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Il cedro dell’Himalaya è una specie di cedro originaria delle montagne dell’Himalaya, dall’Afghanistan al nord dell’India. Questa conifera è uno degli alberi più grandi e resistenti del mondo ed è stato a lungo considerato un simbolo di forza, longevità e prosperità. Conosciuto scientificamente con il nome di Cedrus deodara, quest’albero ha un legno resistente che viene comunemente utilizzato per la costruzione di case e in generale per grossi manufatti. La sua corteccia è anche usata per la produzione di medicinali. Grazie alla sua resistenza alla siccità, è anche una delle piante più adatte all’agricoltura in zone aride e in generale ben si adatta alla coltivazione come albero ornamentale.
In questo articolo, osserviamo le caratteristiche, le cure e gli usi del cedro deodara.
Le caratteristiche botaniche del Cedrus deodara
Il Cedrus deodara è una conifera appartenente alla famiglia delle Pinaceae, stretto parente di due altre specie di cedro ovvero il cedro dell’Atlante e il cedro del Libano di cui vi abbiamo già parlato. Ha foglie aghiformi lineari e appuntite, che color grigio-azzurro da giovani, verde scuro con l’età, persistenti fino a ben 6 anni. La chioma è tipicamente di forma piramidale, con ramificazioni piatte che si estendono da 5 fino a 20 m. La corteccia è grigio-marrone, liscia da giovane, grigio scuro e rugosa con scaglie rettangolari negli alberi adulti. Il cedro dell’Himalaya può raggiungere i 40-50 metri di altezza, eccezionalmente 60 m, con un tronco di 1,5-2 metri di diametro. Il suo habitat ideale è rappresentato dalle montagne dell’Himalaya, dove può vegetare dai 1500 fino a 3000 metri di altitudine.
Come sono le radici del cedro deodara?
Le radici del cedro deodara sono abbastanza profonde e possono raggiungere fino a 3,5 m di profondità. Tendono ad allargarsi lateralmente rendendo il cedro deodara più resistente agli uragani rispetto ad altre varietà. Le radici principali sono spesse e hanno una buona presa su terreni sabbiosi, argillosi o rocciosi. La loro struttura consente un’ottima circolazione dell’acqua e degli elementi nutritivi per la pianta.
Fiori e frutti
Il cedro dell’Himalaya è una pianta monoica, con fiori maschili (microsporofilli) e femminili (macrosporofilli). Entrambi formano dei coni, quelli femminili sono molto belli, lunghi 7-10 cm, eretti, conici e arrotondati in punta, dapprima violacei e poi bruni. I coni si formano sui rami più alti della pianta e solo a partire35-40 anni di età. La fioritura avviene in settembre-ottobre. I frutti sono delle tipiche pigne, ovvero strobili di colore bruno-rossastri che maturano nell’autunno successivo alla loro formazione.
Quanto vive un cedro dell’Himalaya?
Un cedro dell’Himalaya può vivere fino a 400-500 anni, quindi è molto longevo. Si tratta di una specie di conifera dal portamento maestoso, con foglie aghiformi e aghi persistenti. Questa splendida conifera può crescere si è adattata bene al clima delle nostre latitudini ed è anche resistente alle basse temperature. Inoltre, i cedri dell’Himalaya sono abbastanza resistenti alle malattie e agli insetti del legno.
Come coltivare un cedro dell’Himalaya?
Il cedro dell’Himalaya viene coltivato come pianta ornamentale in parchi e giardini, anche in case private come esemplare isolato. Ha bisogno di spazio, almeno 15-20 m intorno a sé, questo è fondamentale per la sua crescita sana e rigogliosa. In vivaio si riproduce da seme e lo trovate in vendita nei negozi specializzati come piccola piantina. Non comprate piante cresciute troppo in vaso, sono più costose, ma patiscono più problemi nell’attecchimento. La posizione ideale è quella in pieno sole, ma protetta da venti. Il terreno dovrebbe essere di medio impasto e con una buona concimazione di fondo che potete fare con letame maturo o humus di lombrico. Nei primi anni di vita ha bisogno di essere irrigato nei mesi estivi, specie se non vi sono precipitazioni naturali. Attenzione a non esagerare con le bagnature, facendo ristagnare acqua intorno al colletto.
Come potare un cedro dell’Himalaya?
Per potare un cedro dell’Himalaya è importante assicurarsi di avere le tecniche giuste. Inizia con una buona potatura di base, in modo che la pianta sia ben curata e sana. Assicurati di utilizzare forbici affilate al fine di evitare danni alla pianta. Taglia le parti morte o malate e tutti i rami che crescono al di fuori della forma desiderata. Potare leggermente la vegetazione più grande, rimuovendo solo un po’ di parti alla volta, in modo che non si danneggi la struttura della pianta.
Quali sono gli usi del cedro deodara?
Il cedro deodara è un albero di grandi dimensioni che può essere usato come albero ornamentale o per la produzione di legno. Il legno del cedro deodara è molto robusto, ma allo stesso tempo leggero e profumato. È di colore che varia dal bruno-rossastro al giallo-bruno. Si tratta di un legno noto per la sua resistenza all’umidità, alla putrefazione e agli insetti. Trova impiego nelle costruzioni edili e per i grandi manufatti. Apprezzato in ebanisteria per la creazione di sculture, viene spesso utilizzato in falegnameria nella costruzione di mobili, come tavoli, sedie, armadi e persino pavimenti. Inoltre, le sue preziose essenze aromatiche sono spesso usate per produrre olii essenziali profumati e medicinali. Alcuni studi lo definiscono un rimedio contro diversi “disturbi come malattie della pelle, asma, disturbi neurologici, artrite, infezioni microbiche, disturbi gastrici e infiammazioni”, anche se i risultati analizzati confermano queste virtù solo parzialmente. Infine, le giovani gemme di quest’albero vengono spesso impiegate per produrre bevande alcoliche speciali.