Coltivare l’aloe è un’operazione che richiede alcune piccole attenzioni speciali. Si tratta di una pianta che tutti conosciamo per via delle sue proprietà benefiche. Ne esistono però due varietà note: l’aloe vera e quella arborescens.
Questa pianta per molti versi è miracolosa, e le due varietà citate sono le più diffuse nel nostro Paese. Entrambe hanno delle proprietà curative eccezionali, anche se con delle differenze. Scopriremo insieme quali sono.
Inoltre vedremo come effettuare la riproduzione dell’aloe. In questo modo, se desiderate coltivarla, tutta la procedura vi risulterà più chiara e più facile da mettere in pratica.
Ma prima di tutto, vediamo le origini di questa pianta.
Origini e varietà di aloe da coltivare
L’aloe è una pianta di origine africana appartenente alla famiglia delle Asfodelacee. In natura ne esistono oltre 250 specie. È perenne e può avere un fusto semplice o ramificato. A seconda delle varietà può arrivare fino a qualche metro di altezza.
In generale, l’aloe si adatta bene a qualsiasi clima, anche se predilige quello caldo e secco. È una pianta ideale da coltivare sul balcone e necessita di cure limitate. L’unico accorgimento che si deve tenere presente è quello di evitare le gelate invernali.
In questa sede concentreremo la nostra attenzione sulle varietà più diffuse e conosciute nel nostro Paese, vale a dire l’aloe vera e l’aloe arborescens.
Conosciamole e vediamo le differenze.
Coltivare aloe vera

Pianta di aloe vera ben sviluppata
L’aloe vera, nome scientifico Aloe barbadensis miller, è la specie più usata a livello commerciale. Questo per via dello spessore e della carnosità delle sue foglie.
La sua caratteristica principale riguarda le sue foglie, che possono raggiungere anche i 50 cm di lunghezza e 10 cm di larghezza nella parte basale. Le foglie sono molto carnose e pesanti, ricche di un prezioso gel al loro interno. A seconda dell’età e dello stadio di crescita, possono essere anche in numero di 30 su una singola pianta.
Come si vede dalle foto, le foglie di questa pianta partono direttamente dal terreno. La pianta, infatti, è ben ancorata a terra grazie ad un apparato radicale molto sviluppato e forte.
Dal centro della pianta, in mezzo al ciuffo fogliare, nasce invece il fiore, rappresentato da un lungo stelo rigido e legnoso, con fiori di colore giallo.
La fioritura è annuale ed avviene generalmente nel periodo estivo.
Quali proprietà ha l’aloe vera

Gel di aloe vera
Come accennato la caratteristica saliente delle foglie dell’aloe vera è il gel contenuto all’interno, di cui questa varietà è molto ricca.
L’estrazione del gel si ottiene eliminando la cuticola esterna della foglia e prelevando il contenuto viscoso all’interno.
Questo gel ha effetti benefici e fa di questa pianta una preziosa risorsa per la preparazione di utili rimedi casalinghi da utilizzare in vari modi.
Inoltre è possibile berlo come una bibita o utilizzarlo direttamente sulla pelle.
Le sue proprietà principali sono:
- antinfiammatorio
- idratante
- cicatrizzante
- antibatterico
Altra caratteristiche del gel dell’aloe vera è l’effetto dimagrante (ovviamente è importante consultando prima un dietologo). Inoltre sembra essere un succo depurativo, che combatte la cellulite e gli inestetismi, contrasta la calvizie, e ha molteplici altre proprietà.
Vista quindi l’importanza e le peculiarità di questo gel, dedicheremo a questo tema un lungo approfondimento.
Coltivare aloe arborescens

