Il mal secco degli agrumi, nome scientifico Phoma tracheiphila, è una grave malattia fungina che colpisce, appunto, gli agrumi, e in particolare gli alberi di limone. E’ una malattia crittogamica che evidenzia i suoi sintomi sulle piante in inverno e in primavera. Per questo motivo bisogna conoscerla bene e prevenirla con adeguate tecniche agronomiche.
In quest’articolo vediamo quali sono i danni del mal secco sulle piante di agrumi. Inoltre scopriamo qual è il suo ciclo biologico e come agire per prevenire e curare la malattia.
Quali sono i danni del mal secco degli agrumi
Questa malattia fungina può svilupparsi in due modi diversi, che hanno come differenza principale le tempistiche dazione.
E possibile che si sviluppi lentamente, attaccando la chioma dell’albero.
Oppure può agire più rapidamente, colpendo la radice della pianta. Questa seconda modalità è detta mal fulminante, e come si capisce dal nome, la pianta, di punto in bianco, non è più in grado di reagire.
I danni causati dal mal secco degli agrumi sono dunque diversi:
- Nella parte aerea della pianta si manifesta subito con un ingiallimento delle foglie. Ciò avviene a partire dalla parte apicale, con una successiva caduta delle foglie stesse.
- Con il procedere della malattia, si ha il disseccamento dei rami, a partire da quelli più giovani. L’interno di rami malati ha una caratteristica colorazione giallo-aranciata. Questa poi diviene rossastra e nera nelle fasi finali della malattia. Ciò è dovuta alla reazione della pianta all’invasione dei vasi legnosi e alla produzione di metaboliti da parte dell’agente patogeno.
- Nel caso di infezioni della sola parte area, le radici restano sane. Le piante colpite reagiscono producendo nuove foglie, tuttavia nella maggior parte dei casi riescono a sopravvivere pochi anni.
- L’infezione che interessa le radici ha uno sviluppo molto più rapido. La pianta avvizzisce e tutta la chioma secca. La malattia porta alla morte dell’albero in pochi giorni.
Quali sono le cause di questa malattia fungina
Ciò che rende il mal secco difficile da contrastare è che viene diffuso da diversi elementi di moltiplicazione agamica.
Questi si differenziano sulla corteccia della parti infette e la differenziazione è favorita da condizioni di umidità elevata e da temperature comprese tra i 14 e i 25 °C.
Queste condizioni ambientali, di solito, si verificano negli agrumeti a partire dal tardo autunno.
In particolare, il micelio si differenzia in:
- picnoconidi, prodotti da picnidi;
- macroconidi, prodotti da particolari ife fertili.
Gli elementi infettanti sono trasportati di norma dal vento e una volta arrivati sulla pianta determinano l’infezione primaria. Questa di solito si verifica tra ottobre- novembre, per proseguire fino a gennaio-febbraio.
La pianta in questo periodo svolge un’attività ridotta, quindi non oppone molta resistenza agli attacchi del mal secco degli agrumi.
Una maggiore suscettibilità alla malattia si ha in caso di lesioni radicali, provocate da lavorazioni troppo profonde del terreno. Queste di solito si fanno nel periodo autunno-invernale. Anche la presenza di lesioni nella chioma della pianta aumenta il rischio di ammalarsi. Queste sono spesso dovute a forti grandinate o danni da freddo.
L’agente patogeno si localizza nei vasi sanguigni del legno della pianta ospitante (tracheomicosi).
L’infezione si propaga ulteriormente mediante particolari elementi di moltiplicazione agamica del micelio. Questi sono i cosiddetti “talloconodi”, che si diffondono con la corrente linfatica.
Come prevenire il mal secco degli agrumi
Quando parliamo di lotta contro il mal secco, parliamo di un processo che è soprattutto di tipo agronomico.
La prevenzione, infatti, consiste nel cercare di ridurre la possibilità d’infezione nei momenti di maggior rischio per la pianta. Le buone pratiche agronomiche da seguire per prevenire il mal secco degli agrumi, quindi, sono:
- Limitare o evitare ferite alla corteccia;
- Posticipare le potature;
- Prediligere l’impianto di cultivar resistenti;
- Limitare le lavorazioni del suolo e preferire la tecnica dell’inerbimento;
- Trapiantare le piante a fine inverno o primavera;
- Eliminare subito, usando il fuoco, la vegetazione infetta.
Curare il mal secco degli agrumi
Un agrumeto adulto a rischio di mal secco, può essere salvato con una prevenzione a base di prodotti consentiti in agricoltura biologica. Questa si fa irrorando a cadenza mensile prodotti a base di sali di rame, come la poltiglia bordolese, gli idrossidi e gli ossicloruri di rame. Qui trovate questi fungicidi biologici.
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Grazie per tutti i buoni consigli
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