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Le trappole a feromoni sono strumenti molto efficaci nella lotta biologica ai parassiti che attaccano le piante del nostro orto e del nostro giardino. Queste trappole possono essere professionali o costruite artigianalmente e attirano gli insetti dannosi grazie all’utilizzo dei feromoni.
Si tratta di un rimedio che non immette nell’ambiente dannosi pesticidi chimici, ma solo particolari e innocue sostanze che solo gli insetti bersaglio sono in grado di percepire.
Uno strumento dunque indispensabile per il monitoraggio e il controllo dei parassiti, che con i giusti accorgimenti può essere impiegato nella cattura massale.
Vediamo dunque il funzionamento delle trappole a feromoni e su quali insetti sono efficaci.
Cosa sono le trappole a feromoni
Chi pratica agricoltura biologica, per la gestione dei parassiti di alberi da frutto e colture ortive, utilizza solo ed esclusivamente prodotti consentiti dalle direttive comunitarie in vigore. Tra queste ci sono le trappole a feromoni.
Gli insetti in grado di emettere i feromoni lo fanno attraverso le ghiandole esocrine. Queste rilasciano il loro contenuto verso l’ambiente esterno.
La trappola a feromoni non fa altro che sfruttare a suo favore questa caratteristica, replicandola in maniera artificiale. Sono per lo più sono attivate con i feromoni sessuali.
Cosa sono i feromoni
I feromoni sono anche conosciuti come semiochimici, ossia particolari sostanze che gli insetti usano per comunicare tra di loro. Si tratta di sostanze ritenute innocue sia per l’uomo e per l’ambiente.
La maggior parte degli insetti infatti, comunica tramite stimoli olfattivi, che regolano importanti attività vitali, come l’accoppiamento, la scelta delle piante ospiti, i luoghi esatti in cui deporre le uova, ecc.
Nello specifico, i feromoni sono sostanze volatili rilasciate nell’ambiente da un insetto e recepite dagli altri della medesima specie. Negli insetti recettori provoca una reazione, che può essere un determinato comportamento o un processo fisiologico.
Il feromone ha effetto intraspecifico e può essere:
- aggregativo
- di allarme
- di maturazione
- dispersivo
- di traccia
- sessuale (attrattivo, inibitore, stimolante del maschio della specie, afrodisiaco)
Come funzionano le trappole a feromoni
A titolo di esempio, poniamo una trappola nel nostro frutteto, in cui è presente un feromone che attrae il maschio della specie, ovvero replica le sostanza attrattive che in natura emette la femmina.
L’insetto di genere maschile verrà attratto nella trappola, dalla quale, una volta entrato, non potrà più uscire. Questa, infatti, è realizzata in modo da impedire all’insetto di tornare nell’ambiente. Molte trappole hanno dei fogli di colla o dei liquidi in cui il parassita bersaglio rimane intrappolato.
Attraendo i maschi della specie, la trappola a feromoni impedisce l’accoppiamento e, di conseguenza, limita il proliferare dell’infestazione stessa.
Questo meccanismo di funzionamento è detto anche di confusione sessuale.
Il feromone viene rilasciato artificialmente nell’ambiente, attraverso capsule, fialette ed erogatori in generale. Quello presente nella trappola ha una durata limitata nel tempo e deve essere periodicamente sostituito. Ovviamente nel lasso temporale in cui c’è un’utilità alla sua presenza. Una trappola ai feromoni, infatti, non è utile al di fuori del periodo di accoppiamento.
Differenza tra le trappole a feromoni e quelle cromotropiche
La trappola a feromoni si distingue dalla trappola cromotropica, poiché in quest’ultima la capacità attrattiva è rappresentata dalla colorazione.
All’atto pratico, i feromoni sono più precisi e non si corre il rischio di catturare gli insetti utili che popolano l’ecosistema del nostro terreno.
C’è da dire, però, che spesso le due strategie vengono usate in maniera congiunta.
