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Il coleottero della frutta secca (Carpophilus hemipterus) è un insetto appartenente all’ordine Coleoptera, famiglia Nitidulidae. Volgarmente è anche conosciuto come carpofilo della frutta secca ed è un piccolo coleottero originario dell’India, anche se, ad oggi, ha una diffusione cosmopolita, ossia è presente in tutto il mondo. In Italia è diffuso in tutte le regioni, ma soprattutto in quelle meridionali e nelle Isole.
A dispetto del nome, che fa pensare ad attacchi e infestazioni concentrate solo sulle derrate alimentari (frutta secca), si tratta di un parassita che danneggia anche la frutta in campo, in particolare pesche e fichi.
Vediamo quindi come riconoscere questo coleottero e come difendere i frutteti e la frutta secca nelle dispense.
Descrizione del coleottero della frutta secca
Il Carpophilus hemipterus ha una lunghezza di 2-4 mm. Il corpo dell’adulto è di forma sub-ovale, convesso, di colore bruno. Presenta il protorace densamente e finemente punteggiato. Le elitre (ali) sono di colore marrone-scuro, con ognuna un’ampia macchia giallastra.
Uova e larve
L’uovo del coleottero della frutta secca misura 0,9 x 0,3 mm, ha forma allungata e color crema.
Le larve sono invece biancastre e misurano 4-5 mm di lunghezza.
Danni del coleottero alla frutta in campo
Nei frutteti le infestazioni del coleottero si concentrano soprattutto sulle pesche di varietà tardive e sui fichi, quindi nel periodo di fine estate. Attacchi saltuari sono stati segnalati anche su kiwi e arance. Gli adulti possono penetrare all’interno dei frutti maturi sugli alberi comprendo attacchi primari nella zona del peduncolo, oppure sfruttando i fori già compiuti da altri parassiti, quali: eulia dei fruttiferi (Argyrotaenia ljungiana), tignola orientale del pesco (Cydia molesta) e forbicina (Forficula auricularia). Molto frequente è la presenza del Carpophilus hemipterus sui frutti marcescenti già caduti al suolo oppure mummificati sulla pianta.
Danni alla frutta conservata in magazzino
Il danno dovuto all’attività trofica del coleottero può verificarsi anche sulla frutta già raccolta e conservata in magazzino, specie nei locali a temperatura ambiente. Le erosioni compiute diventano vie d’ingresso per agenti patogeni fungini, come la botrite e la monilia, lieviti e batteri. La conseguenza è la rapida comparsa di macchie marcescenti che in poco tempo si estendono a tutto il frutto.
Danni del coleottero alla frutta secca nelle dispense
Ovviamente, anche la frutta secca conservata nelle dispense e altri substrati sono oggetto degli attacchi da parte del coleottero. Gli esempi più comuni sono i fichi secchi, i datteri, le prugne, le mandorle, le noci, le nocciole. Non vengono risparmiate neanche le carrube, la farina di mais, le arachidi, la farina di manioca, il lino, le patate essiccate, il riso sfuso, le spezie, lo zucchero ecc.
Ciclo biologico del Carpophilus hemipterus
Il Carpophilus hemipterus in pieno campo supera l’inverno allo stadio di adulto o di pupa nascosto nei primi centimetri del terreno. Sulle derrate alimentari conservate in magazzino può svernare anche come larva.
Gli adulti compiono 5-6 generazioni all’anno, con le maggiori presenze che si hanno in piena estate.
Le femmine riescono a deporre fino a un migliaio di uova, che vengono deposte sui frutti maturi sull’albero, sui frutti caduti a terra e sugli altri substrati in magazzino.
Le larve completano lo sviluppo in 2-3 settimane, poi escono dai frutti e si impupano nel terreno o in mezzo alle derrate attaccate. Dopo ulteriori 2 settimane nascono i nuovi adulti.
Come prevenire il coleottero della frutta secca
Per eliminare il coleottero della frutta secca presente nei frutteti è di fondamentale importanza la prevenzione agronomica.
Occorre assolutamente rimuovere i frutti caduti a terra che rappresentano il substrato di sviluppo ideale dell’insetto.
Dopo aver rimosso i frutti, a fine stagione è altresì utile una lavorazione del terreno con la fresa del trattore, con la motozappa o con il motocoltivatore.
Difesa biologica contro il coleottero della frutta secca
Un’altra soluzione per le infestazioni in campo è la cattura massale con le trappole ai feromoni. In pescheti fortemente infestati dal parassita si consiglia di utilizzare almeno 20 trappole per ettaro. Il feromone efficace contro Carpophilus hemipterus si trova solo nei negozi altamente specializzati.
Alcuni studi stanno infine testando l’efficacia sul parassita dell’olio essenziale di rosmarino.
Difesa della frutta secca nei locali di conservazione
Le infestazioni delle derrate alimentari si prevengono un po’ come abbiamo visto per altri parassiti di questo tipo, come il tarlo del tabacco, il tonchio del fagiolo, la tignola fasciata, la camola della farina, il punteruolo del grano, l’anobio del pane.
Nello specifico, occorre in primis ispezionare periodicamente i locali di conservazione, facendo attenzione a notare segni d’infestazione da parte di parassiti (rosure, frutti marci, larve ecc). Se dall’ispezione si rilevano alimenti danneggiati bisogna subito eliminarli e procedere ad una minuziosa pulizia dei locali o degli scaffali.
Un ottimo prodotto repellente, del tutto sicuro per l’uomo e che può tenere lontano il coleottero della frutta secca dai magazzini è la farina fossile o terra di diatomee, da spargere strategicamente nei potenziali punti d’ingresso e transito del magazzino.