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Il punteruolo rosso, Rhynchophorus ferrugineus è un coleottero di origine asiatica. Negli ultimi anni è balzato agli onori delle cronache per gli innumerevoli danni alle palme, e quindi al verde pubblico.
La lotta contro questo parassita è necessaria, nonché obbligatoria, per evitare la scomparsa delle palme in Italia.
Grazie agli studi e alle sperimentazioni, oggi si può eliminare il punteruolo rosso della palma senza l’uso di pesticidi chimici.
Il monitoraggio puntuale della sua presenza e adeguati trattamenti consentiti in agricoltura biologica, riescono, infatti, almeno in parte, a risolvere il problema.
In quest’articolo partiamo dal riconoscimento visivo del punteruolo rosso delle palme, mostriamo le strategie di monitoraggio e prevenzione, capiamo quali trattamenti sono più efficaci per contrastare questo pericoloso parassita.
Identificazione del punteruolo rosso
Il Rhynchophorus ferrugineus è un insetto appartenente all’ordine dei Coleotteri, superfamiglia Curculionoidea. È noto come punteruolo rosso delle palme (in inglese red palm beetle), per via della sua vistosa e inconfondibile livrea.
Si tratta di un insetto parassita proveniente dall’Asia meridionale, che fa la sua prima presenza europea in Spagna, nel 1994.
In Italia è presente dal 2005, ampliando a poco a poco la sua diffusione a tutte le regioni dove sono presenti le palme.
Descrizione del punteruolo rosso delle palme

Punteruolo rosso adulto
Il punteruolo rosso è facilmente riconoscibile da adulto:
- È lungo tra i 19 e i 45 mm e largo da 11,50 a 15,50.
- Presenta un lungo rostro di forma ricurva, molto accentuato negli esemplari maschili, da dove spuntano dei peli brunastri ed in cui sono inserite le antenne.
- Ha sei forti zampe.
- Il colore va dal rosso al ruggine, con piccole macchie nere sul torace.
- Ha elitre (ali) striate e di colore più scuro rispetto al resto del corpo.
Le uova sono bianco-giallastre, di forma ovale, lunghe da 2,5 a 3,9 mm e danno vita alle larve. Queste sono apode, lunghe fino a 50 mm e con il capo sclerificato marrone.
Le pupe, ossia lo stadio intermedio tra larva e adulto, sono dapprima bianche per poi virare al marrone. Misurano dai 35 ai 50 mm e si trovano protette in un pupario. Questo viene costruito dalle larve usando le fibre della pianta. Si tratta di un vero e proprio nido, serrato e ricoperto di uno strato impermeabile.
Il bozzolo della pupa del punteruolo rosso ha forma ovale e allungata, lungo fino a 80 mm e largo sui 35 mm.
Il ciclo di vita del punteruolo rosso
Il punteruolo rosso compie all’interno della palma il suo intero ciclo biologico.
Gli adulti
Gli esemplari adulti vivono fino a 6 mesi e sono in grado di spostarsi volando fino a 1 km di distanza. Questo è uno dei motivi della facilità della diffusione geografica di questo coleottero.
La femmina depone in media 200 uova, ma può arrivare anche a 700. L’ovideposizione avviene nelle cavità del tronco o nelle zone in cui solitamente vengono tagliate le foglie. Nella struttura morfologica della palma è semplice per l’insetto trovare degli incavi in cui riprodursi.
Una volta cresciuto, l’insetto si nutre per qualche giorno sulla pianta ospite, per poi migrare e riprodursi su un’altra pianta.
Il ciclo di vita è continuo, dura per intero circa 3-4 mesi, ed è facile trovare generazioni di punteruolo sovrapposte. Negli ambienti più favorevoli ci possono essere quattro generazioni in un anno.
Da sottolineare che il punteruolo rosso ha un potenziale di riproduzione enorme.
Le larve
Dopo meno di una settimana, dalle uova nascono le larve, che iniziano a penetrare nei tessuti dell’albero e a nutrirsi.
Con la loro attività trofica le larve di punteruolo rosso scavano delle profonde gallerie, muovendosi da una parte all’altra della pianta. Le cavità che si vengono a creare sono il posto ideale per lo sviluppo dell’insetto.
La larva può trovarsi quindi in tutte le parti della pianta, ma in genere preferisce l’apice vegetativo.
