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Prima dell’avvento delle app per riconoscere le malattie delle piante, era sufficiente osservare le foglie per capirne la patologia. Essendo le parti più visibili e sensibili delle piante, infatti, le foglie mostrano spesso segni evidenti di stress o malattia. Ci sono quindi alcune caratteristiche comuni da tenere d’occhio per capire rapidamente quali avversità stanno colpendo le nostre colture.
In questo articolo vediamo come riconoscere le malattie delle piante guardando le foglie.
Macchie sulle foglie

Alternaria
Per prima cosa, per riconoscere le malattie delle piante dalle foglie, bisogna osservare le macchie. Macchie marroni o nere sulle foglie possono indicare infatti funghi patogeni come la peronospora. Macchie gialle o clorotiche potrebbero essere un segno di carenza di nutrienti, come il ferro, oppure addirittura di virus, come quello della bronzatura fogliare, o ancora funghi come l’alternaria.
Arricciamenti fogliari

Bolla del pesco
Altro segnale evidente di malattia sulle foglie sono gli arricciamenti. Le foglie che si arricciano verso l’alto o verso il basso possono essere il sintomo di una fitopatia da stress idrico, di cattive condizioni di crescita o di attacchi di parassiti come afidi o cocciniglie. Nei casi più gravi, arricciamenti e deformità delle foglie possono anche essere causati da virus o da funghi come la bolla del pesco.
Foglie essiccate
Più problematici ancora sono gli essiccamenti. Le foglie secche o necrotiche possono essere il risultato di siccità, bruciature solari o malattie fungine come l’antracnosi.
Foglie scolorite

Clorosi ferrica
Vi è poi il sintomo della decolorazione. Le foglie gialle possono indicare carenza di nutrienti, in particolare azoto, oppure la presenza di virus. Le foglie rosse o viola possono essere causate da varie malattie o stress. Le foglie completamente bianche o variegate, infine, possono essere dovute a mutazioni genetiche o a infezioni batteriche.
Presenza di muffe

Oidio
Molto grave è anche la comparsa di muffe. La presenza di muffa bianca, grigia o nera sulla superficie delle foglie può infatti essere il segnale di malattie fungine.
La muffa bianca è spesso associata all’oidio, mentre la muffa nera può essere causata da funghi come la fumaggine.
Le tracce dei parassiti
Infine, sulle foglie si possono anche vedere chiaramente le eventuali tracce degli attacchi parassitari. I fori, i segni dei morsi e le strutture setose o vischiose sulle foglie possono essere il risultato di attacchi di insetti, come afidi, ragni rossi, cocciniglie o bruchi di lepidotteri.
Radici e gambi malati, cosa significano?

Sclerotinia
Le radici e i gambi possono ammalarsi per diverse ragioni. I sintomi visibili, quindi, variano a seconda del tipo di patogeno o stress che colpisce la pianta.
Malattie fungine e batteriche sono le cause più comuni. Questi microorganismi patogeni, infatti, possono infettare sia le radici che i fusti delle piante. Le infezioni fungine, come la sclerotinia, il marciume del colletto, la muffa grigia o la peronospora, possono causare lesioni, macchie o marciumi, già a partire dal colletto e dai gambi delle piante. Le infezioni batteriche possono invece causare cancri, marciumi o galle sui gambi.
Le radici delle piante possono anche essere attaccate da parassiti terricoli. In particolare, i nematodi possono danneggiare gravemente il sistema radicale, causando sintomi come ingrossamento delle radici, depauperamento e ingiallimento della vegetazione.
Vi possono essere anche condizioni colturali sfavorevoli che causano anomalie a radici e gambi, in primis lo stress idrico. L’irrigazione inadeguata, insufficiente o eccessiva che sia, può causare danni all’apparato radicale. La carenza d’acqua porta all’essiccamento e al collasso delle cellule, mentre l’eccesso può portare al marciume delle radici.
Altre condizioni ambientali avverse, come ad esempio temperature estreme, gelo, grandine, vento forte o inquinamento, possono anche loro danneggiare i gambi e le radici.
Vi sono, infine, alcuni insetti dannosi, come le larve di alcuni coleotteri o gli elateridi, che possono nutrirsi delle radici e dei gambi delle piante, causando danni strutturali e compromettendo il trasporto dei nutrienti.
2 commenti
I vostri articoli sono molto interessanti e utili
Grazie 🙂