Indice dei contenuti
La violetta è un fiore spontaneo che sboccia a inizio primavera, donando un inconfondibile colore a tutte le nostre campagne. Il nome botanico è Viola odorata, fa parte della famiglia delle Violaceae, ed è nota anche come màmmola o violetta di Parma. Non tutti sanno che le viole sono fiori commestibili, ricchi di proprietà benefiche da sfruttare in numerose preparazioni artigianali.
In quest’articolo scopriamo le caratteristiche botaniche del fiore violetto. Vediamo, inoltre, i costituenti, le proprietà e gli utilizzi.
Caratteristiche della pianta di violetta
La violetta è una pianta da fiore di tipo perenne e piccole dimensioni.
Queste sono le sue caratteristiche salienti:
- altezza dai 5 ai 15 cm
- radici con un grosso rizoma centrale e stoloni striscianti
- dall’apparato radicale nascono nuovi germogli
- le foglie sono dotate di un lungo picciolo, hanno forma ovata-cordata e sono ottuse e crenulate. Inoltre sono stolonifere e reniformi
I fiori della violetta
La violetta è una pianta nota per i suoi splendidi fiori. Sono di grandi dimensioni, fino a 2 cm, particolarmente odorosi.
I petali sono di colore viola, più o meno intenso. Si trovano isolati su peduncoli glabri.
La fioritura avviene a partire dal mese di febbraio e perdura per tutto il mese di aprile.
Frutti e semi
Dai fiori della violetta maturano i frutti, minuscole capsule di forma sub-globosa. A piena maturità si aprono in senso longitudinale e fanno fuoriuscire i semi. Questi sono numerosi, di colore bruno-chiaro, forma tondeggiante e ricchi di un olio essenziale chiamato strofiolo.
Dei semi sono particolarmente ghiotte le formiche, che li prelevano dal fiore contribuendo così alla sua disseminazione (mirmecoria).
Dove nascono le violette?
La violetta è una tipica pianta mediterranea. Troviamo i suoi fiori viola in tutta Italia, dal livello del mare fino ai 1200 m di altitudine.
È una specie ombrofila e antropofila, di sovente gregaria ai margini di boschi, siepi, scarpate e rive dei fossi. Era anche comune nei vigneti e negli oliveti condotti con il metodo dell’inerbimento del terreno.
Quali sono le parti utili della violetta?
Della violetta si usano i fiori appena sbocciati, febbraio-marzo è il periodo migliore per raccoglierli. In fitoterapia sono inoltre apprezzate le radici e le foglie.
Contenuto
Sono diversi gli elementi contenuti nella violetta, in particolare nei suoi fiori, ma anche nelle foglie e nei rizomi, vediamoli.
Fiori
- acido salicilico
- olio essenziale
- acidi organici
- mucillagini
- tannini
- violina
- jonìna
- violaquercitina
- irone
- pigmenti antocianici
- zuccheri
Foglie
- tannini
- saponine
Rizomi
- alcaloidi
- saponosidi
Proprietà dei fiori di violetta
È nei fiori che sono racchiuse le importanti proprietà della violetta, in particolare i petali sono:
- diuretici
- sudoriferi
- bechici,
- emollienti
- antinfiammatori
Gli usi dei fiori della violetta
Ma vediamo quali sono gli utilizzi classici e moderni dei fiori della violetta.
Tintura
Anticamente dai petali si otteneva una preziosa tintura, con la quale veniva misurata la reazione del pH empiricamente.
Questa tintura aveva la funzione di reattivo chimico e funzionava come una cartina al tornasole. La reazione acida di una soluzione era quella in rosso, la basica in verde.
Profumo
La violetta era molto ricercata in profumeria per l’estrazione della sua essenza, dalla quale si otteneva il celebre profumo Violetto di Parma. L’essenza veniva ricavata con il metodo dell’enfleurage, alternando le viole a lastre con strati di grasso per meglio assorbire gli effluvi, che dopo venivano separati con solventi. Da 100 kg di fiori si ricavavano solo 50 g di essenza pura di violetta, motivo per cui il profumo ottenuto era molto costoso.
Oggi invece i profumi vengono prodotti in maniera sintetica.
Proprietà odorose della violetta
Ricerche recenti mostrano le eccezionali proprietà calmanti delle sostanze odorose contenute nei fiori di violetta. In particolare, vi è la presenza di jònina, una molecola che agisce sull’olfatto in modo quasi anestetico. Questo spiega l’apparente perdita di intensità di profumo nel momento in cui si annusano a lungo delle mammole.
Usi in cucina delle violette
I fiori appena sbocciati delle violette si usano in cucina come aromatizzanti e per colorare le famose misticanze, ovvero le insalate di erbe selvatiche. Sono ottimi anche per preparare sciroppi, gelati, marmellate e canditi.
1 commento
le violette come vanno inserite nelle marmellate? a cottura avvenuta o durante ?