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Gli agretti, noti anche come barba dei frati, sono piante spontanee che crescono lungo le zone costiere. Sono molto apprezzati in cucina e con le condizioni ambientali ideali, possono essere coltivati con facilità.
Le ricette con gli agretti sono in voga nella cucina moderna che vuole riscoprire i sapori antichi di una volta. La barba dei frati, infatti, vanta una lunga tradizione nelle nostre regioni e per questo motivo ha molti nomi popolari.
In Toscana questi ortaggi sono noti come roscani, mentre in Emilia-Romagna li chiamano lischi. Altri nomi comuni sono: finocchi di mare, bacicci, senape dei monaci, barba del Negus.
Nella vicina Spagna questa pianta viene coltivata con successo ed esportata in tutta Europa.
In quest’articolo conosciamo meglio le caratteristiche botaniche degli agretti. Vediamo quali sono le esigenze pedoclimatiche della pianta. E valutiamo quindi la possibilità di coltivazione domestica, partendo dal seme.
Identificazione dell’agretto
L’agretto, nome scientifico Salsola soda, è una pianta della famiglia botanica delle Chenopodiaceae, la stessa di: spinaci, bietola, rapa rossa, salicornia.
Il nome del genere, salsola, fa chiaro riferimento al suo sapore salato.
Il nome specifico, soda, si riferisce invece al suo elevato contenuto in carbonato di sodio. Infatti, da questa pianta un tempo veniva estratta la soda, attraverso la combustione e l’estrazione dalle ceneri. Il carbonato di sodio prodotto era impiegato a Murano, nell’arte vetraria.
Caratteristiche botaniche
La barba di frate è una pianta erbacea a ciclo annuale, con portamento quasi eretto o un po’ ascendente. Con la crescita va a formare dei piccoli cespugli.
E’ una succulenta con i fusti glabri che sviluppano numerose ramificazioni; dapprima sono verdi, poi tendono ad arrossare. La pianta al massimo sviluppo non supera gli 80 cm di altezza.
Presenta foglioline alterne, semicilindriche, con la base dilatata e un evidente e chiara nervatura. Le foglie degli agretti sono altresì lineari, con margine scarioso, apice mucronato, prive di spine, di consistenza molle e riflesse verso il basso.
La pianta presenta brattee simili alle foglie, più brevi e lievemente acuminate.
I fiori, piccoli e poco vistosi, sono solitari o al massimo in gruppi di 2-3. Nascono all’ascella delle foglie.
Il frutto è un diclesio di forma ovoide, con un diametro di 3-4 mm, composto dai segmenti ovati del perianzio, molto coriacei alla fruttificazione. I semi sono neri e obovoidali.
Habitat degli agretti ed esigenze pedoclimatiche
Gli agretti si trovano lungo le zone costiere, è questo l’habitat tipico della pianta. E’ difatti una specie alonitrofila, tipica delle lagune salmastre, degli argini
delle saline e, in generale, dei terreni salsi. Ama svilupparsi e crescere rigogliosa sui depositi di resti organici che vengono trasportati dal mare.
In Italia cresce da Nord a Sud, nelle regioni che affacciano sulla costa. Si trova allo stato spontaneo nel periodo primaverile. Viene raccolta tagliando alla base i giovani germogli, prima che s’induriscano e la pianta continui il suo sviluppo.
L’altezza ideale per il taglio non deve superare i 20 cm.
Al momento della raccolta somiglia molto all’erba cipollina e i fasci riuniti ricordano, per l’appunto, la barba di un frate.
Per la coltivazione degli agretti consigliamo di seguire la natura. Quindi può essere praticata laddove le condizioni climatiche sono ideali. I suoli devono essere molto ricchi di sale, come, ad esempio i terreni un po’ sabbiosi, tipici della costa. Non possiamo pensare di coltivare la barba dei frati in montagna, o in pianura lontano dal mare.
Semina degli agretti
Nell’orto domestico è possibile coltivare gli agretti partendo dalla riproduzione da seme. Questo è il metodo più economico ed efficace.
Ci sono, comunque, alcuni vivai che propongono piantine già formate e pronte per il trapianto, ma è molto difficile reperirle.
I periodi migliori per la semina della barba di frate sono la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. Si va quindi da inizio marzo a fine maggio.
La tecnica è quella della semina diretta a spaglio, provvedendo a un successivo diradamento. E’ bene usare molti semi, così da avere una grossa percentuale di germogliazione. Bisogna preparare il substrato in maniera molto fine. Quindi si spande il seme, si ricopre di un leggero strato di terra e si innaffia dolcemente.
Bisogna tenere il terreno sempre ben umido fino all’emergenza dei germogli, stando però attenti a non creare dannosi ristagni idrici.
Si consiglia di scegliere una posizione nell’orto ben soleggiata, essendo una pianta che in natura beneficia della lunga esposizione solare.
Qui trovate i semi degli agretti per la coltivazione domestica.
Come coltivare gli agretti
Nella coltivazione degli agretti le cure colturali sono davvero limitate, in quanto la specie è molto rustica.
Nella preparazione del terreno si può ammendare un po’ di sostanza organica, senza eccedere, usando magari humus di lombrico. Qui trovate un humus di buona qualità.
Per quanto riguarda l’irrigazione, è necessaria solo dopo lunghi periodi di siccità, e sempre con moderazione, poiché la pianta soffre l’eccessivo ristagno idrico. Di tanto in tanto si può intervenire con la sarchiatura manuale, così da tenere la pianta libera dalle erbe infestanti.
Gli agretti non sono molto ricercati dai parassiti, quindi la difesa biologica antiparassitaria è praticamente nulla.
Proprietà degli agretti e usi in cucina
Gli agretti sono molto apprezzati nella cucina mediterranea e non solo. Godono infatti di grande popolarità tra gli chef stellati di tutto il mondo.
Sarà per il loro gusto naturalmente salato, che ricorda il mare e dona un tocco unico ai piatti. Sono ricchi di elementi nutrizionali benefici, in primis sali minerali, quali: potassio, calcio, magnesio, ferro e sodio.
Sono altresì carichi d’acqua e di fibre, per cui hanno un ottimo effetto sulla diuresi e la regolarità intestinale. Infine contengono vitamina A, C e vitamine del gruppo B, soprattutto B3, quindi un cibo oltre che buono, salutare. Nella medicina popolare infatti, si era soliti usare la barba dei frati per preparare un infuso con le foglie, impiegato come diuretico in caso di calcoli renali.
In cucina i teneri germogli di agretti sono protagonisti nei piatti primaverili ed estivi.
Si possono mangiare crudi, lessare o cuocere al vapore. Si possono usare come ingrediente principale o complementare di: insalate, frittate, torte salate e pizze. Sono altresì un ottimo condimento per gli spaghetti, le linguine, le trenette e i tagliolini.
Si abbinano alla grande con i pomodorini freschi, ma anche con le conserve forti di: pomodori secchi, acciughe, capperi.