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Il geranio edera (Pelargonium peltatum) è una pianta da fiore appartenente alla famiglia delle Geraniaceae. È tra le specie di geranio più diffuse e popolari sui balconi e davanzali di tutte le regioni italiane, tanto che le macchie di colore create dai folti gerani ricadenti in fioritura, sono diventati parte dell’iconografia tradizionale di alcune aree. Il geranio edera, con adeguate cure colturali, regala grandi soddisfazioni, sviluppando piante rigogliose e appariscenti.
In quest’articolo vediamo quali sono le peculiarità di questa specie di geranio e le tecniche di coltivazione biologica.
Origine del nome Pelargonium peltatum
Il nome generico Pelargonium deriva dal vocabolo greco pelargos=cicogna, in riferimento alla presenza della lunga appendice a forma di becco che sovrasta il fusto. Il geranio edera è originario del Sudafrica, endemico delle province del Capo, e venne introdotto in Europa all’inizio del XVIII secolo. Da quel momento il suo successo non è mai diminuito.
Descrizione del geranio edera
Il geranio edera sviluppa lunghi fusti ricadenti che possono arrivare alla lunghezza di 2 m. Ha una naturale tendenza ad espandersi in un folto cespuglio che viene sfruttata con soluzioni diverse: può arrampicarsi tra i cespugli o essere fatta sviluppare su fili di ferro o graticci, anche se in genere viene semplicemente fatta ricadere da davanzali e ringhiere.
Foglie
Le foglie sono tipicamente peltate, simili a quelle dell’edera, da cui chiaramente deriva il nome volgare. Sono di colore verde vivo, carnose, leggermente arricciate ai bordi e con nervature evidenti e larghe circa 8 cm.
Fiori
I fiori dei gerani edera sbocciano riuniti in piccole infiorescenze sorrette da lunghi steli piuttosto sottili. La pianta allo stato selvatico ha fiori di colore sbiadito, tra il malva e il rosa, mentre i floricoltori hanno sviluppato cultivar con fiori nelle diverse sfumature di rosa, rosso, bianco, malva e porpora, alcune con fiori semi-doppi.
La fioritura è prolungata e avviene dalla tarda primavera fino all’inizio dell’autunno, ciò spiega il successo del geranio edera come pianta ornamentale.
Varietà di geranio edera
Tra le varietà di geranio edera a fiore semplice le più famose sono: balcon lilla, balcon noa, balcon imperial e decora imperial.
Quelle con fiori semi-doppi più pregiate sono le varietà: boneta e bella donna rosa.
Come coltivare il geranio edera
Il geranio edera è una pianta piuttosto rustica, ma è pur sempre originaria del Sudafrica. Solo nelle regioni con temperature invernali superiori ai 5 °C è possibile piantarla in piena terra. Solitamente viene coltivata in vaso per poterla meglio proteggere dalle basse temperature o rientrarla in casa. Le gelate possono infatti “bruciare” la vegetazione e compromettere la ripresa vegetativa primaverile. Viceversa, Pelargonium peltatum, è molto resistente tanto al caldo quanto alla siccità.
Esposizione
L’esposizione migliore per il geranio edera è quella soleggiata, anche in piena estate.
Preferibilmente dovrebbe essere posizionata in una zona riparata dal vento e dalle correnti d’aria.
Terreno
Il geranio edera predilige un terreno ben drenato e ricco di humus, con pH preferibilmente acido.
Per preparare un buon mix di substrato si può utilizzare del terriccio specifico mescolato a sabbia o altro materiale inerte tipo perlite.
Per la concimazione di fondo va ammendato al terreno del concime organico, tipo humus di lombrico o compost domestico.
Quando e come piantare i gerani edera
Il momento migliore per avviare la coltivazione dei gerani edera è la primavera inoltrata, quando le gelate tardive sono ormai alle spalle. Se si acquistano piantine in vivaio vanno trapiantate alla distanza di almeno 30-40 cm l’una dall’altra, anche 50 cm se in piena terra. Per la coltivazione in vaso si consigliano le classiche fiorire rettangolari, lunghe e sufficientemente profonde.
Moltiplicazione
Le piante di Pelargonium peltatum si riproducono facilmente con la tecnica della talea, che si può fare in primavera oppure alla fine dell’estate. Basta prelevare la porzione di un ramo, lunga 15-20 e provvista di nodi, a cui si tolgono le foglie basali lasciando solo quelle in prossimità della gemma terminale. Le talee vanno interrate per circa metà della lunghezza, usando un mix di torba acida e perlite. Vanno innaffiate regolarmente e tenute protette dal sole cocente, fino all’avvenuta radicazione. Si allevano in vaso per la prima stagione invernale, proteggendole dal freddo. Si piantano nella sede definitiva nella primavera successiva.
Come irrigare i gerani edera
Nelle coltivazioni in vaso le irrigazioni devono essere regolari durante i periodi caldi e siccitosi. In autunno le bagnature andranno diminuite, per poi cessare quasi del tutto in inverno.
Come concimare i gerani edera
Essendo piante da fiore perenni la sola concimazione di fondo non è sufficiente a garantire tutti gli elementi necessari alla pianta. Ottima è una periodica fertilizzazione ammendando al terreno del concime organico come i lupini macinati. Il periodo migliore per concimare con i lupini è a fine inverno, prima della ripresa vegetativa.
Come proteggere i gerani edera in inverno
In inverno le piante di geranio edera vanno protette dal gelo, specie nelle regioni fredde del Nord. Se avete la possibilità rientrate le piante in vaso in casa e mantenetele in un luogo abbastanza luminoso, ma lontano da fonti di calore. L’alternativa è quella di lasciare le piante all’aperto e proteggetele con dei teli in tessuto non tessuto come questi.
Come potare i gerani edera
La potatura fa parte della protezione invernale delle piante di geranio edera, le quali, prima dell’arrivo del freddo, andranno accorciate. Tagliate i fusti mantenendo circa 15-20 cm di lunghezza e ripulite dalle parti secche.
Questo taglio servirà alla pianta per riposare durante l’inverno per poi esplodere in primavera con l’emissione di nuova vegetazione.
I parassiti dei gerani edera
Il parassita più temibile per il geranio edera è senza dubbio il licenide sudafricano del pelagornio, Cacyreus marshalli, altrimenti conosciuto come bruco dei gerani.
Le larve di questo lepidottero danneggiano i bottoni fiorali, le foglie e anche i fusti della pianta. Se l’infestazione del bruco è massiccia la pianta rischia di perire.
Per eliminare questo bruco e salvare le piante di geranio il prodotto migliore che potete utilizzare è il bacillus thuringiensis var. kurstaki, di cui vi abbiamo ampiamente parlato.
Le malattie dei gerani edera
Tra le malattie quella che può colpire i gerani edera è la muffa grigia o botrite. Solitamente questo fungo s’insedia inizialmente sulle parti morte della pianta, per poi estendersi alle parti sane causando la comparsa di muffa feltrosa grigiastra.
Per evitare grossi danni si consiglia di mantenere le piante pulite ed evitare le zone troppo umide che favoriscono la malattia.