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La camola della farina (Tenebrio molitor) è un insetto appartenente all’ordine Coleoptera, famiglia Tenebrionidae.
È un parassita diffuso in tutto il mondo ed è noto per attaccare le derrate alimentari, specialmente la farina e i suoi derivati. Per questo motivo, questo insetto è volgarmente chiamato anche tenebrione mugnaio, verme della farina o tarma della farina. Oltre ai magazzini industriali preposti allo stoccaggio del cibo, lo incontriamo facilmente nelle dispense delle comuni abitazioni. In questo articolo vediamo quindi come riconoscere questa particolare tarma, le sue abitudini alimentati, i danni che provoca al cibo, il ciclo di vita e, soprattutto, come rimediare alle sue infestazioni.
Descrizione della camola della farina
L’adulto di Tenebrio molitor ha il tipico aspetto di un coleottero, di 15-20 mm di lunghezza. Il colore è bruno-rossastro lucente, il capo è appiattito e dal contorno esagonale. Ha delle antenne segmentate, con l’ultimo segmento nettamente più lungo.
Il pronoto (il torace) è sub-quadrato, molto più largo che lungo, col bordo anteriore ricurvo verso l’interno e gli angoli posteriori sporgenti. È inoltre punteggiato, con una depressione longitudinale mediana. Le elitre (le ali) sono piuttosto allungate, anch’esse con strie parallele e punteggiature. Questo coleottero è un abile volatore, ciò spiega la sua diffusione cosmopolita alla ricerca di nuove fonti di cibo.
Aspetto del verme della farina
Il danno maggiore della camola della farina è provocato dagli stadi larvali, che, all’aspetto, ricordano dei veri e propri vermi. Queste larve misurano a piena maturità tra i 20 e i 35 mm di lunghezza, hanno il corpo allungato e di forma cilindrica, consistenza coriacea, colore variabile dall’iniziale bianco, fino al giallastro e al bruno della piena maturità.
In corrispondenza del torace, il tenebrione mugnaio è dotato di cortissime zampe, le quali gli consentono un’ottima mobilità nelle dispense.
Uovo
Le uova della camola della farina sono di piccolissime dimensioni (circa 1,5 mm di lunghezza), di forma sub-reniforme, colore bianco latteo, con corion liscio e vischioso.
Danni delle camole della farina
Gli adulti e soprattutto le larve del tenebrione mugnaio vivono alimentandosi della farina di grano e dei suoi sottoprodotti, quindi pane, paste, biscotti ecc.
Tuttavia, è stato osservato che l’infestazione può interessare anche i semi (cariossidi) integri e altri cibi (riso, crusca, orzo, fiocchi d’avena, spezie, cuoio ecc).
Gli alimenti attaccati dalle camole della farina prendono un cattivo odore, sono inoltre sporcati dagli escrementi dell’insetto, dagli scarti della muta (esuvie) e dai cadaveri degli insetti morti. Come danni indiretti, abbiamo la possibile insorgenza di allergie, dovuti all’inalazione di frammenti dell’esoscheletro dell’insetto, ovviamente tale eventualità interessa le persone che lavorano in grandi magazzini di stoccaggio di grano e farina.
Allevamento di larve di Tenebrio molitor
C’è da sottolineare il fatto che le camole della farina vengono sempre più spesso allevate, in quanto ottimo cibo per gli animali in cattività (uccelli, rettili, pesci, ecc.) e ampiamente usate come esche per la pesca.
Nei paesi asiatici sono consumate dall’uomo, e anche in Europa, con una disposizione del maggio 2021, ne è stato autorizzato l’uso come alimento umano.
Ciclo di vita
Le camole della farina adulte fanno normalmente la loro comparsa in primavera. Essendo ottime volatrici, raggiungono facilmente le fonti di cibo, quindi magazzini, mulini, abitazioni e dispense, ovvero ovunque vi siano farinacei e derrate alimentari.
L’adulto vive circa un paio di mesi ed è molto resistente, riesce a sopravvive anche senza nutrizione. I suoi rifugi preferiti sono le pavimentazioni e le fessure dei muri. Dopo l’accoppiamento, le femmine depongono le uova, in numero variabile da 150 a 500, a seconda della ricchezza delle fonti di cibo.
Sviluppo delle larve di camola della farina
Le larve di Tenebrio molitor nascono dopo circa 5-15 giorni di incubazione e seguono uno sviluppo molto lento. Se sono moltissime e il cibo scarseggia, iniziano a mangiarsi tra di loro. La piena maturità viene raggiunta dopo 160-180 giorni e 8-10 mute (con temperature superiori ai 25 °C). Se le temperature sono inferiori ai 20 °C il tempo di maturazione delle larve si allunga notevolmente e può arrivare a un anno.
Terminato lo sviluppo, le larve di camole della farina risalgono la superficie dei substrati attaccati e si impupano. I nuovi adulti sono pronti a sfarfallare dopo 8-13 giorni.
Di norma viene compiuta una sola generazione in un anno.
Come evitare le infestazioni delle camole della farina
Per evitare gravi infestazioni di camole della farina in ambito domestico, bisogna effettuare periodiche ispezioni nelle dispense e nei magazzini. Inoltre, è fondamentale provvedere all’assoluta pulizia dei luoghi stessi. Sarebbe buona norma, conservare farina e derivati in scaffali e armadietti con chiusura ermetica e pulirli periodicamente. Mai lasciare pacchi aperti, conviene sempre consumarli in fretta o, al limite, sigillarli. In un ambiente asettico, le tarme della farina non trovano modo di riprodursi.
Dove queste precauzioni non fossero attuabili, si può usare un efficace repellente con funzione insetticida, ma assolutamente atossico, ovvero la farina fossile (o terra di diatomee). Spargendo la polvere negli angoli e/o lungo il battiscopa del locale impediremo infestazioni non solo di camole della farina, ma anche di formiche, punteruolo del grano, scarafaggi, anobio del pane, cimici. La farina fossile è un prodotto consentito in agricoltura biologica (e potete trovarla qui).
2 commenti
Continuate così. Finalmente notizie credibili.k
A me hanno insegnato a mettere le farine in congelatore, appena molite, per uccidere le uova. Devono starci almeno 7 giorni, però.