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La pianta di pompelmo rosa è molto apprezzato in Italia. La si coltiva negli agrumeti siciliani e calabresi ma si tratta di un agrume che si presta bene anche per la coltivazione domestica. E anche nei giardini ne bastano pochi esemplari, in piena terra o in vaso, per ottenere soddisfazioni. La coltivazione in contenitori è indicata nelle regioni più fredde, visto che il pompelmo non sopporta inverni rigidi.
Gli alberi sono ornamentali, in quanto rigogliosi e di medio vigore e la fruttificazione è abbondante e prolungata.
Vediamo quindi quali sono le esigenze colturali dell’albero di pompelmo rosa, con una particolare attenzione alla difesa biologica dai parassiti degli agrumi.
Origini della pianta di pompelmo
Il pompelmo (Citrus x paradisi) è un albero sempreverde appartenente al genere Citrus. I botanici ritengono che la pianta sia un’ibridazione naturale tra l’arancio (Citrus sinensis) e il pomelo (Citrus maxima), con una certa predominanza di quest’ultimo. La varietà più coltivata in Italia è il pompelmo rosa, selezione di origine texana degli anni ’60 e introdotta nelle nostre regioni meridionali a partire dagli anni ’80. Si tratta di un frutto molto succoso e con molte proprietà benefiche. L’albero lo trovate nei vivai con il nome varietale di Star Ruby.
Caratteristiche botaniche del pompelmo rosa
Il pompelmo rosa dà vita a una pianta di medio vigore, con una folta e compatta vegetazione e un naturale portamento globoso. Se coltivato in giardino, può arrivare anche a 5 m di altezza, ovviamente, se la pianta è in vaso resta più piccola.
Le foglie sono grandi e di colore verde scuro, lunghe fino a 15 cm. Sono di forma leggermente allungata e con picciolo alato.
I fiori sono le tipiche zagare degli agrumi, bianchi e profumati, riuniti in grappoli abbondanti.
In generale, l’albero è autofertile, che viene impollinato da api e altri insetti impollinatori. Anche per questo lo si può coltivare in esemplari unici, senza bisogno d’impollinazione incrociata.
I pompelmi
I pompelmi rosa hanno una grandezza media, con una pezzatura che varia da 150 a 250 g. La forma è globosa, leggermente schiacciata ai poli.
La buccia è liscia e sottile, a piena maturazione raggiunge un bel colore rosa accesso. Durante la crescita vira dal verde al giallo-arancio.
La polpa degli spicchi è rosata o rosso chiaro, molto succosa, con assenza o pochissimi semi. Il gusto è quello tipico amaro e acidulo, anche se questa varietà ha caratteristiche aromatiche e note più delicate rispetto al pompelmo a polpa gialla.
La fruttificazione è abbondante e la maturazione scalare. Dunque, si avrà una produzione di frutti continua da ottobre ad aprile. In un frutteto familiare questo è un vantaggio per una specie arborea, in quanto si evita il rischio di dover raccogliere tutti i frutti in un breve lasso di tempo.
La coltivazione della pianta di pompelmo rosa
Come tutti gli agrumi (arance, limoni, mandarini, clementine, chinotto, finger lime ecc), anche il pompelmo rosa gradisce un clima mite per crescere sano e rigoglioso. Difatti gli agrumeti intensivi in cui si coltiva sono localizzati per lo più in Sicilia e Calabria. Le gelate prolungate possono essere un problema per la pianta, quando le temperature scendono intorno agli zero gradi. Tuttavia, questo limite climatico può essere facilmente aggirato coltivando il pompelmo rosa in vaso, che può essere riparato con più facilità in inverno.
Altra soluzione, per chi coltiva l’albero in piena terra, è la protezione dal gelo con i teli in tessuto non tessuto (come questi), che evitano i danni delle brinate sulla vegetazione.
La posizione nel frutteto
Per la riuscita della coltivazione di una pianta di pompelmo molto importante è la scelta della posizione nel frutteto. Quest’albero soffre il vento e vuole un’esposizione soleggiata. L’ideale sarebbe, quindi, un’esposizione a sud con la protezione di alberi frangivento, ad esempio coltivandolo tra gli ulivi.
Il terreno
Il terreno per coltivare il pompelmo rosa dovrebbe essere di medio impasto. Serve quindi un suolo dove sabbia limo e argilla si trovano presenti in proporzioni equilibrate. Ad esempio, è perfetto un suolo con: sabbia 60%, argilla 20%, limo 20%.
Buoni sono i terreni con tessitura fine, ovvero con presenza minima di scheletro (pietre).
La percentuale di calcare attivo dovrebbe essere bassa, quindi con pH tendente al neutro o al limite sub-acido.
La distanza d’impianto
L’albero di pompelmo sviluppa un’ampia vegetazione globosa, ha bisogno di intercettare i raggi solari, per cui deve avere sufficiente spazio a disposizione. Tra una pianta e l’altra consigliamo di mantenere 5 m di distanza.
La riproduzione del pompelmo rosa e il portainnesto
Il pompelmo rosa si può riprodurre in casa utilizzando la tecnica della margotta o quella classica dell’innesto. In vivaio, le piante che poi acquisteremo vengono riprodotte per innesto.
I portainnesti su cui far attecchire la pianta di pompelmo sono diversi. Una volta si usava l’arancio amaro (Citrus × aurantium), progressivamente abbandonato per il problema molto preoccupante del virus tristeza degli agrumi. Oggi vengono usati portainnesti più resistenti alle malattie. Uno interessante da valutare per il pompelmo rosa è il Poncirus trifoliata, che ha un’ottima affinità d’innesto, induce resistenza alle basse temperature e una maggiore adattabilità a terreni umidi con maggiori rischi di ristagno idrico. Resistente alla maggior parte delle malattie degli agrumi, soffre l’eccessiva presenza di calcare.
