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La mosca dei cavoli (Delia radicum) è un insetto appartenente all’ordine Diptera, famiglia Anthomyiidae. Nei paesi anglofoni è conosciuta come cabbage maggots. Questo dittero è diffuso in tutta Europa e anche nel nostro paese è molto comune. È uno dei principali parassiti dei cavoli e in generale delle Brassicaceae. È un parassita difficile da individuare, in quanto le sue larve provocano danni sull’apparato radicale, ma è spesso il responsabile dell’improvviso afflosciamento e morte delle piante di cavolo coltivate negli orti, sia familiari che e a livello intensivo.
In quest’articolo vediamo le caratteristiche morfologiche di questo parassita, i danni che provoca alle coltivazioni, le tecniche di prevenzione agronomica e difesa biologica.
Descrizione della mosca dei cavoli
La Delia radicum nella forma adulta è una mosca di 5-7 mm di lunghezza, con corpo tendente al grigio negli esemplari maschili, al grigio chiaro in quelli femminili.
La mosca del cavolo si riconosce per la presenza, sul torace e sull’addome, di tre bande longitudinali bruno-nerastre (più evidenti nel maschio).
Le ali sono di colore bruno-grigiastro nel maschio e giallo-grigiastro nella femmina.
Uova
Anche l’uovo della mosca del cavolo è abbastanza riconoscibile. È a forma di banana, depresso al polo cefalico e arrotondato a quello caudale, di colore bianco, con corion segnato da leggere increspature longitudinali. Le dimensioni sono di 0,9-1 mm di lunghezza.
Larve e pupario
Le larve della mosca Delia radicum sono bianche e di forma sub-conica. All’estremità caudale presentano 6 paia di tubercoli disposti a corona.
Il pupario è di colore rosso-bruno e ha le dimensioni di 6-7 x 3 mm.
Quali pianta attacca la Delia radicum?
Questo parassita degli orti attacca principalmente le diverse specie di cavolo, ovvero: cavolfiore, cavolo verza, cavolo cappuccio, broccolo nero, cavolo toscano, broccolo romanesco, cavolo rapa. Tuttavia non risparmia altre piante della famiglia delle Brassicaceae, come ad esempio la rapa e il ravanello.
Quali danni compie sulle piante?
Il danno della mosca del cavolo è causato dalle larve. Queste attaccano le radici nella zona del colletto e i piccioli delle foglie. Particolarmente grave il danno sull’apparato radicale, in quanto le larve penetrano all’interno delle radici scavando delle gallerie. Le parti colpite vanno inevitabilmente incontro a marcescenza. La pianta è stentata nello sviluppo, il fogliame ingiallisce e in caso di forti infestazioni la pianta muore.
Il ciclo biologico della Delia radicum
La Delia radicum sverna con pupari interrati a qualche centimetro di profondità. In primavera, tra marzo e aprile, si ha lo sfarfallamento degli adulti, con l’inizio dell’accoppiamento. Le mosche dei cavoli sono attive soprattutto nelle ore calde e soleggiate, mentre con tempo freddo e piovoso rimangono ferme sulla pagine inferiore delle foglie o nel terreno intorno alle piante.
Le femmine depongono le uova in prossimità del colletto delle piante, con ogni femmina che depone in tutto circa 100 uova, in gruppi di 20-25. Capita spesso che più femmine depongano sul colletto della stessa pianta.
Lo sviluppo embrionale dura circa 15 giorni, anche meno con condizioni di temperatura molto favorevoli. Le larve appena nate attaccano subito le piante penetrando nell’apparato radicale dove iniziano a nutrirsi. Lo sviluppo larvale si compie in circa 20 giorni, mentre il periodo pupale dura 7-20 giorni. Nel corso di un anno Delia radicum compie 3-4 generazioni, con gli attacchi più gravi che si registrano in primavera e autunno.
Come prevenire le infestazioni della mosca sui cavoli
Per prevenire gli attacchi della mosca dei cavoli occorre innanzitutto mettere in campo adeguate strategie di prevenzione agronomica.
Per prima cosa i residui colturali delle piante colpite devono essere eliminati e allontanati dal campo.
Nel periodo invernale è utile una lavorazione del terreno, in modo da eliminare i pupari svernanti della mosca che non resistono al gelo diretto.
Nelle coltivazioni successive rispettate le rotazioni colturali, evitando assolutamente di ripiantare i cavoli nel medesimo appezzamento di terreno.
Trappole
Contro la mosca del cavolo si possono impiegare due tipi di trappole. Innanzitutto le trappole cromotropiche di colore giallo in grado di catturare e quindi monitorare la presenza di mosche adulte.
Poi, direttamente sulle piante, si possono utilizzare delle “trappole a feltro” arrotolando delicatamente del tessuto in feltro intorno al fusto. Questo tessuto attira le femmine della mosca che vi andranno a deporre le uova. In questo modo si potrà verificare la presenza della mosca stessa e nel contempo eliminare le uova, evitando quindi i danni delle larve.
Come eliminare la mosca dai cavoli
Tra i prodotti il cui uso è consentito dalla normativa sull’agricoltura biologica, quello più efficace nei confronti della mosca del cavolo è la beauveria bassiana, ovvero un fungo entomopatogeno utile. La beauveria bassiana si distribuisce direttamente sul terreno intorno alle piante, con abbondanti bagnature da effettuare nelle ore serali.
Alcuni studi anno dimostrato l’efficacia di questo microrganismo nei confronti degli adulti della mosca, osservando che le mosche raggiunte dalla beauveria bassiana trasferiscono l’inoculo a individui sani, incrementando notevolmente l’efficacia del trattamento.