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Il moscerino Drosophila melanogaster è un insetto appartenente all’ordine Diptera, famiglia Drosophilidae. È tra i moscerini più comuni in Italia, si sviluppa generalmente sulla frutta matura e nell’aceto e per questo è presente all’interno delle case. È conosciuto anche con il nome di moscerino della frutta.
Per limitarne le infestazioni occorre attenersi a buone pratiche agronomiche e di conservazione degli alimenti. In quest’articolo vediamo come comportarsi.
Il moscerino come organismo modello
Il Drosophila melanogaster viene definito in biologia come un organismo modello, e il suo studio, specie in genetica, ha un’importanza rilevante.
Non tutti sanno infatti che, geneticamente, l’uomo e il moscerino hanno delle similitudini. Ad esempio molte malattie genetiche si possono ritrovare nel patrimonio genetico dell’insetto. Ciò comporta che quest’ultimo venga usato per lo studio e la possibilità di cura di gravi malattie neurodegenerative e non solo, quali ad esempio il Morbo di Parkinson, l’Alzheimer e il diabete.
Descrizione del moscerino della frutta
Il moscerino adulto si presenta con il corpo bruno-giallastro, gli occhi rossi e le ali ialine con riflessi iridescenti e mantenute chiuse a forbice nella posizione di risposo. Misura 3-3,5 mm di lunghezza. Tra esemplari maschili e femminili vi è un accentuato dimorfismo sessuale. Il maschio, innanzitutto, porta un pettine di grosse setole sul metatarso. Poi, le bande trasversali sull’addome sono più scure e nettamente divise nella femmina. Nel maschio le bande sono solo due, le restanti sono fuse, per cui la parte distale dell’addome si presenta completamente nera.
Gli occhi di questo moscerino sono tipicamente rossi.
Uovo
Le uova sono di colore bianco candido e di 0,7 mm di lunghezza. La forma è elissoidale, con due vistosi processi spatoliformi inseriti in prossimità del polo micropilare.
Larva
La larve del moscerino sono responsabili dei danni alla frutta. Di colore biancastro, forma allungata e sub-claviforme, con linee di segmentazione degli uriti ben evidenti. Misura 3-4 mm di lunghezza.
Pupa
Le pupe sono di colore giallo-bruno chiaro, fornite di due processi spiracolari cefalici corniformi e divergenti, nonché di due corte appendici caudali. Sono lunghe 3 mm.
Danni del moscerino alla frutta
Le larve di Drosophila melanogaster si sviluppano a danno della frutta, sia su quella molto matura ancora attaccata alla pianta che su quella caduta a terra. Le infestazioni si verificano anche sulla frutta conservata in magazzino o in casa. I frutti colpiti sono inutilizzabili e facilmente le infestazioni si trasferiscono ai frutti vicini.
Danni del moscerino della frutta al mosto
Le larve del moscerino proliferano anche sull’uva nella fase finale di maturazione e nel mosto (ovvero l’uva in fermentazione nel processo iniziale di vinificazione). I danni più rilevanti si registrano sull’uva che risulta lesionata per vari motivi (ad esempio grandine o arracchi da parte di altri parassiti). Le larve provocano un picco di marciume acido nell’uva, finendo poi per alterare il regolare processo di fermentazione. I moscerini adulti sono inoltre vettori di patogeni fungini che causano malattie.
Per queste ragioni il dittero Drosophila melanogaster è conosciuto anche come moscerino del mosto.
Ciclo biologico della Drosophila melanogaster
Gli adulti del moscerino sono fortemente attratti dai processi fermentativi, tipici nella frutta alterata o, per l’appunto, nel mosto. Dopo l’arrivo, le femmine depongono dalle 400 alle 900 uova, a ritmi elevatissimi. Le uova vengono lasciate sui tessuti molli lesionati della frutta o direttamente sui liquidi in fermentazione, dove galleggiano. La frutta in precedenza danneggiata da vespe, tignole o forbicina è quella più suscettibile.
Il ciclo completo del moscerino è velocissimo. Con temperature comprese tra i 20 e i 25 °C una generazione si svolge in 10-16 giorni.
In un anno le generazioni totali del dittero sono 6-8. Lo svernamento dei moscerini della frutta avviene allo stadio di larve e di pupe.
Antagonisti naturali del moscerino della frutta
In natura esistono degli antagonisti naturali del moscerino Drosophila melanogaster. In particolare abbiamo i parassitoidi: Gonaspis musti (imenottero cinipide) e Pachyneuron vindemmiae (imenottero calcidoideo).
Come prevenire le infestazioni del moscerino sulla frutta
Per evitare le infestazioni del moscerino sulla frutta la cosa migliore è conservare solo i frutti integri, andando a eliminare al più presto dai luoghi di stoccaggio i frutti lesionati o con tessuti molli (segno che è in atto un processo fermentativo). Per consumare la frutta molto matura o danneggiata, possiamo ad esempio preparare delle confetture.
Anche i frutti caduti a terra andrebbero rimossi, onde scongiurare infestazioni successive e ostacolare l’aumento della popolazione del moscerino.
Prevenzione nel vigneto
Sull’uva in maturazione, le azioni di prevenzione di malattie (botrite e oidio) e altri parassiti (tignola della vite) in genere riducono le pullulazioni del moscerino e di conseguenza si evitano i problemi di marciume acido nel mosto.
Difesa nel frutteto
Una difesa più drastica dal moscerino nel frutteto si può attuare utilizzando le bottiglie-trappola, riempite con un attrattivo (aceto, birra, vino andato a male). Le trappole si possono realizzare in casa (oppure potete trovarle qui).