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Con la loro bellezza e la loro vitalità, le piante aggiungono una dimensione vivace e colorata al mondo che abbiamo intorno, che sia all’aperto, in un giardino o in un orto, che all’interno di un appartamento. Tuttavia, anch’esse possono cadere vittime di malattie e parassiti che dai loro componenti traggono nutrimento. Essenziale diventa dunque capire come affrontare le malattie delle piante, imparando a riconoscerle, a prevenirle e ad eliminarle con l’uso di buone pratiche agronomiche e di efficaci prodotti naturali.
Dalle foglie gialle o annerite, ai segni lasciati dai parassiti (a volte difficilmente visibili), l’occhio attento di un bravo contadino può fare la differenza nell’identificare per tempo ogni tipo di problematica, evitando il deperimento della vegetazione e salvando la produzione dei frutti.
In questo articolo vi guideremo quindi attraverso il processo di identificazione, prevenzione ed eliminazione di tutte quelle avversità che possono mettere a dura prova le nostre piante e il nostro pollice verde.
Quali sono le malattie delle piante?
Quando parliamo di malattie delle piante facciamo riferimento a una serie eterogenea di problemi. Abbiamo infatti le malattie crittogamiche di origine fungina, le fitopatie e i danni derivanti dagli attacchi di parassiti.
In linea di principio, tutte le piante coltivate possono ammalarsi. Alle malattie sono infatti soggette ugualmente sia le piante ornamentali, che gli ortaggi e gli alberi da frutto, anche se vi sono piante più resistenti rispetto ad altre. Ad esempio, tra le ornamentali, molto delicate e soggette a malattie sono le rose, tra le fruttifere più suscettibili abbiamo sicuramente il pesco e i limoni, per quanto riguarda invece le colture orticole, sicuramente i pomodori e le fragole sono tra le più delicate.
Malattie, fitopatie e parassiti: quali sono le differenze?
Le malattie di origine crittogamica sono quelle provocate dai funghi. Queste malattie hanno origine in agenti patogeni presenti nel terreno, talvolta latenti per anni, che al verificarsi di determinate condizioni climatiche, attaccano le piante coltivate, compromettendone gravemente il ciclo vegetativo o addirittura portandole alla morte.
Le piante però, non si ammalano solo a causa delle malattie fungine, ma possono subire anche fitopatie o stress abiotici. In questo caso, si tratta di problemi dovuti a carenze strutturali di nutrienti nel terreno o a cattive condizioni di coltivazione.
Infine vi sono i parassiti delle colture, ovvero gli insetti, che sono attratti dalle piante da cui traggono il nutrimento per la loro sopravvivenza.
Le malattie crittogamiche più comuni
Le malattie fungine portano a un veloce deperimento vegetativo complessivo delle piante colpite e, spesso, alla loro morte. Tra le tante malattie crittogamiche diffuse in Italia, le più comuni sono:
- peronospora;
- oidio;
- bolla (del pesco);
- alternaria;
- ticchiolatura;
- verticillosi;
- sclerotinia;
- botrite;
- marciume del colletto;
- fumaggine;
- virosi (del pomodoro);
- septoria;
- antracnosi.
Le fitopatie più comuni
Le fitopatie provocano danni in particolare alla produzione finale di frutti, soprattutto in termini qualitativi. Pensate ad esempio a un pomodoro che presenta una colorazione nera alla base, ovviamente non è commerciabile e soprattutto non è commestibile. Per quanto riguarda le fitopatie più comuni, dobbiamo certamente segnalare:
- marciume apicale;
- clorosi ferrica;
- cracking o spaccatura dei frutti;
- arrotolamento fogliare del pomodoro.
I parassiti più comuni
Per ciò che concerne i parassiti, dobbiamo sottolineare che quelli presenti nel nostro paese sono centinaia. I danni che compiono sono molto variegati e si concentrano soprattutto su alcune parti della vegetazione, causandone il veloce deperimento. Ce ne sono però alcuni più temibili e dannosi di altri. Tra questi, in particolare abbiamo:
- afidi;
- cocciniglie;
- ragnetto rosso;
- nematodi;
- cimici;
- lepidotteri.
Le prime cose da fare quando identifichiamo una pianta malata
Quando identifichiamo una pianta malata, è importante adottare misure immediate per prevenire la diffusione della malattia e aiutare la pianta a recuperare. Le prime azioni da intraprendere possono variare in base al tipo di malattia o problema, ma alcuni interventi molto semplici valgono per tutto.
Per prima cosa, se possibile, isolate immediatamente la pianta malata dagli altri vegetali sani. Questo aiuterà a prevenire la diffusione della malattia della pianta.
