolare, si può intervenire sulla corretta irrigazione, assicurando in estate un apporto idrico costante, evitando così che le piogge repentine causino crescite anomali.
Altra tecnica di prevenzione è quella del diradamento dei frutticini, pratica che favorisce l’ispessimento della buccia.
Per quanto riguarda le carenze nutrizionali, la soluzione è la concimazione organica. Negli agrumi basta una concimazione annuale a base di letame maturo, da fare a fine inverno. Questa apporta buone quantità di potassio.
Per la carenza di calcio, invece, il suggerimento è di usare il litotamnio (che trovate qui), polvere di alghe consentita in agricoltura biologica, usata anche per risolvere il problema del marciume apicale del pomodoro e per la correzione dei terreni con pH acido. Il litotamnio contiene per l’8o% carbonato di calcio e si può ammendare al terreno in primavera-estate.
17 commenti
Servizio sempre ottimo ed utile..
Erano mesi che chiedevo a destra e a manca e nessuno mi sapeva dire nulla.
Grazie a voi
Grazie a te, Angelo 🙂
Complimenti per la chiarezza e la competenza nella trattazione dell’argomento.
Veramente esaustivi
Molto istruttivo mi ha veramente soddisfatto
Grazie 🙂
Perfettamente corretto
Grazie 🙂
Molto interessante. Grazie
Grazie a te 🙂
Chiaro ed esaustivo!!!
Grazie Arturo 🙂
Complimenti per la spiegazione molto chiara
Grazie 🙂
Buongiorno, è possibile avere l’aggiornamento per quanto riguarda le malattie del pesco è come curarle?
Involontariamente è stato cancellato grazie
Trovi l’articolo qui: “Le principali malattie del pesco. Quali sono e come prevenirle“
primi frutti (limone Lunario) con questo problema grazie a voi subito parto con questo rimedio grazie
Grazie a te. Facci sapere come va.