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Il cavolo rapa è un ortaggio molto amato dagli appassionati di agricoltura, ed è l’ideale per la coltivazione nell’orto domestico.
Si presta a diversi usi in cucina, dal consumo crudo tal quale, fino alla preparazione di ricette più elaborate.
Si tratta di una cultivar rustica, tipica del periodo autunnale, che si affianca alla coltivazione delle altre crucifere: cavolo verza, cavolo cappuccio, cavolfiore, cavolo nero, cavolo broccolo.
Conosciamo quindi le caratteristiche botaniche di quest’ortaggio dalla forma particolare. Vediamo inoltre le tecniche di coltivazione biologica, le sue proprietà nutrizionali e in che modo possiamo utilizzarlo in cucina.
Caratteristiche botaniche
Il cavolo rapa (Brassica oleracea var. gongyloides) è una crucifera che si differenzia molto dagli altri cavoli. La sua caratteristica principale è l’ingrossamento che si forma alla base degli steli, subito sopra le radici.
Questa formazione ampia e tonda (detta anche “testa”) è grossa quanto una mela ed è molto simile, per forma e dimensione, a una rapa. Questa testa di rapa viene, in modo improprio, considerata come la radice della pianta. La radice, in realtà, è invece ramificata nel terreno ed è collegata alla testa da uno stelo piuttosto corto.
Le foglie sono inserite sulla testa. Sono verde pallido e lobate in basso. Quando cadono lasciano sulla rapa una caratteristica ed evidente cicatrice. Le foglie basali sono piuttosto strette, con nervatura mediana e picciolo ingrossati.
Sia la testa che le foglie sono commestibili e, come vedremo, molto gustose.
Varietà e colorazione
Le diverse varietà di cavolo rapa si distinguono per due fattori, ossia la precocità del ciclo e il colore della testa.
Di questa crucifera esistono varietà precoci, che si raccolgono in autunno e hanno un sapore più delicato, e varietà tardive, che hanno la testa di consistenza più dura, ma resistono meglio al gelo e si conservano più a lungo una volta raccolte.
Il suo colore può essere dal bianco, al verde o al violetto.
Un’ottima idea per la coltivazione domestica è coltivarne diverse varietà di colore diverso insieme, con ciclo precoce e tardivo.
In questo modo avremo una raccolta scalare e capiremo quali sono le varietà più confacenti ai nostri gusti.
Le varietà più note in assoluto sono il Vienna bianco e il Vienna viola.
Clima, periodo di semina e trapianto
Il cavolo rapa è una cultivar molto rustica, che può essere coltivata in qualsiasi zona climatica del nostro Paese. Come abbiamo già accennato le varietà tardive sanno resistere al gelo.
Questa crucifera può essere acquistata in vivaio oppure seminata nel semenzaio in polistirolo. Bisogna tener conto che passano circa 40-50 giorni dal momento della semina al trapianto.
Il periodo migliore per la coltivazione è l’autunno.
Rispetto alle altre crucifere, ha meno esigenze in termini di spazio. Le piantine possiamo metterle a dimora a una distanza di 20 cm tra una pianta e l’altra e di 40 tra le file.
Terreno, concimazione e irrigazione
Il terreno ideale per la coltivazione del cavolo rapa è quello sabbioso, con una buona dotazione di sostanza organica.
Per concimare in pre-trapianto si può utilizzare o il risultato del compost domestico, ma vanno bene anche lo stallatico in pellet o l’humus di lombrico. Queste due ultime tipologie di concime biologico potete trovarle in rete, qui e qui.
Per quanto riguarda l’irrigazione, essendo una cultivar autunnale le esigenze idriche sono limitate. Tuttavia soffre i terreni secchi, quindi è bene avere un sistema d’irrigazione a goccia da usare al bisogno, specie quando le precipitazioni sono scarse.
Pacciamatura o sarchiatura
Il cavolo rapa, per crescere sano e rigoglioso, ha bisogno di essere mantenuto pulito dalla presenza di erbe infestanti. A questo scopo, conviene usare la pacciamatura naturale con paglia, che oltre ad evitare le infestanti diminuisce il fabbisogno idrico.
Se non si può pacciamare con la paglia (o un altro materiale organico), occorre di volta in volta sarchiare, ossia togliere le erbacce a mano.
Raccolta
Il cavolo rapa deve essere raccolto quando le teste sono abbastanza ingrossate e prima che diventino dure e legnose. Con l’arrivo dei primi freddi la qualità migliora e acquisisce un sapore gustoso e aromatico.
Difesa biologica antiparassitaria
Il parassita più temibile per il cavolo rapa è la cavolaia, che può danneggiare le foglie. Inoltre, se agisce quando le piante sono giovani, può provocarne una crescita stentata.
La cavolaia si controlla col macerato di foglie e femminelle di pomodoro, rimedio naturale che bisogna però preparare per tempo.
Se non vi è possibile fare scorta di macerato, si può intervenire con il bacillus thuringiensis varietà kurstaki.
Proprietà nutrizionali del cavolo rapa
Il cavolo rapa è un ortaggio con ottime proprietà nutrizionali.
E’ ricco di vitamine, in particolare C, A e, in misura minore, gruppo B. Contiene inoltre betacarotene e acido folico.
Come accennato anche le foglie sono commestibili e tra l’altro ricche di sali minerali.
Usi in cucina del cavolo rapa
In cucina il cavolo rapa può essere consumato sia crudo, che cotto. In ogni caso deve essere prima pelato con delicatezza.
La testa può essere rosolata in padella o cotta al vapore.
Insalata di cavolo rapa
Vediamo la ricetta per una gustosa insalata di cavolo rapa.
Ingredienti
Preparazione
Dopo aver pelato la testa, scottare il cavolo rapa in acqua salata bollente per 10 minuti. Lasciarlo poi raffreddare e tagliarlo alla Julienne. Tagliare nello stesso modo anche le carote e le mele.
Aggiungere le noci, la maionese e il limone, quindi mescolare il tutto.
Carpaccio di cavolo rapa
Una semplice ricetta per il consumo crudo, invece, è quella del carpaccio di cavolo rapa.
Ingredienti
- Una testa di cavolo rapa
- Olio extra vergine di oliva
- Sale q.b.
- Pepe nero (o paprika dolce)
- Aceto balsamico
Preparazione
Pelare il cavolo rapa e tagliarlo a fettine molto sottili. Disporre le fettine su un piatto e condire con sale e pepe a piacere.
Far scorrere un filo d’olio sulle fettine e cospargere con gocce di aceto balsamico.
Tutto qui. Buon appetito.
1 commento
Oltralpe si fanno gratinate. Sbucciare, tagliare fine, lessare. In teglia besciamella, burro e spolverata di formaggio.