Compie il suo sviluppo in un periodo compreso tra 1 e 3 mesi, a seconda della stagione. Quando fa più caldo la crescita è più veloce.
Una volta matura la larva di punteruolo s’impupa, crea un bozzolo con le fibre della palma, la cosiddetta “camera pupale”.
Questo bozzolo è più facile rinvenirlo nella parte esterna del fusto.
Da questo momento trascorre circa un mese al completamento del ciclo, in cui il punteruolo rosso diventa adulto.
- Larva
- Pupa
Quali piante colpisce il punteruolo rosso?
Come la cimice asiatica o la popilia japonica, il punteruolo rosso provoca gravi danni in quanto specie “aliena” al nostro ecosistema, e, quindi, non contrastata in modo naturale da insetti antagonisti.
Questo parassita è essenzialmente dannoso per le piante appartenenti alla famiglia botanica delle Arecaceae, ovvero le palme.
In Italia i maggiori danni si sono registrati sulle specie:
- Phoenix canariensis, palma delle Canarie;
- P. Phoenix dactylifera, palma da dattero;
- Chamaerops humilis, palma nana o palma di S. Pietro;
- Brahea armata, palma blu del Messico;
- Butia capitata, palma della gelatina;
- Washingtonia, palma americana.
Quali danni fa alle palme il punteruolo rosso?

Palme colpite dal punteruolo
I danni alle palme causati dal punteruolo rosso sono dovuti all’attività trofica delle larve e sono spesso asintomatici. Ciò vuol dire che finché l’infestazione non è ad uno stadio avanzato, è complicato accorgersi della presenza del parassita.
I primi danni visibili si notano sulle foglie centrali tipiche delle palme: lì si evidenziano malformazioni, troncature all’apice e incisioni ai margini.
Più semplice, purtroppo, è riconoscere le palme attaccate dal punteruolo in uno stadio avanzato. Il sintomo tipico è la caduta anomala delle foglie giovani. Queste si staccano alla base, con la stranezza che le foglie più vecchie restano relativamente più sane e verdi.
Con il progredire dell’infestazione, si ha la distruzione dell’intero apice vegetativo, con il collasso della chioma, che perde la sua simmetria e assume la forma cosiddetta ad “ombrello aperto”. Quando si arriva a questo grado d’infestazione, la palma risulta ormai compromessa e non più recuperabile. Anzi, si assiste alla migrazione dei punteruoli rossi adulti, che, finito il lavoro, volano e cercano altre piante da distruggere.
Avvicinandosi al tronco di una palma attaccata dal punteruolo rosso, si può sentire il rumore delle larve che scavano le gallerie.
Altra peculiarità dei danni, è il cattivo odore che la palma emana. Ciò è dovuto all’erosione dei tessuti vegetali interni, che causa marcescenze e putridità maleodoranti.
Come prevenire il punteruolo rosso
La prevenzione agronomica per evitare le infestazioni del punteruolo rosso delle palme è difficile da mettere in pratica. Come abbiamo detto, infatti, i danni spesso si notano spesso in stadio avanzato, quando è oramai troppo tardi per intervenire.
Vi sono però alcune regole di buon senso, una sorta di profilassi da seguire per poter poi intervenire prontamente.
Vediamo quali sono:
- ispezione periodica e accurata delle palme che si hanno in giardino. Operazione questa che per le aree pubbliche deve essere fatta dai manutentori del verde;
- cura della pianta, attraverso le potature periodiche, con la normale eliminazione delle foglie secche e delle guaine fogliari esauste. Questo è un modo per capire se ci troviamo di fronte a una normale defogliazione della palma o se c’è un attacco di punteruolo in corso;
- evitare i tagli delle foglie verdi per puri fini estetici, si rende la pianta più facilmente attaccabile dal punteruolo;
- disinfettare le ferite dovute ai tagli di potatura, in modo da non dare all’insetto spazi facili d’entrata.
Le trappole ai feromoni
Il miglior modo per capire se vi è presenza del punteruolo rosso è l’uso delle trappole ai feromoni. Si tratta di apposite trappole messe a punto in questi anni, che usano un feromone di attrazione sessuale, specifico per il Rhynchophorus ferrugineus.
Il feromone, altrimenti detto di aggregazione, comunemente chiamato Ferrugineol. è il 4-methyl-5-nonanol. È possibile anche acquistare capsule di feromone sostitutivo.
