Il crescione è una pianta nota per le sue eccellenti proprietà alimentari e i più disparati utilizzi in cucina. Ne esistono diverse specie, che nel nostro Paese troviamo sia allo stato spontaneo, che coltivate.
In quest’articolo faremo una panoramica su tutto quello che c’è da sapere su questa pianta.
Il nostro blog dedica grande attenzione alle specie spontanee, in quanto la loro conoscenza ci fa capire quanto sia importante il rispetto per l’ambiente.
Il nostro territorio è ricco di piante spontanee piene di virtù, basti pensare a portulaca, amaranto, cardo mariano, piantaggine, tarassaco o, ancora, parietaria, giusto per citare alcuni esempi. Sono tutte piante gustose e dai benefici straordinari e si tratta dunque di risorse da preservare.
Vediamo quindi quali benefici ci regala il crescione e in che modo possiamo utilizzarlo al meglio per i nostri piatti.
Identificazione e varie specie esistenti
Il termine volgare “crescione” identifica un gruppo di piante appartenente alla famiglia botanica delle Brassicaceae.
Ne esistono diverse specie, le più importanti in Italia sono:
- Nasturtium Officinale o crescione d’acqua;
- Lepidium Sativum o crescione dell’orto;
- Cardamine Pratensis o crescione dei prati (specie poco apprezzata).
Crescione d’acqua, la specie più pregiata
Il famoso crescione d’acqua è la specie più importante e pregiata, in quanto più ricca di elementi nutrizionali e proprietà benefiche.
La parola nasturtium=storcere il naso, fa riferimento al suo tipico sapore acidulo e piccante.
Si tratta di una pianta spontanea perenne, presente in tutte le regioni italiane. Ama crescere nei luoghi umidi, ad esempio vicino alle sorgenti d’acqua o lungo le sponde di ruscelli e fossi.
Per quanto riguarda l’altitudine, la possiamo trovare dal livello del mare fino ad oltre i 1.500 m.
La pianta si presenta a forma di cespuglio, con fusti angolosi, di consistenza cava. Spesso sono striscianti al suolo, al più ascendenti, capaci di emettere nuove radici nella parte inferiore che poggia a terra.
In altezza questa varietà non supera i 60 cm, con numerose ramificazione nella parte più alta.
Le foglie sono alternate sul fusto, pennatosette, con 2-3 paia di segmenti laterali ovali e uno apicale. In cima ai fusti, inoltre, sono reniformi e più grandi.
I fiori sono piccoli, di colore bianco, con 4 petali. Si trovano riuniti in minuscole infiorescenze che fioriscono in modo scalare per tutta l’estate, a iniziare da maggio.
I frutti consistono invece in delle silique, di forma oblungo-lineare, le quali contengono molti piccoli semi.
Come coltivare il crescione d’orto
Il crescione dell’orto, noto anche come crescione inglese, è una pianta con ciclo annuale. Viene comunemente coltivata negli orti e nei giardini. E’ di dimensioni più piccole rispetto al suo fratello spontaneo, il crescione d’acqua; ha infatti foglie ovali e sottili ed è alto fino a 30 cm.
I fiorellini sono anch’essi bianchi, riuniti in racemi.
Si tratta di una specie meno ricca di elementi nutrizionali, ma più facile da coltivare.
Si riproduce facilmente dai semi, che è possibile comprare in rete insieme al kit di geminazione.
Il crescione inglese è perfetto per essere coltivato in vaso ed avere sul balcone dei germogli freschi da usare nelle insalate.
Ha un ottimo adattamento al terreno e resiste bene anche a condizioni climatiche estreme.
Il momento migliore per la semina diretta è la primavera, anche se può essere seminato in estate e in autunno. La germinazione è veloce e la prima raccolta viene fatta già 20 giorni dopo la semina.
Tagliando i germogli all’apice, questi ricacceranno, dunque si potrà avere una produzione continua.
L’importante è mantenere sempre il terreno ben umido e non esporre la pianta in pieno sole. Per questo è molto conveniente coltivarla in vaso o al più in zone in mezz’ombra dell’orto.
Proprietà nutrizionali e benefiche
Le indicazioni seguenti si riferiscono al crescione d’acqua, quello più ricco di proprietà nutrizionali e benefiche per la salute.
Oltre alla gluconasturtiina il crescione è una pianta ricca di sali minerali, come solfato di potassio e ferro. Ottimo il contenuto di Vitamina C e in misura minore di Vitamina A. Ha inoltre molte proprietà benefiche:
- Antiscorbutiche;
- Depurative;
- Diuretiche;
- Stimolanti;
- Espettoranti;
- Vitaminizzanti.
Inoltre, è raccomandato dagli erboristi come stimolante nelle debolezze dell’organismo. Ottimo per chi ha carenza di vitamina C, problemi della pelle (eczema, acne), per la caduta dei capelli. Per quest’ultimo problema è consigliato l’acquisto dell’applicazione della soluzione idroalcolica, che rafforza il cuoio capelluto e rallenta la caduta dei capelli.
Il crescione trova inoltre largo utilizzo nelle cure per rafforzare i denti deboli, per alleviare i problemi reumatici, nelle affezioni epatiche, per le stasi biliari, per la tendenza ai calcoli delle vie urinarie.
Altro impiego molto interessante è dovuto alla sua spiccata affinità con la nicotina. Viene per questo considerato un ottimo rimedio naturale per le autointossicazioni dal tabacco.
Come cucinare il crescione
Della pianta di crescione si raccolgono le foglie tenere e i rametti terminali. Il periodo migliore per la raccolta è la primavera, prima della fioritura, poiché è il momento in cui si concentra la maggior parte dei principi attivi.
Va bene comunque anche una raccolta più in là nella stagione, fino all’autunno.
Il consiglio è quello di avere l’accortezza di raccogliere il crescione in luoghi puliti, lontano da campi dove si faccia uso di pesticidi chimici. Bisogna inoltre masticarlo bene e lentamente, in questo modo, infatti, si sfruttano al meglio le sue capacità di rinforzare le gengive e attivare la secrezione salivare.
Il crescione è conosciuto da tutti per il suo gusto acidulo e piacevolmente piccante. Deve essere usato fresco e crudo, in quanto l’essiccazione e la cottura ne distruggono i principi attivi.
E’ perfetto per essere aggiunto ad insalate miste o per la preparazione di salse. È inoltre considerato un ottimo accompagnamento per le carni bianche.
Una piccola curiosità, la cucina giapponese colloca il crescione ai primi posti tra le verdure a foglia.