La potatura degli agrumi è una tecnica molto particolare e differisce dalla classica tecniche di potatura degli altri alberi da frutto. Basti pensare che le piante di agrumi sono sempreverdi. Occorre quindi conoscere bene la loro fisiologia.
Potare gli agrumi nel modo giusto è comunque di fondamentale importanza per avere alberi sani e produttivi. Per procedere, però, bisogna attendere determinati periodi dell’anno, al fine di evitare di danneggiare le piante.
In quest’articolo cerchiamo di fornire tutti gli elementi necessari per eseguire la corretta potatura degli agrumi nel frutteto biologico.
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Gli alberi degli agrumi
Prima di parlare della potatura degli agrumi cerchiamo di capire la struttura di questi alberi.
Appartengono alla famiglia delle Rutaceae, genere Citrus.
Ne esistono numerose varietà, molto amate dagli appassionati, quali: limone, arance, clementine, mandarini, chinotto, kumquat, finger lime, bergamotto, cedro, pompelmo ecc.
La coltivazione degli agrumi è tipicamente mediterranea e necessita di un clima mite.
Le dimensioni degli alberi sono molto variabili.
Si va dal piccolo kumquat, al grande pompelmo. Mediamente le piante si mantengono entro i 2-3 metri d’altezza, soprattutto grazie agli interventi di potatura.
Il fusto e le branche sono lisci. Inoltre, nella maggior parte delle specie portano forti spine, soprattutto nella fase giovanile di vita della pianta.
Gemme
Gli agrumi sono piante sempreverdi, che non vanno in dormienza invernale.
Non hanno quindi delle vere e proprie gemme, ma solo dei meristemi che entrano in stato di quiescenza in caso di temperature molto basse o per forti crisi idriche.
Fiori
I fiori degli agrumi sono detti zagare. Sono di tipo ermafrodito, con corolla costituita da 5 petali. Sono bianchi e molto profumati, bordati di violetto in alcune specie, come il limone.
Foglie
Le foglie degli agrumi sono di tipo lanceolato o ellittiche. Hanno margine intero e sono coriacee, provviste di picciolo e di colore verde scuro.
Negli agrumi l’apparato fogliare funge da complesso laboratorio chimico. Gli elementi nutritivi assorbiti dalle radici dell’albero, infatti, vengono elaborati e trasformati dalle foglie, per favorire la produzione dei frutti.
Perché la potatura degli agrumi è diversa dalle altre
Nella potatura degli agrumi è importante tenere nella giusta considerazione il ruolo fondamentale che ha l’apparato fogliare nella produzione dei frutti. Si consideri, infatti, che una singola arancia, ad esempio, necessita di circa 50 foglie per arrivare a giusta maturazione.
Dunque, negli agrumi, una drastica riduzione della chioma compromette fortemente la produttività.
Questa caratteristica differenzia l’albero da tutti gli altri a foglia caduca. Un melo o un pero, ad esempio, traggono beneficio dalle grosse potature invernali. Questo poiché le riserve nutritive accumulate dalle radici vengono in seguito usate da un numero minore di rami. Negli agrumi, la potatura eccessiva dei rami provoca invece un grave danno. Così facendo, infatti, andranno a mancare le foglie, ossia gli organi vegetativi dedicati all’accumulo e all’elaborazione degli elementi nutrizionali.
Cose da sapere prima di potare gli agrumi
Vediamo sinteticamente quali sono le caratteristiche peculiari da tenere a mente per gli interventi di potatura degli agrumi:
- nei primi anni di vita le radici si sviluppano di più, dando forte impulso allo sviluppo della vegetazione. In questa fase avremo pochi frutti, con un equilibrio che si raggiunge dal 7-8 anno di vita;
- i frutti si sviluppano sui rami dell’anno precedente;
- la differenziazione a fiore delle gemme avviene in inverno (negli altri fruttiferi in estate);
- l’ottimale allegagione dei fiori è dovuta alla quantità di sostanze di riserva presenti nelle foglie;
- le sostanze di riserva si accumulano al massimo livello nei mesi di febbraio e marzo;
- i rami crescono di più in: primavera, inizio estate e autunno.
Quando potare gli agrumi
Considerando quindi che questi alberi sono dei sempreverdi, sorge spontanea la domanda: quando si potano gli agrumi?
Il periodo migliore è la primavera, soprattutto l’inizio, nel mese di aprile.
Sono da evitare le potature di fine inverno, nei mesi di febbraio e marzo.