Queste trappole sono utili per stabilire la presenza del punteruolo rosso delle palme in un dato spazio. Purtroppo, singole trappole sono insufficienti per una cattura massale, bisognerebbe piazzarne molte, il che rende questa difesa molto onerosa.
Tra l’altro, non bisogna piazzare la trappola sotto la palma, come avviene ad esempio nella lotta alla mosca dell’olivo, ma almeno a 30 m dalla stessa, per evitare che il punteruolo venga attratto sulle palme.
Come eliminare il punteruolo rosso
L’eliminazione del punteruolo rosso delle palme è oggetto di normativa comunitaria e nazionale. La lotta a questo pericoloso parassita è resa obbligatoria dai provvedimenti:
- decisione 2007/365/CE “Misure d’emergenza per impedire l’introduzione e la diffusione nella Comunità di R. ferrugineus”;
- DM 07/02/2011 “Disposizioni sulla lotta obbligatoria contro il punteruolo rosso della palma R. ferrugineus”.
A livello regionale ci sono poi diversi disciplinari, volti al contenimento il Rhynchophorus ferrugineus.
Chiunque, soggetto pubblico o privato, abbia palme inevitabilmente compromesse dal punteruolo, deve procedere ad abbattimento e rimozione del vegetale. Questo è il metodo più sicuro per evitare la diffusione dell’insetto.
In stadi avanzati d’infestazione purtroppo non c’è possibilità di salvare le piante.
Come distruggere le piante colpite dal punteruolo rosso
La distruzione delle palme colpite dal punteruolo rosso non è semplice e per eseguirla bisogna rivolgersi a ditte specializzate.
I problemi sono dovuti alla grande dimensione delle piante e allo smaltimento delle stesse.
I sistemi autorizzati di eliminazione dei residui sono:
- cippatura/triturazione
- bruciatura
- interramento
Tuttavia, solo la cippatura/triturazione consente una riuscita al 100% di eliminazione del parassita.
La bruciatura della palma è molto difficile, in quanto la pianta è ricca d’acqua e olii vegetali. Per bruciarne anche un piccolo pezzo, occorre molto tempo e altissime temperature, operazione impossibile da fare in ambito domestico.
L’interramento non è risolutivo, in quanto i punteruoli adulti sono in grado di scavare e riemergere.
Con la cippatura/triturazione, invece, il problema si risolve del tutto, a condizione che venga eseguita nelle 24 ora successive all’abbattimento. In modo, infatti, non si darà il tempo al coleottero di spostarsi altrove.
Le ditte specializzate tagliano la palma in grossi pezzi che avvolgono in sacchi di plastica e smaltiscono in siti dedicati.
Inutile sottolineare che le operazioni sono molto costose.
Insetticidi contro il punteruolo rosso
Lotta chimica
La lotta chimica al punteruolo rosso è autorizzata dal Ministero della Salute, con insetticidi di sintesi registrati.
I trattamenti chimici sono di tipo:
- esoterapico
- endoterapico
Non compete a noi la rappresentazione di questi metodi di difesa, in quanto noi di Coltivazione Biologica siamo contrari a prescindere all’immissione nell’ambiente di pesticidi chimici.
Lotta biologica
Esistono metodi consentiti in agricoltura biologica efficaci nel contenimento delle infestazioni di punteruolo rosso agli stadi iniziali.
Stiamo parlando dei nematodi entomopatogeni, in particolare quelli appartenenti al ceppo Steinernema carpocapsae, che abbiamo già studiato parlando dell’oziorrinco.
Il prodotto autorizzato e registrato dal Ministero della Sanità prende il nome commerciale di NemoPAK SC Palme.
Il trattamento con questo prodotto si esegue mediante irrorazione diretta sulla gemma apicale. In sostanza, si versa il prodotto sul germoglio centrale e le foglie laterali della palma.
Nel caso di piante infestate allo stadio iniziale, il trattamento va ripetuto tre volte a cadenza settimanale.
In via preventiva, cioè su palme non attaccate, si può usare l’azione dei nematodi entomopatogeni con frequenza maggiore, eseguendo 6 trattamenti a cavallo della stagione estiva e autunnale.
Un altro prodotto biologico utile come rimedio al punteruolo rosso è l’azadiractina, il principio attivo dell’albero di neem.
Questo prodotto biologico si può usare in modo complementare ai nematodi entomopatogeni, e aumenta l’efficacia del trattamento.
1 commento
Ottimo articolo, esauriente e chiaro. Complimenti