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Il cotonello degli agrumi (Planococcus citri), anche conosciuto come cocciniglia farinosa, è un insetto parassita appartenente all’ordine Rhyncota, famiglia Pseudococcidae. Una nomenclatura piuttosto particolare, tanto che a volte lo si confonde con la cocciniglia cotonosa degli agrumi, Icherya purchasi, che è però un parassita diverso. Importante è quindi conoscere le caratteristiche peculiari del cotonello, il quale, oltre ad attaccare gli agrumi, danneggia anche altre coltivazioni fruttifere e ornamentali.
Vediamo quindi i danni che provocano alle piante le infestazioni di questa cocciniglia farinosa, quali sono le strategie di prevenzione agronomica e qual è la corretta difesa biologica.
Descrizione del cotonello degli agrumi
Esiste una grande differenza tra gli esemplari di Planococcus citri femminili e quelli maschili. La cocciniglia dall’aspetto “farinoso” che vediamo ben sedimentata sulle piante è la femmina, mentre il maschio è alato, dall’aspetto più simile a una mosca. Questa è la principale differenza che la distingue dalla cocciniglia cotonosa Icherya purchasi, che è invece una specie ermafrodita.
Femmina adulta
Le femmine del cotonello degli agrumi, a completo sviluppo, sono lunghe circa 3 mm. La loro forma è ovale e ricorda un guscio rovesciato, con la superficie ricoperta di polvere cerosa. La colorazione è giallastra, con sfumature arancio-biancastre. Osservandole al microscopio si vedono chiaramente delle linee trasversali di segmentazione. Queste piccole cocciniglie sono dotate di ovisacco, dall’aspetto fioccoso simile al cotone. Altra particolarità, è il corpo adornato di 36 raggi cerosi, di cui 2 molto lunghi. Hanno una scarsa mobilità, ma una grande capacità di rimanere ben salde sulla vegetazione degli alberi.
Maschio adulto
Il maschio di cotonello è invece lungo circa 1 mm, è dotato di ali, e quindi si sposta per la fecondazione. Il colore è rossastro.
Quali piante attacca la cocciniglia farinosa
La cocciniglia farinosa attacca principalmente le piante di agrumi, è quindi molto diffusa nelle regioni centro-meridionali, ma è presente anche verso nord. È uno dei principali parassiti dell’albero di limone, anche nelle coltivazioni in vaso e sotto serra. Tra le altre colture ospiti del cotonello segnaliamo la pianta di vite, nelle zone più agrumicole. Non mancano danni rilevanti sul kaki e sul fico. Tra le piante ornamentali può essere presente su cycas, orchidee, camelie, rododendri, azalee, clivie, anturi, cyperus, aloe arborescens e vera, cactacee. Vediamo le differenze tra i diversi danni che la cotonella arreca.
Danni su agrumi
Sugli alberi di agrumi (limone, arance, pompelmo rosa, finger lime, kumquat ecc) la cocciniglia farinosa infesta le foglie dei germogli più tenere o, se sono presenti frutti in maturazione, si insedia intorno al peduncolo. Predilige le parti più all’ombra della chioma, quelle più umide e con meno aria che circola.
Il danno diretto più grave è causato dagli attacchi ai frutti, che vanno incontro a ingiallimento e cascola precoce. La caduta del frutto è più probabile in stagioni molto siccitose e con presenza di venti di scirocco.
I danni indiretti sono dovuti in primo luogo all’abbondante produzione di melata, la quale a sua volta attrae formiche e afidi. In caso di gravi infestazioni, può insorgere la fumaggine, polvere nera che imbratta la vegetazione.
Danni su vite
Sulla pianta di vite la cocciniglia farinosa colpisce soprattutto i grappoli, nella fase fenologica della maturazione. Le femmine del cotonello della vite imbrattano l’intero grappolo con secrezioni zuccherine che ne ostacolano la corretta maturazione. Anche in questo caso è facile la presenza di fumaggine.