Più in generale, non si effettua la potatura nei periodi dell’anno in cui le temperature sono molto basse o molto alte.
Un ritardo della potatura primaverile, quindi da fare a maggio, è consentito nelle zone con frequenti ritorni di freddo. Questi, purtroppo, negli ultimi anni sono molto frequenti.
Obiettivi della potatura degli agrumi
Vediamo quali sono le finalità degli interventi di potatura sugli agrumi del nostro frutteto biologico:
- raggiungere l’equilibrio vegeto-produttivo, cercando di avere produzioni di frutti abbondanti e regolari nel tempo;
- rendere il più semplice e pratica possibile la raccolta dei frutti;
- valorizzare al massimo le risorse ambientali a disposizione delle piante, ovvero luce, irrigazione, disponibilità di elementi nutritivi del terreno;
- prevenire i problemi relativi a parassiti e malattie.
Disinfettare gli attrezzi per la potatura
L’utilizzo corretto degli attrezzi è particolarmente importante nella potatura degli agrumi.
Questo perché bisogna eseguire tagli puliti, evitando gli strappi.
Si consiglia quindi l’utilizzo di forbici professionali di ottima qualità e di validi seghetti per i rami più grossi.
Altro accorgimento fondamentale è disinfettare gli attrezzi quando si passa da una pianta all’altra.
Gli agrumi soffrono di dannose patologie e virosi, come il mal secco e il virus della tristezza (Citrus Tristeza Virus).
Con le operazioni di potatura potrebbero essere gli stessi attrezzi utilizzati a fare da vettori per gli agenti patogeni.
Per disinfettare le lame tra un taglio e l’altro si consiglia una normale candeggina.
Come potare gli alberi di agrumi

Potatura del succhione di un albero di agrumi
Vediamo quali sono le strutture vegetative principali delle piante di agrumi e come intervenire con tagli di potatura equilibrati.
Succhioni
Gli agrumi hanno forte tendenza all’emissione di succhioni, ovvero rami molto vigorosi, che crescono dritti. I succhioni sono spesso provvisti di rami anticipati.
Partono solitamente da grosse branche assurgenti o direttamente dal tronco principale.
Se sono troppo vigorosi o in posizioni indesiderate, vanno rimossi.
In molte specie di agrumi i succhioni portano fiori e frutti. In questo caso si può decidere di lasciarli e utilizzarli per la produzione. Grazie al peso dei frutti i rami si piegheranno limitando la vigoria del succhione stesso.
Rami produttivi
Il ramo produttivo è il ramo dell’anno precedente. All’ascella delle sue foglie si sviluppano fiori e frutti.
Nelle operazioni di potatura bisogna effettuare un graduale diradamento di questi rami, soprattutto nelle piante in piena produzione. La parte interna della chioma deve essere la più interessata da questo intervento, così da consentire migliore arieggiamento e illuminazione.
Branche
Le branche sono le ramificazioni di 2 o più anni, che formano lo scheletro della pianta e da cui si originano i rami produttivi.
Non dovrebbero mai essere esposte troppo alla luce del sole, in quanto più sensibili ai danni da scottature. Occorre quindi mantenere una copertura fogliare abbondante e uniforme.
Le sottobranche troppo vecchie, le quali producono pochi frutti e di bassa qualità, vanno periodicamente sostituite con i succhioni che la pianta, come abbiamo detto, produce.
I diversi tipi di potatura degli agrumi
Gli alberi di agrumi non si potano sempre allo stesso modo. Molto importante è infatti la distinzione tra potatura di allevamento, di produzione e di riforma.
Lo stadio di vita della pianta è fondamentale per tarare in maniera corretta l’intervento di taglio.
Potatura di allevamento
La potatura di allevamento degli agrumi è quella che si esegue nei primi anni di vita della pianta. È finalizzata a imprimere la forma definitiva di crescita.
Gli interventi hanno inizio in vivaio, dove le piante vengono riprodotte con le tecnica dell’innesto.
Con i tagli in vivaio si eliminano le dicotomie basali e i germogli laterali. L’obiettivo è quello di costituire un fusto unico, con le prime branche adeguatamente distanziate dal colletto.
La potatura di formazione continua anche dopo la messa a dimora nel frutteto, vediamo come con la forma a globo.
La forma a globo
La forma a globo è quella che meglio si adatta al portamento naturale degli agrumi. È più irregolare rispetto a una forma a vaso, con la presenza di branche secondarie anche nella zona centrale. Per questo motivo, la chioma si presenta piena anche internamente, cosa molto importante come abbiamo visto, soprattutto nelle regioni meridionali, dove l’alta insolazione può facilmente danneggiare le branche.