Aloe arborescens
L’aloe arborescens è probabilmente la varietà più diffusa nel nostro paese. Nelle regioni meridionali, addirittura, ha crescita spontanea. Si presenta con un tronco legnoso centrale, dal quale si dirama. Ha una crescita fogliare alternata e può arrivare, in età adulta, anche ad un’altezza di 2 m. È una pianta con l’aspetto di un cespuglio caotico, pieno di diramazioni, ed è difficile distinguere il punto di partenza del tronco principale.
Per quanto riguarda le foglie, sono di colore verde chiaro e non molto carnose. Sono sottili e filiformi, con spine laterali (che non pungono), e possono raggiungere anche una lunghezza di 50 cm.
Anche le foglie dell’aloe arborescens contengono un prezioso gel, protetto da una spessa cuticola esterna. Questo rende la pianta molto resistente a qualsiasi condizione metereologica.
Questa specie produce un fiore annuale, con un lungo stelo legnoso, di colore rosso/arancio.
Differenza tra aloe vera e arborescens

Gel aloe arborescens
Oltre alle peculiarità estetiche, la differenza principale tra l’aloe vera e quella arborescens sta nelle foglie. E nell’estrazione del gel che contengono.
Le foglie della prima sono più spesse e carnose rispetto a quelle delle seconda, quindi sono più ricche di gel. Questo fa delle foglie dell’aloe vera un prodotto perfetto a livello commerciale, vista anche la facilità d’estrazione del gel, protetto da una cuticola più sottile. Per questo motivo la pianta viene coltivata in delle vere e proprie distese che si perdono a vista d’occhio.
Il gel dell’arborescens, anche se le foglie ne producono di meno, è più ricco di principi attivi. Di conseguenza è più efficace nei preparati domestici che si andranno di volta in volta a realizzare.
Le proprietà del gel dell’aloe arborescens sono uguali a quelle della vera, ma più concentrate!
Dunque, visto che non stiamo parlando di una coltivazione industriale, se in casa abbiamo una varietà arborescens, possiamo tranquillamente usarla ed estrarne il gel.
La coltivazione dell’aloe
Dopo aver presentato le principali specie presenti nei nostri giardini, passiamo ora ad affrontare il tema della coltivazione dell’aloe. Per farlo proponiamo una galleria fotografica esemplificativa di una particolare tecnica. Questa tecnica, ovviamente, è valida sia per l’aloe vera che per l’erborescens.
L’aloe si coltiva partendo dal seme, per talea o utilizzando i nuovi polloni che naturalmente germogliano dalla pianta. E’ però su quest’ultima tecnica che oggi vogliamo concentrare la nostra attenzione.
La pianta madre

Pianta madre di aloe arborescens
Per moltiplicare l’aloe attraverso l’utilizzo dei polloni, bisogna partire da una piante madre. Questa genererà tantissime piccole piante di aloe che si potranno coltivare.
Se la pianta viene coltivata in piena terra e lasciata sviluppare in modo autonomo, infatti, si propaga quasi all’infinito. Discorso diverso se viene coltivata in vaso, dove c’è la necessità di maggiori cure.
Nel nostro caso abbiamo utilizzato una pianta madre di aloe arborescens (ma voi potete utilizzarne anche una di aloe vera), che da molti anni è presente in vaso sul terrazzo.

