Coltivazione Biologica
  • Orto
  • Frutteto
    • Alberi da frutto classici
    • Alberi da frutto esotici
    • Uliveto
    • Vigneto
  • Piante
    • Aromatiche
    • Ornamentali
    • Spontanee
  • Patologie e cure
    • Fitopatie
    • Malattie
    • Parassiti
    • Rimedi naturali
  • Lavorazioni
    • Attrezzi
    • Calendari
      • Calendari lunari
      • Calendari stagionali
    • Tecniche
    • Terreno
  • Fuori dall’orto
    • Fauna selvatica
    • Funghi
    • Selvicoltura
  • Ricette
    • Conserve
    • Liquori
    • Piatti
Home » Patologie e cure » Parassiti » Punteruolo del grano

Punteruolo del grano. Prevenzione e rimedi

Di Coltivazione Biologica 7 Febbraio 2020
14k

Il punteruolo del grano è un piccolo coleottero che infesta le derrate alimentari. È conosciuto anche con il nome di calandra ed attacca sia le granaglie sfuse come riso o cereali, che la pasta confezionata.
È in grado di fare molti danni, occorre quindi riconoscere per tempo la sua presenza in magazzini e scaffali della cucina, in modo da poter evitare delle vere e proprie infestazioni.

Capiamo in questo articolo come eliminare il punteruolo del grano senza utilizzare pericolosi pesticidi chimici.

Il punteruolo del grano

Punteruolo del grano
Il punteruolo del grano, Sitophilus granarius, è un insetto appartenente all’ordine dei coleotteri, famiglia dei Curculionidi.
Ha una certa somiglianza con l’oziorrinco, che ha però dimensioni più grandi.
La calandra invece non supera i 5 mm di lunghezza:

  • Ha la parte superiore del corpo di colore marrone, con sfumature chiaroscuro.
  • Il rostro è pronunciato e termina con delle antenne rossastre.
  • Le zampe sono sei e sono corte e di colore bruno-rossastro.
  • Il pronoto e le elitre sono punteggiate.
  • È un coleottero privo delle ali posteriori, quindi non è in grado di volare.

Ciclo biologico della calandra

Il punteruolo del grano sverna come insetto adulto all’interno dei magazzini dove si conservano le derrate alimentari. In genere predilige frumento, orzo, mais, pasta confezionata.

Ovideposizione

Superato il freddo, le femmine partono con la loro attività di ovideposizione. Con il forte rostro praticano un buco nella cariosside e vi depongono un singolo uovo. Il periodo in cui vengono deposte le uova è lungo e può durare alcuni mesi. Durante il suo ciclo una femmina di calandra è in grado di deporre fino a 200 uova.

Larve

Dal momento della posa delle uova trascorrono due settimane prima della schiusa. La larva che fuoriesce è apoda e si nutre dell’amido contenuto nelle granaglie. Quindi, il danno agli alimenti è fatto sia dagli insetti adulti, che dalle larve.

Approfondimenti
  • Metcalfa pruinosa. Ecco i rimedi
  • Cocciniglia del fico. Danni e difesa bio
  • I pesciolini d’argento (Lepisma saccharina). Come eliminarli dalle case
  • Il bostrico (Ips typographus). Danni e difesa biologica

Pupe

Trascorso un mese la larva giunge a maturità e s’impupa. A questo punto avviene lo spostamento, alla ricerca di un nuovo spazio in cui accoppiarsi e dove vi sia la presenza di altro cibo. Solitamente ci sono tre generazioni di punteruolo del grano in un anno, ma in condizioni ideali possono arrivare a sei.

Come prevenire le infestazioni di punteruolo del grano

Punteruolo del grano su riso
Oltre che sui semi sfusi o conservati nei sacchi, il punteruolo del grano è in grado di infestare la pasta già confezionata. La femmina è in grado di forare con facilità la plastica e il cartone delle confezioni e quindi in poco tempo infestare tutto il contenuto.
Solo i contenitori in vetro sono immuni dall’attacco della calandra. Il primo consiglio è dunque quello di preferire questo tipo di contenitori per la conservazione della pasta. In questo modo, il problema di questi animaletti della pasta sarà risolto prima che si presenti.
Tenete presente, inoltre, che una volta che il cibo (semi o pasta) è stato attaccato dal coleottero, non è più commestibile.

