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Anobio del pane. Eliminare le infestazioni

Di Coltivazione Biologica 23 Dicembre 2019

L’anobio (Stegobium paniceum) è un piccolo coleottero che provoca gravi infestazioni. In Italia è conosciuto come anobio del pane e in alcuni paesi anglosassoni come scarabeo della farmacia (drugstore beetle), proprio in riferimento all’ampio spettro di danni che le sue larve provocano.
L’anobio del pane è una specie cosmopolita, ossia diffusa in tutto il mondo, anche se predilige i paesi con un clima più mite.
È un insetto parassita che vive al buio. Quindi possiamo trovarlo facilmente in casa o nei magazzini dove vengono conservati gli alimenti.
Eliminare l’anobio del pane è molto complicato, vista la sua grande prolificità, ma è comunque possibile, grazie a piccoli accorgimenti nella conservazione degli alimenti e ad alcuni rimedi bio.

In quest’articolo riconosciamo l’anobio, vediamo quali danni provoca e come eliminarlo dalle nostre case.

Descrizione dell’anobio del pane

Anobio al microscopio
Lo Stegobium paniceum appartiene all’ordine Coleoptera, famiglia Anobiidae.

Adulto

Da adulto non raggiunge grandi dimensioni, arriva a circa 3 mm.
Il suo corpo è compatto ma lievemente allungato, con una tipica colorazione sul marroncino rossastro. È dotato di elitre (ali), che sono ricoperte di peli bianchi. Il dorso è solcato da evidenti linee infossate. Le zampe sono piuttosto esili, di colorazione identica al resto del corpo.
Altro tratto distintivo dell’anobio adulto sono le antenne, che terminano con tre segmenti.

Larva

Allo stadio larvale l’anobio del pane si presenta con una forma a “C”. È di colorazione biancastra e le dimensioni non vanno oltre i 5 mm. Il corpo è ricoperto da una rada peluria.
Sono le larve di questo coleottero a provocare la maggior parte dei danni sulle piante.

Pupa

Da larva a insetto adulto, l’anobio passa attraverso lo stadio di pupa. Anche in questo caso il colore è biancastro. La forma è allungata e mostra i primi accenni di quella che sarà la forma adulta, anche se le zampe e le ali non sono ancora formate.

Approfondimenti
  • Capua (Adoxophyes orana). Identificazione e difesa del frutteto
  • Eriofide del nocciolo (Phytocoptella avellanae). Danni e difesa biologica
  • Mosca orientale della frutta, una nuova minaccia per i frutteti italiani
  • Afide nero della fava (Aphis fabae). Prevenzione ed eliminazione

Il ciclo di vita dell’anobio

Descriviamo il ciclo di vita dell’anobio partendo dall’ovideposizione.
La femmina è in grado di deporre fino a 75 uova, in gruppi di 4-5, che vengono lasciate sul cibo infestato (o altri substrati). Le uova si schiudono dopo pochi giorni e le larve iniziano a nutrirsi, rimanendo nello stesso substrato.
Il periodo larvale è molto variabile e dura dalle 4 alle 20 settimane.
Le larve di anobio del pane hanno bassa mobilità, cioè non fanno molta strada, ma provocano gravi danni scavando gallerie nel cibo che infestano.
Quando la larva è completamente cresciuta, costruisce un bozzolo e un pupato.
La pupazione dura dai 12 ai 18 giorni.
L’insetto adulto emerge dalle gallerie scavate in precedenza dalle larve e dopo 48 ore inizia l’accoppiamento. Una femmina adulta di anobio vive dai 13 a 65 giorni.

Quanto dura il ciclo di vita

L’intero ciclo di vita è generalmente inferiore a due mesi, ma può durare anche fino a sette. La durata dipende fortemente dalla temperatura e dalla fonte di cibo. Se le condizioni sono favorevoli all’insetto, è più breve.
Lo sviluppo avviene tra i 15 e i 34 °C, ma è ottimale a circa 30 °C, con il 60% di umidità relativa.
La difficoltà nell’accorgersi di un’infestazione di anobio del pane, è dovuta al fatto che la larva compie il suo ciclo all’interno del cibo o di altri detriti. Ci si rende dunque conto delle presenza dell’insetto, solo quando ha compiuto almeno una generazione, cioè dopo lo sfarfallamento degli adulti che lasciano un foro d’uscita.

