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La nottua del pomodoro è un insetto conosciuto anche come nottua gialla o bruco del pomodoro. E’ una specie molto presente sul nostro territorio e, se non controllata efficacemente, rovina in maniera grave i frutti di questa nostra coltivazione. I pomodori, d’altro canto, come abbiamo avuto modo di vedere, sono piante molto delicate. Vi abbiamo già parlato dei parassiti come la tuta absulta e la cimice, e delle altre problematiche come il marciume apicale, la peronospora e la bronzatura fogliaria.
La nottua provoca danni soprattutto nei periodi più caldi, quindi nei mesi di giugno e luglio. Nell’articolo di oggi, vediamo come riconoscerla e cerchiamo di capire come agisce nei diversi stadi del suo ciclo vitale. Ovviamente, vi mostreremo anche come difendere la nostra coltivazione di pomodoro con l’uso di tecniche o prodotti per l’agricoltura biologica.
Come sempre, il nostro obiettivo è quello di evitare l’uso dei pesticidi chimici. Per cui, una strategia di difesa adeguata, basata su prodotti e tecniche consolidate nella pratica dell’agricoltura biologica, può tranquillamente permetterci di tenere sotto controllo questo problematico parassita.
Identificazione della nottua del pomodoro

Farfalla adulta di nottua del pomodoro
La nottua del pomodoro, nome della specie Heliotis armigera, è un insetto dell’ordine dei Lepidotteri, come la tuta absoluta, appartenente alla famiglia dei Nottuidi.
Il lepidottero è tipicamente una farfalla, in questo caso con un’apertura alare di circa 35 mm. Nella femmina adulta le ali anteriori sono di colore bruno-ocraceo, con leggere sfumature verdi, che nel maschio sono più scure.
La livrea degli esemplari adulti è completata da striature trasversali di colore brunastro.
Le larve, che provocano la maggior parte dei danni, hanno un’elevata variabilità di colori. A seconda del ciclo di sviluppo e del tipo di alimentazione, passano dal verde-giallo a una colorazione più scura, bruno-nerastra.
Alla fine del ciclo la larva può raggiungere le ragguardevoli dimensioni di 3-4 cm.
Ciclo biologico

Larva di nottua del pomodoro
Il ciclo biologico della nottua del pomodoro parte, come sempre, dal periodo invernale. Ossia, quando l’ultima generazione di larve penetra nel terreno per diventare crisalide e svernare.
Le farfalle adulte compiono il primo volo in primavera inoltrata, tipicamente nel mese di maggio. Sono lepidotteri particolarmente attivi nelle ore notturne e volano anche per lunghe distanze. Per questo sono considerati una specie migratoria.
Prima dell’estate inizia la fase dell’accoppiamento, in seguito alla quale le femmine depositano sulla vegetazione delle piante le uova. E’ una specie molto prolifica, ogni femmina, infatti, nel suo ciclo di vita, può deporre fino a 2.000 uova.
Le uova si schiudono in un tempo variabile dai 3 ai 15 giorni, a seconda della temperatura ambientale. Da qui nascono le larve.
Complessivamente, la nottua del pomodoro riesce a compiere dalle 2 alle 4 generazioni. Di queste, la seconda è quella più pericolosa, in quanto avviene di solito nel pieno dei mesi estivi, con le piante al massimo della loro produzione di frutti.
Danni

