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Il cedro dell’Atlante (Cedrus atlantica) è un albero della famiglia delle Pinaceae. È nativo della regione montuosa dell’Algeria e del Marocco, denominata per l’appunto catena dell’Atlante. Vista la sua origine geografica è noto anche come cedro africano, ed è stretto parente del cedro del Libano. Il cedro dell’Atlante venne introdotto in Europa nell’Ottocento, a scopi ornamentali. Tuttora è molto diffuso in parchi e giardini e in alcune aree si è naturalizzato. Per la coltivazione in giardino, molto apprezzata è la varietà Cedrus atlantica glauca, dalla forma più morbida e con il fogliame color grigio argento che gli è valso il nome di cedro argentato.
Vediamo quindi le caratteristiche botaniche di questo splendido albero, l’ambiente ideale per coltivarlo in giardino e gli usi classici, sia in falegnameria che in aromaterapia.
Scheda botanica del cedro dell’atlante

Cedrus atlantica glauca
Il Cedrus atlantica è una conifera sempreverde che in natura raggiunge anche i 50 m di altezza, anche se, coltivato nei giardini, arriva in media a 30 m. È un albero particolarmente longevo, che supera facilmente i 500 anni di vita. Questo cedro si distingue per il portamento elegante e slanciato, grazie alla chioma piramidale con la cima nettamente eretta.
Il tronco, che può arrivare al diametro di 1,5 m, è dritto e cilindrico, con grosse ramificazioni che con il tempo diventano espanse. I giovani rami sono più sottili e flessuosi, ricoperti di fine peluria.
La corteccia è grigia, liscia e lucente fin verso i 25 anni di età, poi si screpola formando squame di piccole dimensioni.
Foglie
Le foglie del cedro dell’Atlante sono aghiformi, corte e rigide, appiattite e arcuate, lungamente persistenti sui rami, fino a 2-3 anni. Nella specie tipo sono color verde glauco, riunite in ciuffetti di 20-45 unità.
Da notare anche le foglie dei macroblastii, singole e disperse a spirale lungo il ramo.
Fiori