Monitoraggio dei parassiti
La funzione principale delle trappole a feromoni è quella di monitorare la presenza dei parassiti nell’orto o nel frutteto biologico.
Attraverso un puntuale monitoraggio degli insetti dannosi, si possono intraprendere le azioni necessarie per evitare i danni alle coltivazioni.
Facciamo un esempio molto comune: la coltivazione dell’olivo.
Uno dei rimedi naturali migliori per difendere gli alberi d’ulivo dagli attacchi dei parassiti è il caolino. Questo, infatti, funge da protettivo e dissuasore.
Il momento migliore per la distribuzione di questa argilla naturale è l’inizio dell’estate, ma non bisogna andare troppo oltre. È qui che entra in gioco la trappola al feromone. Questa funge da spia e ci avverte della presenza dei parassiti. In questo modo, l’olivicoltore può eseguire il trattamento prima che sia troppo tardi.
Per effettuare il monitoraggio di solito bastano poche trappole, sistemate strategicamente nell’appezzamento di terreno. È sufficiente seguire le indicazioni che vengono fornite dal produttore. Il costo di questa strategia, quindi, è sostenibile da chiunque, specie nei terreni di dimensioni contenute.
Cattura massale degli insetti
Oltre che per il monitoraggio, le trappole a feromoni possono essere utilizzate anche per la cattura massale degli insetti parassiti.
Anziché poche trappole, però, se ne devono piazzare molte. In questo modo, infatti, si satura l’ambiente con il feromone e impedisce totalmente la riproduzione dell’insetto obiettivo.
Il limite di questo tipo di lotta biologica, però, è dovuto soprattutto ai costi. In caso di frutteti e orti di grandi dimensioni, infatti, questi diventano molto elevati.
In un piccolo frutteto e/o orto familiare la cattura massale con le trappole a feromoni è però un’opzione da valutare. È efficace, non ha controindicazioni e tutto sommato è sostenibile anche dal punto di vista economico.
Il grande vantaggio delle trappole a feromoni è che richiedono poca fatica nella loro gestione: ci si limita, infatti, al controllo e alla sostituzione dei feromoni stessi.
Oltre ovviamente all’enorme vantaggio ambientale, giacché si evitano i pesticidi chimici.
Dove si trovano le trappole ai feromoni
Esistono numerose trappole a feromoni, specifiche per il parassita che si vuole monitorare e catturare. Sono prodotte e distribuite da aziende specializzate e si trovano in vendita presso i negozi di agraria.
Solitamente le trappole e i feromoni vengono proposti in vendita separatamente.
Elenco dei parassiti per cui esistono le trappole a feromoni
Qui proponiamo un elenco degli insetti per cui è stato già messo a punto il feromone specifico.
In corsivo è indicato il nome scientifico della specie, con a fianco il nome comune.
Combinando queste indicazioni è facile trovare la trappola giusta.