Danno della nottua sul pomodoro maturo
Come accennato, della nottua del pomodoro sono gli stadi larvali a danneggiare piante e frutti. Il danno avviene inizialmente sulla vegetazione, dove le larve di prima generazione svolgono la loro attività trofica. In genere, si tratta di erosioni irregolari sulle foglie.
Successivamente, le larve di seconda generazione attaccano i frutti, ossia i pomodori, siano essi acerbi o maturi. Queste penetrano nella bacca privilegiando come primo punto d’attacco la zona nei pressi del peduncolo. Una volta dentro il frutto, scavano delle vere e proprie gallerie, nutrendosi quindi della polpa. Le larve della nottua riescono addirittura a spostarsi da un pomodoro all’altro, anche se di solito non si riscontra più di una larva a frutto (questo anche per via di una forma di cannibalismo intraspecifico). Il danno, oltre alla galleria stessa, è dovuto al rilascio di escrementi di colore verdastro, molto fastidiosi.
Se il frutto attaccato è immaturo, questo tenderà a cadere dalla pianta. Se, invece, l’azione trofica delle larve avviene su frutti maturi, questi, con ogni probabilità, marciranno.
La difesa biologica, monitoraggio e cattura massiva degli adulti
Per difendere le nostre piante dalla nottua del pomodoro, bisogna adottare una strategia di difesa biologica molto simile a quella che abbiamo visto per la difesa dalla tuta absoluta.
Innanzitutto, è necessaria un’azione di monitoraggio e cattura massiva, che si può attuare congiuntamente in due modi. In primo luogo, piazzando le trappole cromotropiche di colore giallo di cui vi abbiamo già ampiamente parlato in passato. Sono molto efficaci e potete agevolmente trovare qui.
In secondo luogo, utilizzando le trappole con i feromoni, che attirano, attraverso un meccanismo di confusione sessuale, le femmine della specie.
Questo tipo di feromone specifico è disponibile nei negozi specializzati, dove dovrete chiedere quello appositamente studiato per la specie in esame.
Questi due rimedi, che non toccano assolutamente le nostre piante, se usati separatamente, permettono di monitorare la presenza dell’insetto. Se usati, invece, congiuntamente, permettono anche la cattura massiva.
Se volete rendere ancora più incisiva questa azione potete utilizzare in aggiunta le trappole elettriche ad elettroluminescenza, ossia quelle che si usano tipicamente in giardino per le zanzare. Questo tipo di trappola, accesa nelle ore notturne attirerà la nottua. Un prodotto conveniente potete facilmente reperirlo qui.
C’è da sottolineare però, che questo tipo di trappola, attirando la farfalla con la luce, non fa distinzione tra insetti utili (o innocui) e i lepidotteri dannosi (come, appunto, la nottua del pomodoro).
Come eliminare le larve di nottua del pomodoro
La difesa biologica dalla nottua del pomodoro appena vista, ha come obiettivo l’eliminazione dei lepidotteri adulti. Questo permette di arrestare la loro proliferazione e quindi lo svilupparsi delle generazioni successive.
Tuttavia, abbiamo sottolineato come siano le larve a provocare i danni ai frutti e alla pianta. Per l’eliminazione diretta delle larve di nottua del pomodoro, quindi, ci viene in aiuto il bacillus thuringiensis var. kurstaki, di cui vi abbiamo ampiamente spiegato il meccanismo biologico della sua azione.
In questa sede sottolineiamo che il bacillus è molto efficace sulle larve giovani. Bisogna quindi cercare di individuarle e colpirle il prima possibile.
La larva di nottua è molto attiva nelle ore notturne, è quindi indispensabile usare con il bacillus thuringiensis alla sera. In questo modo lasceremo bagnate piante e frutti, la larva si alimenterà del bacillus e perirà poco dopo.
La difficoltà specifica dell’utilizzo del thuringiensis è dovuta al comportamento delle larve. Una volta penetrate nel pomodoro, infatti, sono più difficili da raggiungere con il bacillus.
Il momento ideale d’intervento è quando le larve sono appena nate e cercano il frutto in cui scavare la galleria. Anche indovinare il momento in cui la larva si sposta da un pomodoro all’altro aumenta l’efficacia dell’azione.
Un’avvettenza importante: il bacillus thuringiensis è altamente selettivo, dunque è necessario acquistare la varietà giusta. Quello adatto per la nottua del pomodoro è il kurstaki (fate attenzione a non confondervi). Un prodotto valido potete trovarlo in rete, bacillus thuringiensis varietà kurstaki.
In conclusione, per eliminare le larve di nottua del pomodoro senza sprecare tempo, è necessario monitorare la situazione attentamente. Capire quando è il momento giusto per intervenire è quindi di fondamentale importanza. Il bacillus thuringiensis, infatti, essendo biologico, non ha un’azione sistemica sulle piante (come i pericolosi insetticidi chimici), ma agisce semplicemente per ingestione.
1 commento
Ho la notturna sui pomodori ma fortunatamente ho anche il Kurstaki che userò questa sera per una disinfestazione.