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Il problema delle vespe e dei calabroni è molto sentito da chi ha un frutteto biologico o pratica attività di apicoltura. Si tratta infatti di insetti ghiotti di frutti maturi. Sono inoltre feroci cacciatori di api, che letteralmente divorano. Essendo poi insetti velenosi, rappresentano un rischio nei giardini, soprattutto per i bambini. Il desiderio di eliminarli o allontanarli è dunque comprensibile. Le trappole per vespe e per calabroni sono la soluzione del problema. Soluzione che permette inoltre di difendere il proprio frutteto senza usare pesticidi chimici (giacché sono trappole innescate con esche alimentari, quindi del tutto bio). Si possono costruire artigianalmente, con un investimento economico praticamente nullo oppure è possibile reperirle nei negozi, in versioni professionali molto efficaci e durature.
In quest’articolo vediamo quali sono i rischi legati alla presenza di vespe e calabroni, quanti tipi ne abbiamo, e come costruire facilmente le trappole alimentari per catturarli.
I tipi di vespe e calabroni italiani

Vespa crabro
Quelli che noi chiamiamo volgarmente vespe o calabroni, sono insetti appartenenti all’ordine degli Imenotteri, famiglia dei Vespidi. I calabroni più comuni in Italia appartengono al genere Vespa e sono tre:
- V. crabro, che è il più diffuso in Italia
- V. orientalis, molto presente in Sicilia e nella regioni meridionali;
- e V. velutina, il temibile calabrone asiatico che si sta diffondendo in Italia a partire dalle regioni settentrionali.
Le vespe presenti sul nostro territorio sono invece numerosissime e appartengono per lo più ai generi Vespula spp., Polistes spp., Dolichovespula spp. Le più comuni sono: Vespula germanica e Polistes gallicus, P. dominulus (vespa cartonaia).
Come e quanto vivono le vespe e i calabroni
Alle nostre latitudini vespe e calabroni vivono in società annuali, che si disgregano in autunno per essere rifondate in primavera. In autunno allevano femmine feconde (regine) e maschi, che dopo l’accoppiamento muoiono. Le regine fecondate svernano in ricoveri di fortuna, per ricominciare il loro ciclo in primavera.
I nidi di vespe e di calabroni
I nidi di vespe e calabroni sono costruiti con particelle di legno impastate con la saliva, all’aspetto un vero e proprio cartone. A secondo della specie, possiamo trovare i nidi in: cavità del terreno, tronchi cavi, solai, muri, o semplicemente appesi agli alberi.
Danni di calabroni e vespe al frutteto
Chi coltiva un frutteto biologico è sicuramente esposto agli attacchi di vespe e calabroni vari. Questi insetti si nutrono di sostanze zuccherine, e mangiano quindi i frutti degli alberi. Sono molto attratti dalla polpa morbida e dolce, quindi gradiscono frutti come: fichi, albicocche, pesche, susine, pere, mele, ciliegie, kaki, kiwi, uva.
La cosa peggiore è che questi Vespidi attaccano i frutti proprio poco prima della raccolta, quando sono al culmine della loro maturazione. E mangiano quanto più gli è possibile, lesionando buccia esterna e polpa. I frutti colpiti vanno quindi incontro a cascola e, in ogni caso, sono rovinati e non più commestibili. Dunque, se questo è un problema grave per chi ha un frutteto amatoriale, può essere un vero e proprio dramma per chi coltiva la frutta a livello professionale.
Pericoli per l’uomo
In generale calabroni e vespe sono insetti poco aggressivi, a meno che non si sentano minacciati. Se si entra accidentalmente in contatto con il loro nido il pericolo è reale. Una singola puntura di vespa generalmente non ha conseguenze gravi, e questo vale anche per le punture dei calabroni. Ma se i “morsi” sono molti e il soggetto che è debole, ci può essere il rischio di shock anafilattico. Chiunque abbia un giardino convive con questo timore, che per alcuni può essere una vera e propria fobia.
Quindi, anche se non si coltivano frutti, ma si ha un semplice giardino dove si trascorrono le giornate, può essere conveniente installare delle trappole per la cattura di vespe e calabroni.
Rischi per le api
Durante la stagione in cui sono attivi, vespe e calabroni cacciano le api, sia in aperta campagna, che in prossimità degli alveari. Rappresentano quindi un grave problema per l’apicoltura. Una volta catturate e uccise, i Vespidi separano velocemente le parti più sclerificate (testa, addome, ali e zampe) da ciò che rimane del corpo. Da queste ultime parti, ricavano una poltiglia semiliquida che ingeriscono e trasportano nei loro nidi. Nel nido la poltiglia viene rigurgitata e serve da alimento per le larve, che sono carnivore.
Sia le vespe che i calabroni adulti si nutrono invece, per lo più, delle sostanze zuccherine dei frutti.