Lepidotteri
- Acrolepiopsis assectella, tignola del porro
- Adoxophyes orana, capua
- Agrotis exclamationis, nottua punto esclamativo
- Agrotis ipsilon, nottua ipsilon
- Agrotis segetum, nottua dei seminati
- Aleimma loeflingiana, tortrice variegata delle querce
- Anarsia lineatella, tignola del pesco
- Archips podana, cacecia dei fruttiferi
- Archips rosana, tortrice verde dei germogli
- Argyrotaenia pulchellana, eulia
- Autographa gamma, nottua gamma
- Cacoecimorpha pronubana, bega del garofano
- Cadra spp., tignola delle derrate
- Cameraria ohridella, minatrice dell’ippocastano
- Chrysodeixis chalcites, plusia del pomodoro
- Cossus cossus, rodilegno rosso
- Cryptoblabes gnidiella, tignola rigata degli agrumi
- Cydalima perspectalis, piralide del bosso
- Cydia fagiglandana, tortrice intermedia delle castagne
- Cydia funebrana, verme delle susine
- Cydia lobarzewskii, piccola Tortrice dei frutti
- Cydia nigricana, tignola del pisello
- Cydia pomonella, carpocapsa
- Cydia splendana, carpocapsa delle castagne
- Enarmonia formosana, tortrice radiscorza delle drupacee
- Ephestia spp, tignola grigia della farina
- Epichoristodes acerbella, bega sudafricana del garofano
- Eupoecilia ambiguella, tignola della vite
- Euproctis chrysorrhoea, bombice dal ventre bruno
- Euzophera bigella, tignola subcorticale della frutta
- Grapholita molesta, tignola orientale del pesco
- Heliotis armigera, nottua gialla del pomodoro
- Keiferia lycopersicella, tomato pinworm
- Leucoptera malifoliella, cemiostoma
- Lobesia botrana, tignoletta della vite
- Lymantria dispar, bombice dispari
- Lymantria monacha, monaca Maxi
- Mamestra brassicae, nottua dei cavoli
- Mamestra oleracea, nottua degli orti
- Mamestra suasa, nottua suasa
- Mythimna unipuncta, nottua delle graminacee
- Nemapogon granella, falsa tignola del grano
- Operophtera brumata, cheimatobia
- Orgyia antiqua, bombice antico
- Ostrinia nubilalis, piralide del mais
- Palpita unionalis, piralide dell’olivo
- Pammene fasciana, tortrice precoce del castagno
- Pammene rhediella, tortrice giovane dei frutti
- Pandemis cerasana, tortrice giallo verde
- Pandemis heparana, tortrice verde
- Paranthrene tabaniformis, tarlo vespa del pioppo
- Peridroma saucia, nottua del pesco
- Phthorimaea operculella, tignola della patata
- Phyllocnistis citrella, minatrice degli agrumi
- Phyllonorycter spp., litocollete
- Plodia interpunctella, tignola fasciata delle derrate
- Plutella xylostella, tignola delle crucifere
- Prays citri, tignola della zagara
- Prays oleae, tignola dell’olivo
- Rhyacionia buoliana, tortrice delle gemme apicali del pino
- Sesamia cretica, nottua del sorgo
- Sesamia nonagrioides, tottua del mais
- Sitotroga cerealella, vera tignola del grano
- Spilonota ocellana, tortrice rossastra dei germogli
- Spodoptera exigua, nottua piccola
- Spodoptera littoralis, nottua mediterranea
- Synanthedon myopaeformis, sesia delle pomacee
- Synanthedon spuleri, sesia del kaki
- Synanthedon tipuliformis, sesia del ribes
- Teleiodes decorella, tignola del pistacchio
- Thaumetopoea pityocampa, processionaria del pino
- Tineola bisselliella, tignola della lana
- Tortrix viridana, tortrice verde delle querce
- Trichoplusia ni, tortrice delle crucifere
- Tuta absoluta, tignola del pomodoro
- Xestia c-nigrum, nottua dal C nero
- Yponomeuta spp., ragna del melo
- Zeiraphera diniana, tortrice del larice
- Zeuzera pyrina, rodilegno giallo
Altre specie d’insetti
- Aonidiella aurantii, cocciniglia rossa forte degli agrumi
- Bactrocera oleae, mosca dell’olivo
- Ceratitis capitata, mosca mediterranea della frutta
- Comstockaspis perniciosa, cocciniglia di S.Josè
- Diabrotica virgifera, virgifera diabrotica
- Frankliniella occidentalis, tripide americano
- Planococcus citri, cocciniglia cotonosa degli agrumi
- Planococcus ficus, cocciniglia cotonosa della vite
- Pseudaulacaspis pentagona, cocciniglia bianca del gelso
- Rhagoletis cerasi, mosca del ciliegio
- Rhagoletis completa, mosca del noce
- Rhynchophorus ferrugineus, punteruolo rosso delle palme
- Scaphoideus titanus, cicadella della flavescenza dorata
Approfondimenti
Qui trovate ulteriori approfondimenti – Articolo in lingua inglese.