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Esistono diversi modi per eliminare la cavolaia con metodi naturali una volta che un focolaio ha infestato le nostre piante. Alcuni sono di tipo meccanico, altri prevedono l’utilizzo di prodotti, che sono comunque consentiti in agricoltura biologica. Naturalmente nessuna di questa tecniche di rimozione di questo comune parassita del cavolo, il cui nome scientifico è Pieris brassicae, prevede l’uso di pesticidi chimici. Vediamo insieme di quali tecniche si tratta e scopriamo come metterle in pratica.
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Come eliminare la cavolaia con i metodi meccanici
Tra i metodi naturali per eliminare la cavolaia, la precedenza va data sicuramente ai rimedi meccanici. Si tratta di metodi che possono essere messi in pratica subito, e tra questi abbiamo: le reti antinsetto, le trappole elettriche e la rimozione manuale. Vediamoli in dettaglio.
Le reti antinsetto
Per evitare che la farfallina di cavolaia deponga le sue uova sulle nostre piante, possiamo, in primissima, battuta usare le reti antinsetto. Si tratta di una vera e propria barriera meccanica, che impedisce al parassita di raggiungere fisicamente gli ortaggi. Queste reti sono molto utilizzate da chi pratica frutticoltura biologica, giacché proteggono anche dalle famigerate cimici. Inoltre, proteggono dalla grandine, altro grave problema per chi coltiva in campo aperto.
Come installarle
Per installare le reti antinsetto si devono creare dei tunnel, quasi delle piccole serre. Assicuratevi di usare dei supporti resistenti, onde evitare che il vento spazzi via la struttura. Le reti devono avere una maglia molto fine e bisogna metterle sul campo subito dopo aver piantato. Potete trovare quelle più adatte alle vostre esigenze nei negozi specializzati.
Le trappole elettriche
Un altro rimedio meccanico per eliminare la cavolaia sono le trappole elettriche, quelle che si usano in giardino per le zanzare, tanto per intenderci. Le farfalle adulte svolazzano di notte e come tutte le farfalline sono attratte dalla luminescenza. Piazzare queste trappole elettriche in prossimità delle colture e accenderle di notte, elimina la cavolaia in maniera definitiva, anche se un po’ drastica. Le trappole elettriche però non possono distinguere tra insetti parassiti e insetti utili, possono dunque essere dannose per la biodiversità del campo. Altro limite è che non sempre l’elettricità è a portata di mano nell’orto. Un consiglio che diamo è quello di posizionare le trappole elettriche sotto una copertura, in modo che non si rovinino in caso di pioggia. Questo tipo di trappole sono abbastanza economiche. Le trovate in rete (ad esempio qui).
La rimozione manuale
Se volete eliminare la cavolaia dalle piante e usare rimedi poco invasivi, potete procedere alla rimozione manuale delle larve. Questo è il metodo più naturale, anche se è il più faticoso. Si tratta infatti di un lavoro che si fa la mattina presto, quando le larve di cavolaia sono più attive e intente a mangiare le foglie dei cavoli. Munitevi di un secchio e camminate tra le piante, girando la pagina inferiore delle foglie dove la cavolaia di solito si ripara.
Come eliminare la cavolaia con i rimedi naturali
Tra i modi per eliminare la cavolaia con metodi naturali, abbiamo due tipi di prodotti. Entrambi sono naturali ed efficaci e si tratta nello specifico del macerato di pomodoro e del bacillus thuringiensis, varietà Kurstaki.
Il macerato di pomodoro
Il macerato di foglie e femminelle di pomodoro è efficace se irrorato in modo diretto sulle larve. Solo così elimina la cavolaia. L’epidermide del bruco, infatti, è molto sensibile alla solanina contenuta nel macerato. A contatto con il liquido la larva salta e si restringe, insomma viene eliminata in maniera diretta. Preparare il macerato di pomodoro è semplice, bastano infatti 2,5 kg di foglie e femminelle tagliate fine, in macerazione in 10 l d’acqua per 3 giorni. Il composto va poi diluito in rapporto 1 a 10.
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Il bacillus thuringiensis varietà kurstaki
Tra i prodotti il cui uso è consentito in agricoltura biologica il più efficace per eliminare la cavolaia è il bacillus thuringiensis var. kurstaki. Si tratta di un prodotto facile da reperire in rete. Per l’acquisto non c’è bisogno di possedere il patentino all’uso dei prodotti fitosanitari. Il bacillus thuringiensis è un batterio naturalmente presente nel terreno. Agisce sul sistema digestivo dell’insetto ed è molto selettivo, in quanto efficace solo sulle larve di lepidottero, come la cavolaia per l’appunto. Ottimo quindi per la tutela della biodiversità del campo. Inutile quindi usare il prodotto sulle farfalline adulte. Per un’azione più incisiva, funzionando per ingestione, irroratelo cercando di colpire direttamente le larve. Effettuate questo trattamento bio nelle ore fresche della giornata, meglio se al mattino presto, così da mantenere la vegetazione bagnata più a lungo. Per un’ottimale irrorazione conviene usare una pompa a spalla, attrezzatura indispensabile per chi fa un orto.
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