Le piante di agrumi allevate a globo appaiono come un bel cespuglio rigoglioso.
S’impalcano in vivaio a 50-70 cm di altezza.
Dopo la messa a dimora, gli interventi nei primi due anni si limitano solamente alla rimozione dei succhioni sotto il punto d’impalcatura e al diradamento dei succhioni all’interno, per evitare fenomeni di affastellamento e sovrapposizione.
Una forma a globo ottimale deve avere 3-4 branche principali. La situazione ottimale è che queste siano:
- inclinate con un angolo di 60° rispetto al terreno;
- essere in posizione simmetrica;
- adeguatamente distanziate (circa 10-15 cm);
- orientate in modo da sfruttare al meglio lo spazio disponibile.
Queste branche tenderanno a ricoprirsi di vegetazione. Vanno evitati quindi i tagli drastici e, come detto, limitarsi solo ad eliminare i succhioni che tendono a sovrapporsi.
Più duramente si poterà, più tardi la pianta entrerà in produzione.
Per assecondare ulteriormente la forma a globo si può effettuare la cimatura dei rami secondari che vanno troppo in alto. Questo tipo di taglio stimolerà la pianta ad allargarsi lateralmente ed armoniosamente.
Potatura di produzione
La potatura di produzione degli agrumi è detta anche di mantenimento. Ha l’obiettivo principale di mantenere la produzione costante nel tempo, con piante in buon equilibrio vegeto-produttivo.
La produzione avviene per lo più sui rami dell’anno precedente, con una preferenza per quelli più bassi della chioma.
Un errore molto comune che si fa negli agrumeti è proprio quello di eliminare i rami bassi, magari per favorire le lavorazione del terreno con il trattore. Un motivo in più nell’agrumeto per prediligere l’inerbimento come tecnica di gestione del suolo.
Tagliare i rami bassi inoltre spinge la pianta verso l’alto, cosa che rende poi più difficoltosa la raccolta.
La potatura di produzione degli agrumi deve limitarsi a:
- sfoltimento dei succhioni troppo ravvicinati o sovrapposti
- cimatura di quelli troppo vigorosi e che vanno fuori chioma
- pulitura della parte bassa del tronco, sotto il punto d’impalcatura
- taglio dei rami secchi o colpiti da malattie;
- rinnovo delle branche troppo vecchie ed esaurite, sostituendole con nuovi succhioni lasciati crescere l’anno precedente.
Potatura di riforma
La potatura di riforma degli agrumi è un’operazione che si esegue in casi eccezionali, quali:
- ridare la forma originale a una pianta lasciata in stato di abbandono per molti anni;
- correggere grossi errori nel potatura di allevamento;
- sanare piante colpite da incendi o gelate;
- gravi attacchi di parassiti.
In questi casi si pratica una “potatura radicale”, con l’uso di particolari attrezzi discissori che arrivano a tagliare le radici.
Da questo taglio in poi l’apparato radicale si riformerà, consentendo un totale rinnovamento dell’albero.
Anche la parte aerea della pianta dovrà essere ridotta drasticamente. Per farlo, andremo a eliminare tutti i punti danneggiati.
C’è anche l’alternativa di capitozzare il tronco ed effettuare un nuovo innesto.
Approfondimenti
- Pruning Citrus – The University of Arizona – College of Agriculture and Life Sciences.
- Citrus pruning – Department of Primary Industries and Regional Development
8 commenti
Trovo molto utili le Vs. informazioni…. e consigli…
Grazie… G…. Z….
Grazie a te, Giuseppe ^_^
Sempre articoli interessanti ed esaustivi, ne farò tesoro.
Ne approfitto per chiedere, quando posso travasare un limone di qualche anno, dal vaso alla piena terra? Penso che abbia 5 anni, in vaso da 50 cm di diametro, alta più o meno 1,5 mt col vaso.
Quando siamo arrivati a vivere nella nostra attuale casa era malato di cocciniglia ma, dopo la cura con sapone di marsiglia, si è ripreso e quest’anno per la prima volta ci ha dato tantissimi frutti! Quindi pensavamo di trapiantarlo definitivamente, perchè possa vivere meglio.
A presto!
Marika
Aprile è un buon periodo per il travaso.
Veramente ben scritto ed esaustivo.
Interessante, utile buona guida x laVviamento
Ero alla ricerca di un articolo così dettagliato, grazie
Di nulla, Vittorio. Anzi, grazie a te per essere qui.