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Il coriandolo (Coriandum sativum) è una pianta appartenente alla famiglia botanica delle Apiaceae. È originaria dei paesi che si affacciano sul mediterraneo, ma anche in oriente è molto usata, specie al posto del prezzemolo, per cui a volte è indicata anche come prezzemolo cinese. Famosa è pure la nomenclatura iberica cilantro.
Ad ogni modo, in qualunque modo preferiate chiamarla, è una pianta da annoverare tra le spezie, anche se le foglie non hanno un aroma gradevole. La parte utilizzata, infatti, sono i semi essiccati. I semi di coriandolo sono ricchi di proprietà benefiche e quindi vengono utilizzati non solo in cucina, ma anche in erboristeria
La pianta, inoltre, è piuttosto rustica e facile da coltivare nell’orto partendo dalla semina.
In quest’articolo scopriamo quindi tutti i segreti per seminare il coriandolo correttamente, come curare la coltivazione, e quali sono le sue proprietà benefiche.
Caratteristiche botaniche del coriandolo
La pianta di coriandolo ha un ciclo annuale, questo vuol dire che va riseminata ogni anno. È di tipo erbaceo, con una radice a fittone sottile e poco ramificata. Il fusto può arrivare ad un’altezza di 60 cm ed è ramificato nella parte superiore.
Foglie
Le foglie basali hanno un lungo picciolo e una certa variabilità nella forma. Possono essere intere con il margine appena inciso, divise in 3 foglioline dentate oppure pennate con i lobi a forma di ventaglio che si restringono a cuneo alla base.
Le foglie presenti sulla parte superiore del fusto sono invece bi o tripennatosette, con i lobi lineari, inserite in modo alterno sul fusto con picciolo sempre più corto. Il picciolo si allarga alla base in una guaina amplessicaule. Sono commestibili, ma non hanno un sapore particolarmente gradevole, per cui difficilmente vengono usate nella nostra tradizione culinaria a mo’ di erba aromatica.
Fiori
L’infiorescenza della pianta di coriandolo è quella tipica delle apiacee ed è simile come aspetto a quella del finocchietto, del cumino e dell’aneto. È formata da ombrelle composte di 5-10 peduncoli, ciascuno dei quali porta dai 4 ai 12 fiori. I petali sono bianchi o rosa carnicino, piccoli nei fiori interni, molto più grandi (e talvolta parzialmente divisi in due) nei petali situati alla periferia dell’infiorescenza.
La fioritura è estativa.
Semi di coriandolo
Dai fiori si sviluppano i frutti, ovvero i pregiati semi del coriandolo. L’infruttescenza ha proprietà fisiche ben definite: è formata da 2 acheni piano-convessi che, uniti insieme, formano un frutto sub-sferico con delle sottili costolature che vanno dal polo superiore a quello inferiore.
Dove si può coltivare il coriandolo?
Il coriandolo, avendo un ciclo annuale, può essere coltivato praticamente ovunque. È una pianta di origine mediterranea, per cui è questo, in assoluto, il suo areale preferito. Quindi, benché molto più diffusa in Oriente, la pianta di coriandolo non può essere considerata esotica.
Quale esposizione preferisce la pianta?
Per ottenere semi di coriandolo maturi al punto giusto e di medio-grandi dimensioni, l’esposizione migliore per la pianta è quella in pieno sole. Tuttavia vegeta bene anche in zone parzialmente ombreggiate.
Qual è il terreno ideale in cui seminare il coriandolo?
Il terreno per coltivare la pianta di coriandolo dovrebbe essere soffice e ben drenato, con una buona dotazione di sostanza organica che si può ottenere aggiungendo del compost (link) prima delle operazioni di semina.
Come si semina il coriandolo
Il modo migliore per seminare il coriandolo nell’orto è la semina diretta. Il periodo ideale per farlo è l’inizio della primavera e fino al mese di maggio. È facile reperire i semi nei negozi specializzati.
La semina si può effettuare a spaglio o a file regolari, l’importante è che il letto di semina sia affinato in modo da favorire il germogliamento. Il seme andrebbe interrato a circa 1 cm di profondità, ad esempio utilizzando un rastrello. Una volta seminato, il terreno dovrà essere mantenuto sempre ben umido, fino all’emersione dei germogli.
Al germogliamento occorre diradare, mantenendo un germoglio ogni 5/10 cm.
Tecniche simili si possono adottare per seminare il coriandolo in vaso.
La coltivazione del coriandolo
Irrigazione
Durante il ciclo colturale l’irrigazione della pianta è necessaria solo in periodi particolarmente asciutti, dunque in assenza di precipitazione. Non esagerate con le bagnature, onde evitare problemi di ristagno idrico.
Pulizia dalle malerbe
L’unica cura colturale di cui necessita la pianta di coriandolo è la pulizia dalle erbe infestanti. La sarchiatura si può effettuare manualmente o con una piccola zappetta. Per evitare questa laboriosa operazione, si può optare per la pacciamatura naturale con la paglia, la quale ci consentirà anche di avere la terra più umida e quindi irrigare meno frequentemente.
Quando raccogliere i semi di coriandolo
Il coriandolo si raccoglie per i semi, per cui bisogna attendere la fine della fioritura, che avviene in estate. Le ombrelle contenenti i semi vanno recise insieme al peduncolo, dopodiché, si riuniscono in mazzetti e si appendono in un luogo ventilato e ombreggiato.
Quando sono ben secchi, i mazzetti si sbattono su un foglio di carta, in modo da far cadere i semi. Questi si conservano bene in vasetti di vetro.
Proprietà e usi del coriandolo
I semi di coriandolo contengono preziosi principi attivi, oli essenziali come linalolo e pinene, mucillagini e tannini. Hanno proprietà aromatizzanti, aperitive, digestive, carminative, antispasmodiche e antisettiche. Inoltre, se essiccati correttamente, hanno un aroma fresco e gradevole e vengono utilizzati in numerose ricette, specie nei piatti orientali e nel famosissimo curry. Trovano impiego anche nella preparazione di liquori digestivi alle erbe e nel vermouth.
Nel settore farmaceutico, le particolari caratteristiche aromatiche di questa pianta, permettono di correggere il sapore e l’odore di alcuni medicinali, soprattutto dei lassativi.
Il coriandolo e i suoi semi vengono usati anche a scopo fitoterapico in infuso o tintura, per favorire i processi digestivi, eliminare i crampi allo stomaco, le coliti e, in generale, tutti i problemi legati alla cattiva digestione.
1 commento
Trovo incredibile che non valorizzate le foglie di coriandolo, molto aromatiche ed ingrediente essenziale di tanti piatti della cucina mediorientale ed asiatica. Hanno un gusto che può piacere moltissimo (il mio caso) o sgradito (ho trovato più uomini che non l’apprezzano). Comunque io coltivo il coriandolo soprattutto per le foglie che trito ed aggiungo, come il prezzemolo cui assomiglia fisicamente, un po’ dappertutto: i semi sono quasi un “incidente di percorso” di fine estate