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La salvia è una pianta che tutti noi usiamo in cucina per le sue proprietà aromatiche e che spesso coltiviamo in casa o in giardino. Non tutti però ne conoscono le proprietà officinali, anche se si tratta di una delle principali piante medicinali di cui disponiamo e in questo campo ha innumerevoli proprietà e utilizzi. Il nome latino da cui deriva ci fa capire subito il valore che le veniva attribuito dalle antiche pratiche di officina botanica. La parola salvia, infatti, deriva dal latino salus, ossia salute. Tra i Greci e i Romani veniva considerata appunto l’erba della salute e se ne faceva ampio uso in diverse preparazioni medicamentose.
In questo artico, quindi, scopriamo insieme quali sono queste proprietà che la salvia nasconde e vediamo quali sono gli utilizzi curativi che l’hanno fatta apprezzare sin dall’antichità.
Gli elementi essenziali che compongono la salvia
Gli elementi principali di cui la salvia officinalis è costituita sono: l’olio essenziale, l’acido organico, i flavonoidi e le saponine.
L’olio essenziale a sua volta è costituito da elementi quali: l’alfa e beta-tujone e la canfora
- Tutti questi elementi combinati conferiscono alla salvia proprietà:
- Antisettiche;
- Antibatteriche;
- Stimolanti;
- Digestive;
- Espettoranti;
- Cicatrizzanti;
- Antispasmodiche;
- Antisudorifere.
Proprietà dell’olio di salvia
Dalle cime essiccate della pianta si ricava l’olio essenziale di salvia. Queste cime vengono sottoposte a un processo di estrazione in corrente di vapore. L’olio così ricavato viene utilizzato per uso esterno, per limitare la secrezione di sudore, e ha un effetto molto duraturo. Inoltre ha molti utilizzi in cosmesi. Viene ad esempio adoperato come astringente per i pori dilatati della pelle o per preparare trattamenti contro la caduta dei capelli.
Proprietà delle foglie di salvia
Le foglie di salvia officinalis possono essere utilizzate appena raccolte e strofinate sui denti come dentifricio sbiancante.
Con questo tipo di utilizzo si può combattere l’alitosi, oppure si possono curare stati infiammatori delle gengive e del cavo orale.
Le proprietà della tisane di salvia
Come abbiamo visto, le piante officinali si possono utilizzare per preparare delle tisane, attraverso dei processi d’infusione e di decozione.
Le tisane alla salvia hanno diversi utilizzi, a seconda che si decida di preparare un infuso o un decotto. Vediamo degli esempi.
Infuso di salvia contro cattiva digestione e sudori notturni
Utilizzando 4-5 foglie per una tazza d’acqua bollente, si può preparare un infuso di salvia digestivo da assumere dopo i pasti.
Se assunto prima di dormire, oltre alla funzione digestiva, l’infuso di salvia vi aiuterà a limitare la sudorazione notturna.
Decotto di salvia contro i dolori mestruali
Per lenire i dolori durante il ciclo mestruale è possibile utilizzare il decotto di salvia. Per prepararlo basta mettere ad ebollizione 25 g di foglie di salvia in un litro d’acqua.
Il tempo di ebollizione è di 15-20 minuti, dopodiché il decotto andrà filtrato con un colino. Si consiglia di assumere dalle 2 alle 4 tazzine di decotto di salvia al giorno, lontano dai pasti.
Controindicazioni nell’assunzione di salvia
Come abbiamo detto, il tujone è uno degli elementi che costituisce la salvia officinalis. In concentrazioni eccessive, questa sostanza può risultare tossica. Viene dunque sconsigliato l’uso di preparazioni a base di salvia nelle donne in stato di gravidanza e allattamento. Ad esempio, uno dei problemi che possono sorgere è la diminuzione della secrezione del latte.
Naturalmente si parla di concentrazioni elevate, che un consumo nella norma non permette di raggiungere, tuttavia, durante la gravidanza e l’allattamento, è meglio evitare qualsiasi tipo di problema.