La Plodia interpunctella è un insetto appartenente all’ordine Lepidoptera, famiglia Pyralidae. È comunemente nota come tignola fasciata del grano, tarma del cibo o tarma della pasta, in chiaro riferimento ai danni che provoca alle derrate alimentari, sia nei magazzini che all’interno delle abitazioni. A differenza di altri parassiti delle derrate, quali la camola della farina, il punteruolo del grano e l’anobio del pane che sono dei coleotteri, la Plodia interpunctella è un lepidottero, diffuso in tutto il mondo e assai comune anche in Italia. In pratica, si tratta di farfalline che entrano nelle dispense e le cui larve provocano seri danni agli alimenti.
In quest’articolo vediamo come riconoscere questa specie di tignola, gli attacchi e i relativi danni, e quali sono le tecniche di difesa biologica.
Descrizione della tignola fasciata
La tignola fasciata si presenta allo stadio adulto come una piccola farfallina con 15-20 mm di apertura alare. Le ali anteriori sono gialle nel terzo prossimale, mentre la rimanente parte è bruno-rossastra con riflessi ramati ed è attraversata da 2 o 3 fasce di colore bruno-nerastro. Da qui, appunto, il suo nome volgare.
Le ali posteriori sono bianco-grigiastre con una sottile bordatura submarginale bruna.
Uova
L’uovo di questa tignola è di forma ovale, dimensioni microscopiche (0,5 x 0,3 mm) e colore biancastro.
Larve
La larva di Plodia interpunctella è facilmente riconoscibile. A piena maturità misura 12-14 mm di lunghezza. È giallastra, con capo, scudo pronotale e placca anale brunastri. L’addome è cosparso di setole.
Crisalide
La crisalide è inizialmente verdognola, poi marroncina. Arriva a misura 8 mm di lunghezza.
Quali alimenti attacca la tignola fasciata?
Le larve di tarma del cibo sono estremamente polifaghe, ciò significa che sono numerosi gli alimenti che attacca. In primis abbiamo farine e semole, nonché tutti i prodotti derivati come pasta, biscotti e pane. Non mancano i semi dei cereali e dei legumi, il riso, la frutta secca (noci, mandorle, arachidi, fichi ecc). Potete altresì trovarla nel cioccolato, nel cacao in polvere, in carni e pesci essiccati. All’esterno gli attacchi possono aversi anche sui frutti a maturazione inoltrata o in fase di mummificazione, sia sull’albero che a terra. Infine, attenzione ai frutti messi a maturare in magazzino, come mele, sorbole, cachi, ecc.
Danni provocati
Le larve di questa tignola, con la loro attività di nutrizione, deteriorano il cibo infestato. Come danno secondario abbiamo la formazione di tele sericee che le larve creano sul cibo, ostacolandone la traspirazione e, quindi, favorendo la comparsa di muffe e marcescenze.
Questi danni sono tanto più gravi quanto più è estesa l’infestazione.
Come si sviluppa la tignola fasciata nelle derrate?
Il ciclo di vita della tignola fasciata varia molto in funzione delle temperature e del tipo di substrato a disposizione. In media, nelle regioni più fredde, il lepidottero compie 2 generazioni in un anno, mentre nelle zone più miti ne porta a termine 3 o 4.
Le femmine depongono 400 uova circa in una settimana, che vengono lasciate in maniera isolata direttamente sul cibo o nelle immediate vicinanze.
Le larve nascono dopo circa 4 giorni nelle condizioni di temperatura ideale, ad esempio in estate, fino a 2 settimane con temperature decrescenti. Completano lo sviluppo attraverso 5 o 6 stadi larvali, in un arco temporale variabile da 1 a 6 mesi. A piena maturità abbandonano i substrati e talvolta vanno in diapausa, stringendosi compatte in astucci sericei. L’incrisalidamento avviene dentro un bozzolo sericeo, che viene costruito dalle larve all’interno dell’astuccio usato per la diapausa.
Come proteggere il cibo dalle tarme
Per prevenire gli attacchi della tarma delle derrate in ambito domestico, occorre prestare grande attenzione ai locali di conservazione. Dispense e scaffalature dove si tiene il cibo dovrebbero essere sottoposte a periodiche ispezioni e pulizie. L’ideale sarebbe disporre di armadietti con chiusura ermetica. All’interno, andrebbe evitato di lasciare pacchi aperti (farine), avendo cura di apporre adeguati sigilli alle confezioni già iniziate. Per i prodotti sfusi (biscotti, pasta, frutta secca) l’ideale è, una volta aperta la confezione originaria, utilizzare contenitori ermetici (come questi) per le rimanenze.
Come eliminare la Plodia interpunctella
In caso di gravi infestazioni la lotta biologica alla tignola fasciata può essere fatta in modo diretto, usando le trappole ai feromoni sessuali di aggregazione. In commercio si trovano apposite trappole adesive attivate con il feromone, in grado di attirare ed eliminare le farfalline adulte. Questo tipo di trappole non contengono insetticidi di sintesi, sono quindi adatte all’utilizzo vicino al cibo.