La camomilla (Matricaria recutita o M. Chamomilla) è una pianta spontanea che fa ogni anno la sua comparsa in primavera. E’ molto diffusa nelle nostre campagne, negli incolti, dai litorali alle zone collinari. Vanta un’antica tradizione popolare come pianta in grado di donare calma e serenità. Inoltre, è capace di trasmettere la forza necessaria per superare momenti difficili. Da oltre 2000 anni, infatti, la camomilla è impiegata come erba officinale.
E’ storia che nella tomba del famoso faraone egiziano Ramsete II siano state rinvenute tracce di polline di camomilla. Questo poiché, nella credenza egizia, alla pianta era attribuita la capacità di infondere coraggio nell’affrontare il viaggio ultraterreno.
In quest’articolo cerchiamo di conoscere meglio questa pianta, le sue proprietà e i suoi utilizzi.
Identificazione botanica ed etimologia del nome Camomilla
La camomilla comune è una pianta che appartiene alla famiglia botanica delle Asteraceae o Compositae.
A questa famiglia appartengono anche i girasoli e il topinambur, piante di cui vi abbiamo già parlato in precedenti articoli.
La caratteristica che accomuna queste piante è la particolare forma dell’infiorescenza, detta a capolino.
Il nome scientifico Matricaria deriva da due termini latini mater=madre (in riferimento al fatto che era usata per guarire disturbi femminili), e matrix=utero (a ricordare la proprietà della pianta di favorire il ciclo mestruale).
La parola camomilla invece, viene dal greco chamaimelon. Si tratta dell’unione delle parole chamai=piccolo e mélon=mela, questo perché il suo odore è simile a quello di alcune varietà di mele. In altre lingue, ad esempio in spagnolo, si chiama manzanilla, ossia “piccola mela”.
Caratteristiche della pianta di camomilla
La camomilla è una pianta molto diffusa nel nostro Paese e in generale in tutta Europa. Vegeta bene selvatica nei campi e negli incolti, fino a quote di bassa montagna. La sua presenza è minacciata però dall’uso indiscriminato di pesticidi, che in molte aree ne ha ridimensionato la diffusione.
La camomilla è una pianta con ciclo annuale, che in buone condizioni può raggiungere anche i 50 cm di altezza. Ha radici a fittone abbastanza sviluppate, da cui si diramano fusti più o meno ramificati nella parte superiore.
Lungo i fusti la pianta ha foglie alterne, senza picciolo (sessili) e finemente suddivise in strette lacinie lineari.
I fiori sono la parte pregiata della pianta. Formano le tipiche infiorescenze riunite in piccoli capolini, con ricettacolo conico e cavo.
I fiori esterni hanno la ligula bianca, mentre quelli interni sono tubulosi con un’evidente corolla gialla. Ogni capolino ha un diametro di circa 1 o 2 cm.
La fioritura della camomilla avviene a partire dal mese maggio (aprile al Sud) e dura fino ad estate inoltrata. Per conservare le sue proprietà, il fiore va colto quando è vivo, prima che appassisca e vada a seme.
Il frutto (seme) è un piccolo achenio di circa 1 mm di lunghezza, di colore chiaro.
Contenuto e proprietà della camomilla
Le proprietà benefiche e medicinali della camomilla sono contenute nei fiori. Questi conferiscono alla pianta il tipico e gradevole odore aromatico. Inoltre, contengono un particolare olio essenziale. Questo è costituito dai principi attivi camazulene e bisabololo, e da una mescolanza di altre sostanze, tra cui: acido salicilico, acido oleico, acido stearico, alfa-bisabololo, flavonoidi, inositolo, acido antemico, cumarine.
I capolini, inoltre, sono molto balsamici e lenitivi. Contengono, infatti, circa il 10% di mucillagini, sostanze emollienti che, liberate durante l’infusione, sono capaci di ridurre le irritazioni interne.
Tutte queste componenti conferiscono alla camomilla proprietà antispasmodiche, sedative, antimicotiche e antibatteriche.
La camomilla è in grado, inoltre, di svolgere un’efficace azione emmenagoga nelle amenorree e dismenorree di origine nervosa.