Danni su kaki
Il danno sull’albero di kaki è molto particolare, in quanto si concentra sotto le brattee calicine del frutto. Quest’ultimi maturano male, cadono prima e si riempiono di secrezioni appiccicose.
Danni sulle piante ornamentali
Sulle piante ornamentali e da appartamento, in seguito all’infestazione di cocciniglia farinosa si verificano ingiallimenti fogliari, deperimento delle vegetazione, caduta delle foglie.
Ciclo biologico del Planococcus citri
Il problema del Planococcus citri ha destato per anni preoccupazione tra gli agrumicoltori soprattutto per via delle sua grande capacità di riproduzione. Ogni femmina nell’ovisacco ceroso porta fino a 600 uova. Dalle uova, dopo pochi giorni d’incubazione, nascono le neanidi, che incrementano notevolmente la densità della popolazione e, quindi, le parti vegetative infestate. Nelle regioni meridionali il cotonello degli agrumi riesce dunque a compiere sei generazioni in un anno, con picco di presenze in pieno autunno. Più a nord, le generazioni di questa cocciniglia sono 2-3 in un anno.
Lo svernamento avviene a qualsiasi stadio di sviluppo, tra la corteccia del tronco, sui rami e, a volte, intorno al colletto della pianta.
Come prevenire le infestazioni di cotonello degli agrumi
La diffusione della cocciniglia cotonosa è favorita dalla presenza di scarsa circolazione dell’aria nella chioma degli alberi. Per cui delle corrette potature, che arieggino la vegetazione, possono essere un ottimo rimedio per limitare il potenziale di diffusione del fitofago. Altro fattore da tenere sotto controllo sono le formiche, in un certo senso vettori della cocciniglia farinosa. Le formiche, infatti, “allevano” la cocciniglia, in quanto sono alla ricerca della melata. L’azione dei due insetti si combina facendo esplodere le infestazioni.
Negli alberi da frutto, per evitare la risalita delle formiche sul tronco, si può applicare una fascia protettiva con della colla specifica per l’agricoltura che non rovina il legno.
Combattere il cotonello degli agrumi con gli insetti anatagonisti
In agrumicoltura biologica i migliori risultati nel contenimento del cotonello si sono ottenuti facendo ricorso agli antagonisti naturali. Gli insetti utili che vengono rilasciati negli agrumeti per combattere il Planococcus citri sono: il coleottero coccinellide Cryptolaemus montrouzieri e l’imenottero encirtide Leptomastix dactylopii.
Se si vuole avere efficacia in questo tipo di lotta biologica, non è possibile effettuare nessun altro trattamento, nemmeno tra quelli consentiti dalla normativa. Il lancio di insetti antagonisti, per avere successo, ha bisogno del tempo necessario per ristabilire un nuovo equilibrio tra parassiti e predatori nell’ecosistema agrumeto.
Come eliminare la cocciniglia farinosa
In presenza di forti infestazioni, nel frutteto di piccole dimensioni o per le piante ornamentali, si può far ricorso ad alcuni prodotti d’uso comune nel biologico. In particolare è possibile usare l’olio bianco minerale (che trovate qui o nei negozi di agraria). Il momento migliore per intervenire è quando c’è la presenza dei primi adulti, dunque in primavera estate. Attenzione alle concentrazioni di olio bianco sciolto in acqua, che non devono superare l’1% della soluzione. Concentrazioni sopra il 2% rischiano di provocare fenomeni di fitotossicità, se il prodotto è usato in estate. Nei trattamenti invernali non ci sono questi rischi. Effettuate i trattamenti sulla vegetazione sempre di sera, con una bagnatura abbondante. Per lavare la vegetazione dalla melata e dalla eventuale fumaggine, 15 giorni dopo il trattamento, si può usare il sapone molle potassico. Il consiglio è quello di usare sempre prodotti specifici per l’agricoltura (il sapone lo trovate qui).
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