Quando piantare il pompelmo
Il pompelmo rosa si pianta ad inizio primavera, quando ormai il rischio di repentine gelate e alle spalle. Non conviene il trapianto autunnale, in quanto, com’è ovvio, le piante uscite dal vivaio sono più delicate.
Come piantare il pompelmo
Gli alberi che si acquistano in vivaio sono cresciuti in vaso, con zolla di terra. La buca in cui si mette l’albero deve essere sufficientemente ampia e profonda e il terreno preparato ammendando della concimazione organica di fondo. L’ideale è l’utilizzo di letame molto maturo, ma vanno bene anche il compost domestico o l’humus di lombrico.
Se volete saperne di più su come piantare un albero potete leggere il nostro articolo di approfondimento.
Come piantare un albero da frutto ►
Come irrigazione la pianta
L’irrigazione è importante per il pompelmo rosa come per tutti gli agrumi. Deve essere garantita nel periodo estivo, quando le precipitazioni sono poche. È meglio dare l’acqua di frequente, ma senza esagerare con il volume. La fase più delicata per l’albero (e in cui non dovrebbe mancare l’acqua) è quella dell’allegagione dei frutti, in estate. Mancando l’acqua, potremmo assistere a una mancata allegagione o cascola precoce dei frutticini. Negli alberi coltivati in vaso l’innaffiatura deve essere più attenta, poiché la terra si asciuga prima.
Evitare l’irrigazione sovra-chioma con impianti a pioggia. È sicuramente meglio optare per un’irrigazione localizzata a goccia.
La concimazione
La pianta di pompelmo rosa dovrebbe essere concimata almeno una volta l’anno. Il concime migliore sono i lupini macinati in polvere. Questi si ammendano al terreno con una leggera zappettatura e i periodi migliori sono l’autunno e l’inizio della primavera. Parliamo di un concime economico e facile da trovare nei negozi specializzati.
Se l’agrume dovesse presentare foglie ingiallite si dovrebbe intervenire somministrando del ferro sotto forma di chelati bio facili da assorbire.
Gestione del terreno
Il pompelmo rosa cresce bene su terreni inerbiti, dunque non sottoposti a continue lavorazioni e su cui sono seminate dell’essenze erbacee miglioratrici del suolo.
Il cotico erboso del frutteto può essere costituito da trifoglio (pratense, alessandrino, ecc), ma con gli agrumi è frequente l’associazione con l’acetosella.
Come fare l’inerbimento del frutteto ►
Coltivare il pompelmo rosa in vaso
Come detto, il pompelmo rosa è una pianta che si presta bene alla coltivazione in vaso, anche in un unico esemplare. Per il terriccio conviene acquistarne uno specifico per gli agrumi (come questo). Per quanto riguarda il contenitore, un’ottima idea è usare i vasi in tessuto geotessile, giacché economici e soprattutto leggeri e quindi facili da spostare nel periodo invernale. Sul fondo del vaso, è bene sistemare sempre dell’argilla espansa (la trovate qui), in modo da garantire un ottimale drenaggio dell’acqua in eccesso.
Il pompelmo in vaso dovrebbe essere travasato in un contenitore più grande una volta l’anno. Questa operazione è da farsi a inizio primavera, quando l’albero ha smesso di produrre frutti.
La potatura dell’albero di pompelmo
La potatura del pompelmo rosa è finalizzata a mantenere in ordine e arieggiata la chioma. Serve anche per rimuovere ramificazioni eventualmente danneggiate dalle intemperie. Non deve essere troppo intensa, per non portare la pianta a squilibri vegeto-produttivi.
La presenza di una folta chioma è di fondamentale importanza per una buona fruttificazione degli agrumi. Si esegue in primavera, dopo la fruttificazione e prima della fioritura.
Le malattie della pianta di pompelmo
Come tutti gli agrumi, anche l’albero di pompelmo rosa soffre dei potenziali attacchi di agenti patogeni fungini e insetti parassiti. Queste la malattie principali:
- mal secco degli agrumi
- marciume del colletto
- marciumi radicali
- cancri gommosi
- antracnosi
- fumaggine
- marciumi post-raccolta: muffa azzurra, marciume acido e bruno.
I parassiti della pianta di pompelmo
Ecco invece quali sono i parassiti della pianta di pompelmo:
- aleurocanthus spiniferus
- cocciniglia cotonosa degli agrumi
- cocciniglia mezzo grano di pepe
- afidi
- cotonello degli agrumi
- minatrice serpentina degli agrumi e tignola della zagara
- oziorrinco
- formiche
- mosca della frutta
- ragnetto rosso
Proprietà e usi del pompelmo rosa
Il pompelmo rosa è un frutto molto ricco di vitamina C, con 34,4 mg per 100 g. Rispetto a quello a polpa gialla è più ricco di zuccheri, quindi più gradevole al palato. La colorazione rosata della polpa è indice dell’ottima presenza di antociani e caroteni, in particolare il licopene. Si tratta di un frutto molto salutare, con benefici effetti antiossidanti. Il succo di pompelmo rosa aiuta a tenere bassi il colesterolo e i trigliceridi, ottima cosa per chi soffre di problemi all’apparato cardiovascolare. È inoltre un frutto ricco di sali minerali, in particolare potassio, quindi buono per ridurre la ritenzione idrica e il gonfiore degli arti inferiori. Lo si può mangiare tal quale, magari aggiungendo qualche spicchio a una gustosa insalata. È perfetto per fare succhi e viene impiegato per il suo aroma in pasticceria.