La difesa delle api
Si i calabroni che le vespe sono particolarmente dannosi per le api in autunno, quando le altre fonti di cibo iniziano a scarseggiare. In questo periodo si possono addirittura introdursi negli alveari per catturare le api e saccheggiare il miele. Le api provano a difendersi in modo naturale con le loro “guardiane”, che contrattaccano cercando di pungerli o “aggomitolandoli”, ossia provocandone la morte per soffocamento o innalzamento della temperatura corporea. Non sempre però le contromisure sono sufficienti, bisogna quindi proteggere gli alveari usando le trappole alimentari.
Trappola artigianale per eliminare vespe e calabroni
Costruire una trappola artigianale per eliminare vespe e calabroni è davvero molto semplice. Basta usare una normale bottiglia in plastica, quelle classiche da 1,5 l per le bevande. La bottiglia deve essere tagliata a 3/4 della sua altezza. Il tappo viene rimosso e la parte superiore della bottiglia deve essere capovolta all’interno della metà inferiore.
Nella parte superiore di questa struttura vanno praticati dei fori, in modo da poter agganciare un fil di ferro. Questo successivamente servirà per appendere la trappola. Inoltre, si può usare la porzione di un’altra bottiglia a mo’ di tettoia, così da evitare che le piogge rendano inefficace l’esca alimentare.
Grazie alla bottiglia tagliata capovolta e al peso del liquido dell’esca, una volta entrate, sia le vespe che i calabroni non potranno più uscire dalla trappola.
Il contenuto dell’esca alimentare
Le trappole per la cattura di calabroni e vespe vengono attivate introducendo al loro interno delle esche alimentari. Non c’è bisogno, quindi, di utilizzare pesticidi chimici. L’esca può essere di diverso tipo, l’importante è che sia attrattiva per i Vespidi ma non per le api e gli altri insetti pronubi. La sostanza più comune utilizzata è la birra. In particolare, si usano 1/2 litro di birra chiara e 2 cucchiai di zucchero. Due mix alternativi alla birra possono essere: 1/2 litro d’acqua + 3 cucchiai di zucchero + 250 ml di aceto rosso; oppure 1/2 litro di vino bianco + 2 cucchiai di zucchero + 30 ml di sciroppo di frutta.
In pratica, bisogna usare un liquido molto zuccherino, che attragga sia le vespe che i calabroni. Ovviamente il contenuto della bottiglia va periodicamente svuotato e l’esca alimentare rinnovata, specie dopo una pioggia.
Trappola professionale per eliminare vespe e calabroni
Molto utilizzato in frutticoltura è il tappo brevettato Tap Trap. Si tratta della versione professionale della trappola artigianale. Ha un costo contenuto ed è facile da trovare nei negozi specializzati in agricoltura. In pratica, è un tappo che viene avvitato direttamente alla bottiglia contenente l’esca alimentare. Il tappo è di colore giallo, cosa che come abbiamo visto parlando delle trappole cromotropiche, attrae ulteriormente gli insetti.
Vantaggi del tappo Tap Trap
- adeguata copertura, per evitare l’ingresso dell’acqua;
- struttura che facilita l’ingresso di vespe e calabroni, ma ne rende impossibile l’uscita;
- presenza di un pratico gancio per appendere la trappola;
- facilità d’applicazione.
Dove posizionare le trappole per catturare vespe e calabroni
Per esplicare al meglio la loro efficacia, le trappole per vespe e calabroni devono essere posizionate in maniera differente in base a ciò che vogliamo proteggere. Nel caso degli alberi da frutto è bene posizionarle direttamente sui rami. Si dovrebbe usare anche una trappola ad albero se la chioma è molto ampia.
In giardino, invece, conviene allontanare la trappola dai luoghi più vissuti dalle persone, ovvero gazebo, sedie e dondolo, ecc. Magari si può sfruttare il ramo di qualche albero posto ai confini della proprietà.
Discorso analogo si può fare per il posizionamento delle trappole in difesa delle api.
Bisogna piazzarle in prossimità degli apiari, ma assolutamente non nelle immediate vicinanze.
7 commenti
Uso già le bottiglie col tappo giallo e come esca utilizzo pesce e ammoniaca. Va bene anche per i calabroni? Quale mix potrei usare per catturare sia le mosche che i calabroni?
Ho dei calabroni che hanno fatto un nido nel mio camino sopra il tetto. Ho paura di avvicinarmi ma voglio distruggere il nido dentro il camino e allontanare per sempre questi calabroni. Cosa mi consigliate ?
Buongiorno, grazie per la citazione a Tap Trap.
Vorrei solo fare una precisazione: Tap Trap non si avvita, ma si AGGANCIA alle bottiglie 😉
Certo che mi piacerebbe posseggo un
terreno arido povero e argilloso di collina non viene niente
ciao,grazie al vostro rimedio di come eliminare vespe e calabroni,questa mattina con 3 trappole ho eliminato piu’ di 40 calabroni,per i calabroni funziona sia la birra con zucchero che l’aceto rosso
perchè a me non funziona ??? Ho usato sia la birra che il mix con aceto rosso.
Grazie.
ottimi consigli,le esche non tutte hanno lo stesso successo,quindi è necessario eseguirne un numero adeguato