Il Bacillus firmus è un batterio Gram-positivo aerobico della famiglia Bacillaceae, ordine Bacillales, phylum Firmicutes. Come molti batteri di questo genere, ad esempio il Bacillus thuringiensis e il Bacillus subtilis, anche il Bacillus firmus è ubiquitario ed è presente in modo naturale nel terreno, nella rizosfera e nell’ambiente acquatico. L’interesse nei suoi confronti è dovuto alla sua azione nematodicida e all’effetto bioprotettore che ha sulle colture. I nematodi fitoparassiti, infatti, creano gravi problemi alle coltivazioni e sono molto difficili da combattere essendo attivi nel terreno.
Vediamo, dunque, la sua azione biologica e come sfruttarla nella difesa fitosanitaria degli ortaggi sensibili ai nematodi.
Come agisce il Bacillus firmus
Il Bacillus firmus, in particolare il ceppo I-1582, è stato isolato in Israele dove è stata osservata un’interessante attività contro i nematodi. La modalità d’azione del batterio è sia di tipo diretto che indiretto.
Azione diretta
Agisce per contatto contro le uova dei nematodi delle forme giovanili del primo stadio, grazie all’attività ovicida esercitata da enzimi idrolitici agenti sull’ovisacco.
Azione indiretta
Il batterio prolifera sull’apparato radicale delle piante, assorbendo e metabolizzando sostanze secrete dalle radici stesse (aminoacidi, zuccheri) che usa poi come nutrienti. Tali sostanze non sono più disponibili per i nematodi, le cui larve, senza questi nutrienti, si schiudono tardi o non si schiudono per niente. Ciò provoca minore attrazione nei confronti dell’apparato radicale per le forme giovanili di nematodi del secondo stadio.
Il batterio si comporta inoltre come bioprotettore, in quanto è in grado di produrre enzimi che rompono le proteine contenute nel guscio delle uova dei nematodi.
Infine, il Bacillus firmus è in grado di produrre acido indolacetico (IAA), fitormone auxinico che promuove la crescita e lo sviluppo delle piante.
Su quali specie di nematodi è efficace il Bacillus firmus?
Lo spettro di attività del batterio include i nematodi galligeni (Meloidogyne incognita, M.hapla e M. javanica), i nematodi cisticoli (Heterodera carotae) e i nematodi migratori (Pratylenchus spp).
Su quali colture si usa il Bacillus firmus?
L’impiego del Bacillus firmus ceppo I-1582 è autorizzato, in pieno campo e in serra, sulle seguenti colture: carota, tabacco, pomodoro, melanzana, peperone, cetriolo, melone, anguria, zucca e zucchina.
Il Bacillus firmus in commercio
In Italia esiste solo un prodotto registrato a base di Bacillus firmus ceppo I-1582, sotto forma di spore, acquistabile senza il patentino per l’uso dei fitofarmaci e venduto nei migliori negozi specializzati.
Il suo uso è consentito in agricoltura biologica, in quanto dagli studi risulta non essere dannoso nei confronti dell’uomo, dei vertebrati e degli insetti utili.
Modalità di applicazione
Le spore del Bacillus firmus devono essere diluite in acqua, secondo le indicazioni che trovate nell’etichetta del prodotto commerciale. La sospensione deve essere mantenuta in agitazione, prima e durante il trattamento. Motivo per cui va applicato con atomizzatori specifici. Il trattamento va fatto solo sul terreno, mai sulle piante.
Quindi si può fare un unico trattamento in presemina o in pretrapianto al dosaggio di 80 kg/ha. Oppure sdoppiare il trattamento, con un’irrorazione prima dell’avvio della coltivazione e un altro intervento per fertirrigazione dopo qualche giorno dal trapianto o dalla semina, entrambi al dosaggio dimezzato di 40 kg/ha.
Dopo il trattamento è fondamentale mantenere il terreno sempre ben umido, affinché il batterio esplichi la sua azione nematodicida.