Pulizia dei magazzini

L’assoluta pulizia dei locali di conservazione degli alimenti è alla base della prevenzione delle infestazioni di punteruolo del grano.
L’ideale sarebbe che il magazzino fosse perfettamente inaccessibile agli insetti, con finestre perfette, che si chiudono in modo sigillato. Ad esempio le finestre potrebbero essere dotate di reti di nylon a maglia finissima, per rendere impossibile l’ingresso d’insetti adulti.

Ispezione

In un locale domestico che destiniamo alla conservazione degli alimenti, dovremmo eseguire una periodica ispezione. In questo modo potremo essere sicuri che non vi siano tracce di contaminazione. Ad esempio, i residui polverosi di granaglie sono un indizio che c’è qualche insetto che si nutre e provoca danni.

Pulizia

La pulizia deve essere accurata, magari con l’utilizzo dell’aspirapolvere. Per disinfettare senza usare detersivi, giacché siamo pur sempre in luoghi a contatto con il cibo, potremmo usare la lisciva di cenere o un semplice mix di acqua calda e aceto.

I magazzini commerciali

In generale, nei magazzini commerciali vengono usati ulteriori accorgimenti, come alcuni tipi di trappole, come quelle:

  • Alimentari
  • Luminose a scarica elettrica
  • Di monitoraggio e cattura massiva ai feromoni (valide solo per alcune specie d’insetti, ma non, ad esempio, per la calandra).

Evitare le fumigazioni

Spesso, a scopo preventivo o ad infestazione in atto, vengono fatte le fumigazioni, utilizzando insetticidi di sintesi. Questa è una pratica che non condividiamo, in quanto si usa del veleno praticamente a contatto con il cibo.
Sicuramente in un locale domestico è un’ipotesi da non prendere nemmeno in considerazione.

Come rimediare alle infestazioni di punteruolo del grano

In ambito domestico un metodo molto efficace, e assolutamente non tossico, per rimediare alle infestazioni di punteruolo del grano, è l’impiego della terra di diatomee, di cui vi abbiamo già parlato in precedenza e che potete acquistare in negozi agricoli specializzati.
Si tratta di una particolare farina fossile naturale, che elimina la calandra. Quando il coleottero vi entra in contatto, infatti, lo disidrata e ne provoca la morte in pochi giorni.
La terra di diatomee può essere distribuita nei punti esatti dove osserviamo l’infestazione oppure, per intercettare l’insetto, lungo i battiscopa.
Attenzione a non inalarla, in quanto, anche se non è tossica quando viene ingerita, può comunque creare problemi alle vie respiratorie, se inalata. Dunque, adoperate sempre una mascherina protettiva durante la sua applicazione.

Approfondimenti
  • Come eliminare le cimici in modo definitivo
  • Afide verde delle pomacee (Aphis pomi). Danni e difesa biologica
  • Camola della farina. Come evitare le infestazioni delle dispense
  • Come eliminare la cavolaia con metodi naturali


Lascia un commento Cancella risposta

* Utilizzando questo modulo, accetti l'archiviazione e la gestione dei dati da parte di questo sito Web.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Iscriviti alla newsletter

Ricevi i nuovi articoli nella tua email.

Loading

Cerca nel blog

  • Facebook
  • Instagram
  • Pinterest
  • Chi siamo
  • Collaboratori
  • Contatti
  • Navigazione
  • Privacy policy

© Tutti i diritti di questo sito sono riservati - Coltivazione Biologica. Partita iva: 03615600784. È vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, dei suoi contenuti senza autorizzazione esplicita. Le informazioni pubblicate non sostituiscono la consulenza di un tecnico specializzato.

  • Orto
  • Frutteto
    • Alberi da frutto classici
    • Alberi da frutto esotici
    • Uliveto
    • Vigneto
  • Piante
    • Aromatiche
    • Ornamentali
    • Spontanee
  • Patologie e cure
    • Fitopatie
    • Malattie
    • Parassiti
    • Rimedi naturali
  • Lavorazioni
    • Attrezzi
    • Calendari
      • Calendari lunari
      • Calendari stagionali
    • Tecniche
    • Terreno
  • Fuori dall’orto
    • Fauna selvatica
    • Funghi
    • Selvicoltura
  • Ricette
    • Conserve
    • Liquori
    • Piatti