Piantare alberi è una passione che sta coinvolgendo milioni di italiani, soprattutto coloro che hanno la fortuna di avere un frutteto familiare. Ma qual è il periodo migliore per piantare gli alberi? La risposta è articolata, visto che ci possono essere più periodi per farlo correttamente e bisogna pure distinguere tra alberi sempreverdi e caducifoglia.
Di solito, si è portati a pensare che il periodo migliore sia la primavera, in realtà l’epoca d’impianto più favorevole per un frutteto è l’autunno, per una serie di ragioni che vi spiegheremo nell’articolo.
Come piantare un albero da frutto ►
Lo stress da trapianto degli alberi
Piantare un albero vuol dire sottoporlo a un forte stress nel momento della messa a dimora. Il giovane alberello, infatti, viene trasferito in una nuova situazione ambientale, in un terreno diverso e con radici spesso tagliate (alberi a radice nuda). La parte aerea dell’albero, per produrre nuovi germogli e vegetazione deve effettuare la fotosintesi. Per farlo, ricorre alle sostanze di riserva. Anche le radici devono attecchire su un nuovo suolo ed esplorarlo, facendo ricorso alle proprie riserve. I due sistemi, aereo e radicale, non dovrebbero entrare in competizione nella delicatissima fase del post-impianto. Per questo bisogna piantare gli alberi in un periodo ottimale, con stress limitato per la pianta e quando la parte aerea è in ritardo rispetto a quella radicale.
Piantare alberi in autunno
Il periodo migliore per piantare alberi nel frutteto è l’autunno. Questo vale in particolar modo per quelli a radice nuda, ovvero quei giovani alberi cresciuti in vivaio ed estirpati tal quali prima della vendita, che avviene senza pane di terra. Gli alberi venduti a radice nuda sono, di solito, quelli caducifoglia e per grandi impianti, come pomacee (melo, pero, cotogno) e drupacee (susino, albicocco, pesco, ciliegio, mandorlo). In autunno hanno ancora le gemme in dormienza, mentre le radici sono sempre attive. Piantando in questo periodo, quindi, evitiamo la competizione sopra citata, con le radici che hanno il tempo per attecchire e accrescersi sul terreno del frutteto.
L’albero, fino all’inizio della primavera, produrrà nuove radici che andranno a fornire nuova linfa grezza (acqua e nutrienti) alla vegetazione pronta ad esplodere nel periodo primaverile. In altri termini, alla ripresa vegetativa gli alberi piantati in autunno hanno un apparato radicale già ben sviluppato.
Quando piantare gli alberi con pane di terra?
Se gli alberi a radice nuda si piantano sempre in autunno, discorso diverso va fatto per gli alberi con pane di terra, quelli che si trovano comunemente nei vivai. L’albero cresciuto nel pane di terra, ovvero in vaso, ha già un apparato radicale più sviluppato, quindi soffre meno lo stress nel momento in cui lo piantiamo nel frutteto. Intendiamoci, anche gli alberi cresciuti nel pane di terra si possono piantare in autunno (scelta consigliata), ma spesso, specie in ambito familiare, si piantano a fine inverno o a inizio primavera.
Alberi caducifoglia
Per gli alberi caducifoglia non bisogna andare però troppo in là con l’epoca d’impianto. Inoltre, bisogna piantarli, possibilmente, prima dell’apertura delle gemme, quindi tra gennaio e i primi di marzo, a seconda della specie.
Alberi sempreverdi
Gli alberi sempreverdi, come gli agrumi e l’olivo, si possono piantare anche più in là, ad esempio ad inizio primavera. L’importante, in questo caso, è avere a disposizione acqua in abbondanza, in quanto gli alberi appena piantati sono molto assetati.
I rischi di quando si piantano gli alberi in ritardo
Come detto, la piantagione tardiva del frutteto è pratica comune per gli alberi con pane di terra e in ambito domestico. Ma, per gli stessi motivi sopra citati, comporta dei rischi. Piantandoli in ritardo, infatti, l’apparato radicale ha meno tempo a disposizione per espandersi e quindi stabilire un rapporto equilibrato tra l’apparato aereo e quello radicale. Il rischio è che gli alberi , nel primo anno di vita, abbiano minore vigore e scarsa attitudine riproduttiva (sviluppo di nuovi germogli e foglie). Avranno inoltre bisogno di più attenzioni, con irrigazioni frequenti e concimazioni.
Quando piantare alberi esotici nel frutteto
Il discorso fatto finora sull’epoca d’impianto vale per gli alberi da frutto classici, quelli tipici dell’areale mediterraneo. Considerazioni differenti vanno fatte per gli alberi da frutto esotici, come avocado, mango, papaya, ecc.
Gli alberi da frutto esotici di solito sono sempreverdi e più delicati per quanto riguarda il clima. Non hanno fabbisogno in freddo e soffrono le temperature troppo basse.
Per cui è sempre meglio piantare alberi esotici in primavera, aiutandoli con irrigazioni continue, in modo che abbiano il tempo di radicare e acclimatarsi gradualmente. Un trasferimento dal vivaio al frutteto fatto in autunno e con l’inverno alle porte potrebbe essere fatale per un giovane albero esotico, anche nelle zone a clima mite.
1 commento
Grazie degli ottimi consigli!