In secondo luogo, se il danno si limita a una parte specifica della pianta, come le foglie o i rami, rimuovete con cura le parti colpite. Utilizzate forbici o cesoie ben pulite per evitare la diffusione della malattia, e assicuratevi di disinfettare gli strumenti tra una piantina e l’altra.
Se la pianta è gravemente malata e non c’è speranza di recupero, sradicatela e rimuovetela dal campo. Evitate di compostarla, altrimenti la malattia, specie se di origine fungina, potrebbe persistere nel terreno.
Se i danni subiti della pianta sono invece dovuti agli insetti, potete adottare misure immediate come la rimozione manuale dei parassiti e delle loro uova. L’uso di prodotti bio specifici può essere in seguito necessario, ma all’inizio dell’infestazione la rimozione manuale può funzionare, se fatta con scrupolo.
Dopo aver intrapreso queste azioni, monitorate attentamente le piante rimaste per vedere se la malattia progredisce o se vi sono miglioramenti. Ricordate che le azioni specifiche possono variare in base al tipo di problematica, quindi è fondamentale identificare correttamente ciò che affligge la pianta, prima di intervenire. La prevenzione è spesso il modo migliore per gestire le malattie sulle piante, quindi cercate di mantenere un ambiente di coltivazione sano e di adottare buone pratiche agricole.
Le malattie delle piante più comuni: cause e rimedi
Vediamo ora nello specifico cause e rimedi di alcune delle malattie fungine più comuni.
La peronospora: questa malattia è favorita da umidità stagnante nel terreno, rugiada intensa sulle parti aeree della pianta, piogge frequenti e ravvicinate, temperature non molto elevate che lasciano però spazio a improvvise irruzioni di caldo e, infine, dagli sbalzi termici. Per evitare la peronospora bisogna agire in prevenzione. Il prodotto più utilizzato per contrastare questa grave malattia è il rame, ma trovano efficace impiego anche la zeolite e, in fase preparatoria del terreno le micorrize.
L’oidio: causato da microscopici funghi Ascomiceti, si sviluppa tramite il rilascio delle nuove spore da parte dell’agente patogeno. Le temperature migliori per la proliferazione del mal bianco sono quelle comprese tra 20-27 °C. Il prodotto normalmente utilizzato per la prevenzione dell’oidio è lo zolfo, ma anche il bicarbonato di sodio può essere efficace.
La bolla del pesco: nei frutteti biologici il pericolo numero 1 è invece la bolla del pesco, causata dal fungo Taphrina deformans. Un inverno mite, umido e piovoso, mette le basi per l’esplosione della malattia in primavera. Per la prevenzione, anche in questo caso si usano in genere prodotti a base di rame.
È da sottolineare che il rame, per quanto efficace nel prevenire le malattie fungine, è un prodotto soggetto a limitazioni da parte delle autorità competenti sia italiane che europee. Un suo scorretto utilizzo può infatti creare problematiche per la salute e per l’ambiente. Viene pertanto incentivato dalle stesse autorità competenti, l’utilizzo di prodotti alternativi efficaci, naturali e privi di rischi, come ad esempio i prodotti a base di equiseto.
Usare l’equiseto per prevenire le malattie crittogamiche
I rimedi contro le malattie fungine, pur essendo abbastanza efficaci, non possono comunque impedire una parziale perdita del raccolto, a volte anche grave. L’unico modo per tutelare l’orto e il frutteto dalle malattie crittogamiche è dunque agire in prevenzione. Per farlo in modo efficace, naturale e sano al 100%, l’equiseto è la pianta ideale. I prodotti a base di equiseto, infatti, fortificano i tessuti delle piante, frenando lo sviluppo dei patogeni fungini. In particolar modo, l’equiseto Vebi è usato in agricoltura per prevenire oidio, bolla del pesco, alternaria, peronospora e septoria, tutte malattie fungine molto complicate da tenere a bada. Si tratta di un composto al 100% naturale e ad ampio utilizzo, perfetto per coltivare in regime biologico.
Questi prodotti a base di equiseto garantiscono massima efficacia se nebulizzati uniformemente su tutta la pianta (avendo cura di bagnare anche la parte inferiore delle foglie, poiché non essendo di sintesi chimica, non sono sistemici e dunque agiscono per contatto) . Un ulteriore accorgimento riguarda le modalità d’utilizzo: la raccomandazione è quella di somministrare l’equiseto sui campi in primavera e in estate, evitando di applicarlo con temperature troppo elevate. I periodi piovosi, non rappresentano invece un problema.
Le fitopatie più comuni: cause e rimedi
Tra le fitopatie più comuni che affliggono gli agricoltori biologici, sicuramente due meritano una menzione speciale.
