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La semina della borragine è di semplice attuazione e può regalare grandi soddisfazioni in giardino o nell’orto. Si può fare in diversi periodi dell’anno e con tecniche differenti in base alle esigenze colturali. Vi abbiamo già parlato di questa pianta, chiamata scientificamente Borago officinalis e delle sue proprietà benefiche in campo alimentare ed erboristico.
In questo articolo vediamo come seminare questa preziosa risorsa della natura.
Perché seminare la borragine?
La semina della borragine può avere diverse finalità. Per prima cosa si può decidere di coltivarla come pianta ornamentale, per la bellezza della sua fioritura, magari creando delle bordure in giardino. I fiori inoltre sono molto graditi alle api e a diversi altri impollinatori, per via dell’abbondante presenza di polline e nettare. Si può quindi decidere di introdurla nel nostro terreno come risorsa utile a questi insetti.
Le foglie sono commestibili, per cui può essere coltivata anche come pianta da orto. Non dimentichiamo infine le proprietà officinali custodite nei semi stessi e da cui si ricava un prezioso olio essenziale.
Quando si semina la borragine?
Il periodo di semina della borragine è molto vario. Stiamo parlando infatti di una pianta estremamente rustica, che cresce spontanea in natura. La si può seminare in autunno, dopo le prime piogge, in seguito alla siccità estiva. Al sud, in zone non soggette al gelo, si semina anche in pieno inverno. Ovviamente, si può seminare anche in primavera, da marzo a maggio.
Sconsigliamo la semina estiva, a meno che non si provveda poi all’irrigazione artificiale.
Al Nord, nelle zone dove si verificano estese gelate, sono da evitare anche le semine tardo-autunnali e invernali.
Dove trovare i semi di borragine?
I semi di borragine si possono trovare innanzitutto sulle piante spontanee (o coltivate) giunte a piena maturazione. In natura, la pianta cresce in tutte le regioni italiane, fino a 1.000 m s.l.m. È meno frequente nelle zone fredde e umide del Nord.
La fioritura avviene di solito in primavera, per cui il seme maturo si raccoglie dalle piante in piena estate. Tuttavia, sono frequenti i periodi di fioritura sfasati (in pratica, in tutte le stagioni), questo, di conseguenza, sfasa anche la maturazione del seme.
I semi di borragine si trovano in vendita nei negozi specializzati e negli shop di materiale apistico in diversi formati. Questi semi hanno dimensioni apprezzabili, durezza, e un’ottima capacità germinativa, tutti aspetti che ci consentono di applicare diverse tecniche di semina.
Le tecniche di semina
La pianta di borragine si adatta a qualsiasi tipo di terreno, anche quelli più poveri. In natura, predilige quelli ben drenati e che non diano luogo a ristagno idrico.
Prima di procedere con la semina, occorre una lavorazione del suolo, anche superficiale e grossolana, così da preparare al meglio il letto di semina.
Tra le tecniche che possiamo usare abbiamo la microsemina, la semina a spaglio e quella in vaso.
La microsemina
La principale tecnica per seminare la borragine è quella che noi definiamo microsemina o semina localizzata. In pratica, si pone il singolo seme nel terreno, a 1 cm di profondità, mantenendo una distanza di 5-10 cm tra un seme e l’altro. A seconda della stagione di semina, avremo un tempo di emergenza delle piantine diverso. Ad esempio, in autunno o in primavera, vedremo spuntare i germogli nel giro di una settimana.
Con la semina localizzata possiamo raggiungere i punti più difficili o, viceversa, creare delle file regolari nell’orto o nella bordura di un’aiuola.
Semina a spaglio
Se invece si vuole coprire con la borragine un’area più estesa, è opportuno ricorrere alla classica tecnica della semina a spaglio. Per agevolare la dispersione del seme, vi consigliamo di mescolarlo con della sabbia fine, in modo che possiate valutare con esattezza dove avete distribuito la semenza.
Dopo la semina basta coprire con un leggero strato di terra, magari avvalendosi di un rastrello. La quantità di seme impiegato dipenderà dall’estensione del terreno. Se si vogliono seminare grandi superfici si consiglia di effettuare un saggio preliminare, in modo da stabilire l’esatta quantità di seme necessaria.
Questo tipo di semina è quella più indicata quando si vogliono creare delle zone fiorite per le api o addirittura per la raccolta del seme stesso.
La semina a spaglio si può fare anche mescolando i semi di borragine con quelli di altre piante mellifere, ad esempio ai mix per floricoltura apistica.
Semina in vaso
Ancora più semplice è la semina della borragine in vaso, utilizzando un mix di terriccio universale e sabbia fine. Si consiglia di usare vasetti di 10-14 cm di diametro e di porre 1-2 semi a circa 1 cm di profondità. Una volta spuntato il germoglio, lasciate trascorrere un 20-30 giorni per il trapianto nella sede definitiva. La semina in vasetto ci consentirà di posizionare le piante in posti più impervi e difficili da raggiungere con gli attrezzi per la lavorazione del terreno. Ovviamente si possono usare anche vasi di grandi dimensioni e crescere la pianta direttamente lì.
Coltivare la borragine
La borragine è una pianta rustica che non ha bisogno di particolari cure colturali. Non necessita di irrigazione, ad eccezione delle semine tardive fatte a inizio estate e dopo lunghi periodi di siccità. È molto competitiva nei confronti delle altre erbe spontanee, quindi non ha bisogno di sarchiature. Infine, ha una forte capacità di autosemina, riuscendo a colonizzare, nelle stagioni successive, un’ampia area intorno alla coltivazione iniziale. Per cui, una volta seminata, avrete la borragine sempre presente nel vostro terreno.