E’ un blando analgesico, efficace in particolare per la fascia del trigemino, in caso di cefalee premestruali, influenzali e odontalgie.
Cura in maniera naturale l’insonnia. Mitiga le coliche e ha una benefica azione sulla digestione. Possiede altresì proprietà cicatrizzanti, carminative e antiallergiche, ed è un ottimo stimolante del sistema immunitario.
Preparazioni domestiche con i fiori di camomilla
Come detto, la camomilla è molto diffusa allo stato spontaneo. E’ facile, quindi, coglierla ed essiccarla per adoperarla in casa nelle diverse preparazioni.
Vediamo, ora, alcune sue preparazioni.
Infuso di camomilla
L’infuso di camomilla si fa mettendo un cucchiaio di fiori essiccati in una tazza di acqua bollente. Si lascia in infusione per trenta minuti, quindi si filtra ed è pronto per essere bevuto.
Polvere di fiori
La polvere di fiori di camomilla si ottiene triturando finemente, in un
mortaio, 5 g circa di fiori essiccati. Si conserva in un barattolo chiuso e si assume a piacimento insieme al miele.
Tintura di camomilla
Molto preziosa è la tintura di camomilla. Si ottiene mettendo a macerare 20 g di fiori sminuzzati in 100 ml di alcol a 70° per 8 giorni. Trascorso il tempo si scola e si conserva in bottigliette di vetro scuro con il contagocce.
Sciroppo di camomilla
Per lo sciroppo di camomilla si prepara prima l’infuso, con 3 cucchiai di fiori immersi in 150 ml d’acqua per un ora. Diventato freddo, si spremono i resti, si filtra e si aggiungono 250 ml di sciroppo fatto con acqua e zucchero.
Olio per uso esterno
Interessante è la preparazione dell’olio per uso esterno, da usare per massaggi e frizioni. Si prepara con 60 gr di fiori secchi sminuzzati in 500 ml di olio d’oliva.
Gli ingredienti si mettono in un pentolino e si fanno scaldare a bagnomaria per 2 ore, mescolando di tanto intanto. Trascorso il tempo, si filtra con cura adoperando un panno in lino. L’olio si conserva in una bottiglia di vetro scuro con chiusura ermetica.
Se non avete la possibilità di raccogliere in un campo pulito la camomilla e fare le vostre preparazioni in casa, qui potete trovare molti prodotti erboristici pronti all’uso.
Applicazioni pratiche della camomilla
Vediamo ora alcuni esempi d’applicazione pratica della camomilla, sia per uso interno, che esterno.
Acne e rottura dei capillari
La camomilla ha azione purificante, quindi dopo essersi lavati il viso, sciacquare con l’infuso.
Blefarite, congiuntivite, orzaiolo, occhi arrossati
Per queste problematiche applicare impacchi freddi sugli occhi con una pezzuola o del cotone imbevuti nell’infuso.
Diarrea, nausee mattutine, vomito, indigestione, ulcera allo stomaco e mancanza di appetito
Bere 3 tazze d’infuso, al risveglio, a mezzogiorno e alla sera. In alternativa assumere 8-10 gocce di tintura su una zolletta di zucchero o 3 cucchiai di sciroppo per 3 volte al giorno.
Disturbi premestruali
Lontano dai pasti assumere 2-3 tazze di infuso, oppure 10-12 gocce di tintura su una zolletta di zucchero, 3 volte al dì.
Infiammazioni cutanee da pannolini, pelle irritata, screpolata e ferite
Esporre le parti arrossate all’aria fresca e applicare sulle parti interessate delle compresse fredde di camomilla.
Insonnia, difficoltà a dormire, stati d’ansia
Bere una tazza calda di infuso mezz’ora prima di coricarsi. Questo metodo tradizionale è un blando sedativo anche per i bambini, consigliato per sonni agitati.
Mal di gola e gengiviti
Fare gargarismi e risciacqui con l’infuso freddo più volte nel corso della giornata.
Mal di schiena, mal di testa
Spalmare sulle parti interessate un poco di olio per uso esterno e accompagnare con un massaggio delicato.