Il marciume apicale del pomodoro: è causato principalmente da carenze di calcio nel terreno. Per evitare che ogni anno si presenti questo problema, occorre un’abbondante concimazione organica del terreno e un’integrazione di calcio, che si può fare, ad esempio, utilizzando un prodotto biologico come il litotamnio.
La clorosi ferrica: è la fitopatia più diffusa per gli alberi da frutto e le piante ornamentali. La si può risolvere apportando ferro al terreno attraverso l’utilizzo dei chelati.
Anche in questo caso, è bene sottolineare che contro le fitopatie l’equiseto può venirci in aiuto ancora una volta. Le piante, infatti, beneficiano dell’utilizzo preventivo dei prodotti a base di questa pianta, poiché l’azione corroborante ne potenzia le difese naturali. Il consiglio, dunque, è sempre quello di non aspettare che le piante vadano in sofferenza, ma di agire in prevenzione con l’equiseto facendo dei trattamenti sulle piante sane.
I parassiti delle piante più comuni: cause e rimedi
Come accennato, sono centinaia i parassiti che infestano le piante coltivate. Alcuni però sono più comuni di altri. Su tutti abbiamo:
Gli afidi: piccoli insetti che si nutrono della linfa delle piante. Attaccano le coltivazioni specialmente in primavera, alla ripresa vegetativa e in condizioni di tempo mite e umido. Una volta avviata l’infestazione, per eliminarli si può intervenire con il sapone molle potassico e un bel po’ di lavoro sul campo.
Le cocciniglie: questi insetti spesso sono protetti da una cuticola dura. Si attaccano alle piante, soprattutto sotto le foglie da cui succhiano la linfa. Per eliminare un’infestazione in corso è in genere usato l’olio bianco minerale, seguito da un grosso lavoro manuale di pulizia della pianta.
I bruchi dei lepidotteri: tra questi abbiamo la carpocapsa, la tuta absoluta, la cavolaia. Questi bruchi mangiano letteralmente i frutti o le foglie delle piante attaccate. Per eliminarne l’infestazione si usa il bacillus thuringiensis var. kurstaki.
Il ragnetto rosso: un microscopico acaro che colpisce nel periodo estivo. Con la sua fittissima ragnatela e l’attività trofica, porta al veloce deperimento le colture infestate. Per nostra fortuna, non sopporta l’umidità. Per rimediare alle sue infestazioni può quindi essere sufficiente intervenire bagnando le foglie con dell’acqua.
Tutti questi parassiti possono però essere efficacemente prevenuti utilizzando un unico prodotto totalmente naturale, ovvero l’ortica. Questo ci permetterà di risparmiare molto sia sul costo dei vari prodotti da acquistare, che sul lavoro che ognuno dei singoli trattamenti richiede sul campo. Vediamo quindi come utilizzare l’ortica per contrastare i parassiti.
Usare l’ortica per prevenire le infestazioni dei parassiti
In generale, il metodo più sicuro per evitare le infestazioni di parassiti sulle piante è la prevenzione. In tal senso, l’ortica è probabilmente il prodotto naturale più indicato. Una buona soluzione a base di Urtica dioica può infatti rendere inospitale le piante per afidi, acari, ragnetti rossi e carpocapse, prevenendo così di fatto ogni tipo di infestazione. Un prodotto già pronto all’uso come l’estratto di ortica Vebi può rendere molto più facile il trattamento da fare, e dunque la difesa di orto e frutteto. Considerando, poi, che si tratta semplicemente dell’estratto della parte aerea dell’ortica, siamo sicuramente davanti alla soluzione migliore per chi vuole operare in regime di agricoltura biologica e naturale. Per l’utilizzo della soluzione, chiaramente, è importante che venga bagnata l’intera pianta, inoltre è possibile agire tranquillamente anche sui frutti.
Prevenire le malattie delle piante con le corrette pratiche agronomiche
Le pratiche agronomiche corrette variano a seconda del tipo di coltivazione, del clima e delle condizioni locali, ma il principio fondamentale è mantenere un ambiente di coltivazione sano e promuovere la resistenza delle piante attraverso modalità di coltivazione sostenibili. La prevenzione delle malattie attraverso pratiche agronomiche corrette, ci permette di mantenere, quindi, le piante più sane e di ridurre il rischio di infezioni. Le pratiche sono le seguenti:
- Organizzare una corretta rotazione colturale
- Prestare attenzione alle giuste consociazioni tra le piante
- Rispettare le distanze di trapianto
- Effettuare una buona concimazione organica
- Irrigare le piante nella maniera corretta
- Mantenere i campi e gli attrezzi sempre puliti
- Selezionare varietà di piante resistenti
- Ispezionare regolarmente i campi, per identificare i primi segni di infestazioni o malattie sulle piante
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