Fiori femminili

Fiori maschili
Il Cedrus atlantica è una specie monoica, che porta fiori unisessuali sulla stessa pianta. I fiori maschili sono molto numerosi e si trovano all’apice dei rami, riuniti in coni fatti di sottili squame che portano il polline. Il colore è prima giallastro, poi bruno nel momento della disseminazione del polline.
I fiori femminili sono simili, ma più piccoli e meno numerosi, di colore verdastro e posizionati all’estremità dei macroblasti.
Il cedro dell’Atlante raggiunge la capacità di riprodursi intorno ai 30 anni di vita, con la fioritura che avviene ad inizio autunno.
Frutti e semi
I frutti del cedro dell’Atlante sono delle pigne (strobili) di forma conica, di forma tozza ed erette sui rami, leggermente incavate all’apice, una sorta di barilotto. Il colore è inizialmente verde-giallastro, violaceo-porpora nelle pigne mature. Dalla fecondazione lo strobilo impiega circa 3 anni a maturare i semi che libera nell’ambiente disgregandosi. I semi sono dotati di un’ala di 2 cm per disseminarsi meglio.
Habitat del Cedro dell’Atlante
Nei luoghi d’origine il cedro africano vegeta su terreni calcarei, molto poveri e soleggiati. Nel nostro paese, nelle zone dove riesce a vegetare spontaneo, predilige il clima mite della fascia climatica della faggeta.
Il cedro dell’Atlante coltivato invece riesce ad adattarsi un po’ ovunque, anche nei parchi cittadini essendo un albero che resiste bene all’inquinamento atmosferico.
Come coltivare il Cedro dell’Atlante
Benché cresca lentamente, il cedro dell’Atlante ha uno sviluppo imponente. Quindi se decidete di piantarne un esemplare in giardino considerate almeno 20-25 mq di spazio a lui dedicato. Il Cedrus atlantica inoltre è una specie eliofila, ha bisogno cioè di molta luce per svilupparsi adeguatamente. Posizionatelo quindi in pieno sole, possibilmente protetto dai venti dominanti.
Mantenete sempre una certa distanza da muri e tubazioni sotterranee, che con il tempo potrebbero essere danneggiate dalle radici.
Per ciò che concerne il terreno, l’ideale sarebbe un suolo di medio impasto, sciolto e sufficientemente fresco. Meglio evitare i terreni argillosi e compatti, che non permettono un’ottimale sviluppo delle grosse radici e che sono più a rischio di dannoso ristagno idrico.
Moltiplicazione da seme
Il cedro dell’Atlante si può moltiplicare da seme, l’importante è reperire i semi nel momento giusto, in pratica quando la pigna si apre e li lascia cadere a terra. Questo accade in autunno. Per favorire la germinazione il seme può essere sottoposto a stratificazione sotto la sabbia fredda per circa un mese. Poi va messo a dimora in un piccoli vasi singoli, riempiti con un buon terriccio di torba e perlite.
Il terreno va mantenuto sempre ben umido e il contenitore riparato in serra fredda per tutto l’inverno.
A primavera si potrà procedere alla messa a dimora direttamente nel terreno o in un contenitore più grande. Nel primo anno dopo la piantumazione va protetto dal gelo.
Attenzione a non far crescere troppo in vaso il vostro cedro dell’Atlante, prima inizia ad attecchire in piena terra meglio è, a meno che non vogliate usarlo per fare un bonsai.
Altre tecniche
Il Cedrus atlantica si può riprodurre anche per talea, prelevando l’apice di rami semilegnosi in autunno. Anche la talea va mantenuta in serra fredda, ma ha basse percentuali di riuscita.
In molti acquistano le piante in vivaio, magari optando per la cultivar glauca. Anche qui vale lo stesso consiglio di prima, evitate di comprare piante troppo grandi cresciute in vaso, dovrebbero essere al massimo di 50-70 cm di altezza. Il trapianto di piante adulte spesso patisce nell’attecchimento iniziale. Il Cedrus atlantica nato da seme, invece, è usato in vivaistica come portainnesto, per le varietà delle cultivar o per altre specie del genere Cedrus (cedro del Libano, Cedro dell’Himalaya).
Cure colturali
Il cedro dell’Atlante ha bisogno di moderate irrigazioni solo nei periodi di lunga siccità estiva, fate attenzione a non creare pozze d’acqua intorno al colletto.
Gli interventi di potatura vanno evitati, l’albero andrebbe lasciato crescere assecondando la sua forma naturale, basta limitarsi a rimuovere qualche ramo secco o spezzato dal vento.
Parassiti
I due parassiti più temibili per il cedro dell’Atlante sono gli afidi (Cinara cedri e Cinara laportei) e la cocciniglia del pino.
Per quanto riguarda gli afidi più suscettibili di danni sono le piante giovani, che si possono pulire ad inizio infestazioni facendo ricorso al sapone potassico molle o al piretro naturale. Per quanto riguarda la processionaria, la quale infesta gli aghi, si utilizzano fasce protettive con collante poste sul tronco per impedire la risalita degli adulti o trattamenti con bacillus thuringiensis var. kurstaki contro le larve presenti sulla chioma.
Usi classici del legno di Cedrus atlantica
Il Cedrus atlantica è una specie forestale di primaria importanza. Fornisce un ottimo legno, ben lavorabile, dall’odore intenso, molto durevole. Nei luoghi dov’è coltivato in maniera intensiva si usa per le costruzioni di travi e ponteggi, ma anche in falegnameria per mobili e lavori di ebanisteria.
L’olio essenziale del cedro dell’Atlante
Dalla corteccia e dalle foglie del cedro dell’Atlante si estrae un prezioso olio essenziale, usato in aromaterapia. È ricco di sesquiterpeni (himalacheni 55%, betacaryophillene 30%), ha proprietà balsamiche che lo rendono perfetto come profumatore d’ambiente. È indicato per il suo effetto calmante e rilassante, è per questo usato in molte sale yoga. Inoltre, è impiegato anche come olio per massaggi o per la preparazione di sciampi, in quanto purificante e ringiovanente per la pelle e il cuoio capelluto. Se volete provarlo lo trovate qui.