Le infestazioni di anobio del pane

Infestazione di anobio
Il danno dell’anobio del pane è dovuto all’attività trofica delle larve.
Sempre allo stadio larvale, l’insetto è capace di penetrare in minuscole fessure, infestando così tutti gli ambienti.
Si tratta, in sostanza, del tipico parassita delle derrate alimentari, in quanto il suo cibo prediletto è l’amido. Per questo motivo può infestare alimenti come:

  • pane fresco e secco
  • prodotti da forno vari (dolciumi, cracker, ecc.)
  • pasta e riso
  • granaglie e farine
  • legumi
  • spezie e piante secche
  • frutta secca (mandorle, nocciole, noci, castagne, ecc.)
  • cacao in polvere e cioccolato
  • caffè e tè
  • tabacco in busta
  • semi di uccelli
  • carta

Altre fonti di alimentazione

Con l’avanzare dell’età le larve di anobio diventano ancora più voraci e iniziano ad apprezzare la cheratina, sostanza che si trova ad esempio nella lana e in altri materiali inerti, come quelli delle opere d’arte antiche. L’insetto diventa quindi una preoccupazione per i gestori dei musei e di quei luoghi dove vengono conservati quadri, libri antichi, pergamene, ecc.
Negli Usa questo coleottero è conosciuto come scarabeo della farmacia, in quanto spesso si nutre di prodotti farmacologici. Questa attitudine deriva dalla sua grande polifagia. Non disdegna ad esempio la stricnina, un estratto di erbe altamente tossico per l’uomo, usato per la preparazione di alcuni farmaci.

Come difendere i cibi

Per prevenire le infestazioni di anobio nelle case, il buon senso suggerisce di avere massima cura nella conservazione degli alimenti.
Le dispense e gli armadietti devono essere sempre tenuti puliti, e di tanto in tanto aspirati accuratamente. Questo lavoro di pulizia deve essere esteso alle fessure dei mobili, negli angoli degli armadietti, magari nei magazzini dove si conservano vecchie derrate facilmente attaccabili. Se si possiedono uccelli, bisogna effettuare una pulizia periodica della lettiera dai residui dei semi.
In generale, i cibi che teniamo in dispensa devono essere assolutamente sigillati, magari utilizzando strati doppi di protezione.
Lasciare del pane vecchio in una busta semiaperta è un ottimo modo per invitare l’anobio a fare un bel banchetto.

Come notare le infestazioni

In genere ci si accorge dell’infestazione di anobio del pane quando si notano degli strani animaletti nella pasta, nel pane o comunque, negli alimenti di cui questo parassita si nutre.
A questo punto vi starete chiedendo come fa questo coleottero a entrare in casa. Tra i mezzi di diffusione più comuni ci sono i cibi secchi per gli animali, come ad esempio i semi di uccelli, anche se in confezioni in apparenza integre.
Per liberare la casa da un’infestazione di anobio bisogna cercare di scoprire dove si nasconde il focolaio. I segni rivelatori di cibo e/o oggetti infestati sono dei piccoli buchi simili a pallini, all’esterno dell’imballaggio del prodotto alimentare. In questo caso l’infestazione è già avanzata.
Altro segnale dell’invasione sono le polveri sospette sul fondo delle confezioni o all’esterno delle stesse.

Eliminare l’anobio del pane

Per contrastare l’anobio la logica ci suggerisce di evitare insetticidi chimici, giacché andremmo a immettere veleni laddove conserviamo il cibo.
Il rimedio biologico più efficace per eliminare l’anobio, dunque, è l’utilizzo della terra di diatomee, di cui vi abbiamo parlato e che potete acquistare qui.
La terra di diatomee è una particolare farina fossile che agisce sui parassiti per contatto. Secca la l’esoscheletro dell’insetto, che nel giro di qualche giorno muore. Si tratta di un prodotto non tossico per l’uomo, anche se ingerito accidentalmente.
Può essere polverizzato nei luoghi primari dove temiamo la presenza di un’infestazione.
Questa sostanza non è assolutamente tossica per l’uomo, ma prevede comunque importantissime precauzione d’uso, riguardano l’inalazione. Pur non avendo tossicità, quando inalata è in grado di creare gravi danni alle vie respiratorie. Quindi, nella sua applicazione adoperate sempre una mascherina con filtro.
Ovviamente, se l’infestazione di anobio è particolarmente grave, il consiglio è quello di chiamare una ditta specializzata.

Approfondimenti
  • Tarlo del tabacco. Ecco difendere le derrate alimentari
  • Afide verde delle pomacee (Aphis pomi). Danni e difesa biologica
  • Vespa samurai. I lanci in Italia dell’antagonista della cimice asiatica
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1 commento

Cristina 7 Agosto 2020 - 12:52

purtroppo la terra di diatomee é davvero un bel pasticcio da usare per esempio negli armadietti della cucina, soprattutto visto che deve esser lasciata in posa per un bel po’ di giorni. Altre idee di oli essenziali molto efficaci per esempio? grazie

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