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Il bombice antico (Orgyia antiqua) è un insetto appartenente all’ordine Lepidoptera, famiglia Lymantriidae, che spesso viene chiamato più semplicemente orgia. Si tratta di un parassita presente in tutte le regioni italiane, che vive soprattutto a spese degli alberi da frutto, causando danni rilevanti quando le popolazioni sono numerose. Presenta molte affinità con un altro bombice che abbiamo già studiato, ovvero la limantria (bombice dispari).
In quest’articolo scopriamo le caratteristiche e il ciclo di vita dell’Orgyia antiqua, i danni che causa agli alberi da frutto e la relativa difesa biologica.
Descrizione del bombice antico
L’Orgyia antiqua adulta è una farfalla di medie dimensioni, la quale presenta uno spiccato dimorfismo sessuale, ovvero notevoli differenze tra individui di genere diverso.
Femmine
Le femmine adulte sono infatti microttere, vale a dire con ali ridotte a piccoli monconi. Il corpo è peloso, di colore grigio-chiaro, lungo circa 15 mm.
Maschi
I maschi invece hanno le ali anteriori color ocraceo-rossastro, ognuna delle quali porta, nell’angolo inferiore, una macchia di forma semilunare bianca. Le ali posteriori, invece, hanno una colorazione rossastra. Le sue dimensioni, considerando l’apertura alare, sono di 30-40 mm.
Uova
L’uovo del bombice antico è di forma quasi sferica con zona micropilare infossata. Appena deposte sono di color bianco-grigiastro, poi bruno-chiaro. Si riconoscono con facilità in quanto di solito sono riunite in fitte ovature lasciate sulla pagina inferiore delle foglie o sul bozzolo abbandonato dalla femmina.
Larva
Le larve mature di Orgyia antiqua hanno un aspetto unico e appariscente. Su tutto il corpo presentano infatti delle setole piumate di colore nerastro. Sul dorso, sui primi quattro segmenti, si evidenziano altresì quattro pennelli di peli eretti. Sempre nella parte dorsale sono presenti dei cuscinetti rossi e vellutati, ciascuno dei quali porta delle setole biancastre. A piena maturità misurano 30-35 mm di lunghezza.
Crisalide
Le crisalidi sono di colore bruno-giallastro e si trovano protette all’interno di un bozzolo sericeo bruno-chiaro.
Su quali alberi vive il bombice antico
L’Orgyia antiqua è un insetto piuttosto polifago. Vive per lo più sugli alberi da frutto, quali: melo, pero, pesco, susino, ciliegio, albicocco, mandorlo. Infesta anche piante latifoglie, arbustive e arboree, quali: biancospino, rosa, querce, olmo ecc.
Di tanto in tanto, attacchi di bombice antico sono stati segnalati anche sulle conifere, ovvero larici, abeti e pini.
I danni del bombice alla vegetazione e ai frutti
Il danno del bombice antico è dovuto all’attività trofica delle larve. Queste si nutrono delle foglie, compiendo ampie erosioni e risparmiando solo le nervature più grosse e il picciolo. Le larve sono in grado altresì di danneggiare i frutti, sia quelli giovani, che quelli in fase di maturazione, compiendo erosioni superficiali più o meno estese. Ad esempio, sulle mele il loro danno si riconosce per la comparsa di escrescenze rugginose e tondeggianti. Altro danno comune è sulle susine, dove, in seguito all’attacco, si formano delle aree depresse suberificate.
Ciclo biologico dell’ Orgyia antiqua
Il bombice antico sverna allo stato di uova, deposte sul bozzolo abbandonato dalla femmina ed aderente, sovente insieme ad una foglia secca, ai rami.
Le larve fuoriescono nel mese di maggio e si alimentano prima di sole foglie e poi anche di frutti. Dopo circa un mese raggiungono la maturità e si incrisalidano all’interno di un bozzolo aderente a una foglia verde o a un rametto. I nuovi adulti sfarfallano da metà giugno a metà luglio, con le femmine che vengono fecondate dai maschi addirittura quando sono ancora nei bozzoli. Ogni femmina depone dalle 150 alle 200 uova, sotto le foglie o sui resti del suo bozzolo. Dopo circa due settimane di incubazione, nascono le larve della seconda generazione, i cui adulti sfarfallano in agosto. Seguono poi altre due generazioni, per un totale di quattro.
Come eliminare il bombice antico
Seguendo il ciclo di vita dell’insetto, la difesa degli alberi può iniziare già in inverno, in particolare nel momento delle potature. Con un po’ di attenzione, si possono infatti individuare le ovature del bombice antico sui rami e distruggerle.
Monitoraggio
Piazzando nel frutteto le trappole ai feromoni è possibile effettuare il monitoraggio dell’Orgyia antiqua e, eventualmente, decidere se intervenire con trattamenti più incisivi. Le trappole con il feromone di aggregazione vanno usate nel mese di giugno.
Difesa biologica
In caso di una forte pressione del parassita, si può intervenire direttamente sulle larve usando il bacillus thuringiensis var. kurstaki, che trovate nei negozi specializzati. Il prodotto agisce per ingestione.
Per una migliore efficacia del trattamento, si consiglia di effettuare un’ampia irrorazione delle chioma, meglio nelle ore serali e facendo attenzione a bagnare la pagina inferiore delle foglie dove le larve si annidano.