Pulizia e potatura della pianta madre
Questa pianta ha molti anni, e da essa ho ricavato già in passato decine nuove piante di aloe.
Negli ultimi anni è stata un po’ abbandonata a se stessa. Avremmo dovuto travasarla in un vaso più grande e ripulirla dalle parti secche. Probabilmente avremmo dovuto anche proteggerla dal gelo. Di sicuro, avremmo dovuto darle acqua.
E invece niente. E stata lasciata lì al suo destino, e difatti non si presenta in buone condizioni.
Come vediamo in foto, l’aloe arborescens ha sviluppato un lungo tronco centrale e una testa molto grande. Ci sono però molte parti secche, troppi polloni, foglie bruciate, erbacce.
Diciamo che non è bellissima da vedere. Cerchiamo quindi di recuperare questa situazione e di farci perdonare dalla nostra pianta per l’incuria che le abbiamo riservato.
Tra l’altro questa situazione è perfetta per la nostra esemplificazione sulla riproduzione dell’aloe.
Pulizia e potatura della pianta madre
La prima operazione da fare, in questo caso, è un’accurata pulizia della pianta madre di aloe arborescens. Per fare questo utilizzeremo delle forbici per potatura (ne esistono diverse tipologie, se volete acquistarne un paio le trovate qui).
Contemporaneamente alla pulizia inizieremo a potare i polloni, vale a dire tutte le piccole o medie piante di aloe che si sono sviluppate naturalmente partendo dal tronco principale.
Vediamo qui come si presenta la pianta madre dopo questa doppia operazione di pulizia e potatura. Da notare che sono stati lasciati solo i germogli più piccoli nella parte basale della pianta.
Dalla pianta madre sono state eliminate tutte le parti vecchie e secche, e sono stati ricavate le nuove piccole aloe.
A questo punto procediamo alla pulizia, ed in alcuni casi al taglio del tronco, delle future piantine.
Vediamo come si ripresentano ripuliti e pronti per l’impianto i polloni.
- Scarti di pulizia e potatura
- Polloni di aloe
- Nuove piante pronte per l’impianto
Nella foto finale è da notare che ci sono due foglie grandi, originarie della piante madre. Con queste avremmo potuto fare delle talee, ma purtroppo le abbiamo utilizzate per fare la foto del gel dell’aloe arborescens.
Sinceramente preferiamo usare le foglie grandi per estrarre il gel e non per fare le talee. Usando i germogli, piccoli o grandi che siano, l’attecchimento è garantito al 100%.
L’importante a questo punto è utilizzare il giusto mix di terreno per le nuove piantine.
La preparazione del terreno

Mix terriccio e sabbia
L’aloe, che sia vera o arborescens, è una pianta molto resistente. Si adatta molto bene all’ambiente in cui viene cresciuta.
Pensiamo all’origine di questa famiglia di piante, l’Africa, e parliamo del nord, di zone aride, a volte desertiche. È una pianta grassa, ricca di liquidi, e del prezioso gel, usato da secoli nella tradizione medica orientale.
Tutto questo per dire che la pianta predilige un terreno sabbioso, ben drenante, non eccessivamente ricco di sostanza organica.
Il mix ideale per ottenere un buon terreno di coltivazione è: 50% terriccio, 50% sabbia di fiume.
Andremo a mescolare accuratamente i due componenti, ottenendo un mix soffice e ben drenante.
Il trapianto
Adesso le nostre nuove piantine di aloe sono pronte per il trapianto. Questo avviene nella maniera più semplice possibile, ossia: infilando il fusto della piantina in profondità. Ovviamente si utilizzano vasi di dimensioni leggermente diverse a seconda della lunghezza del fusto che abbiamo ottenuto dopo la potatura.
Vediamo ora il risultato finale dell’operazione di rigenerazione e riproduzione della pianta madre di aloe arborescens.
Naturalmente se avete un’aiuola a disposizione potete fare questo passaggio direttamente nel terreno.
Nell’ultima foto in basso vorremmo far notare le dimensioni del vaso della pianta madre e allo stesso tempo la larghezza del tronco centrale.
- Piante pronte per il travaso
- Aloe arborescens madre e le sue figlie
- Nuove piantine di aloe
Grazie al suo fortissimo apparato radicale, se rinvasata adeguatamente, o se messa a dimora direttamente nel terreno, l’aloe, e in particolar modo la specie arborescens, inizia una propagazione naturale fantastica, che vi darà per sempre grandi soddisfazioni.
La difesa antiparassitaria
Una nota per quanto riguarda la difesa antiparassitaria. Possiamo dire che da quando coltiviamo l’aloe, anche in ambienti con presenza di parassiti, non ci siamo mai dovuto preoccupare di un attacco di parassiti di nessun genere. Probabilmente la pianta possiede delle difese naturali che non la rendono invitante per i soliti insetti che attaccano i nostri orti e giardini.
Come coltivare l’aloe, in sintesi
Per coltivare l’aloe, riepilogando, sono necessarie le seguenti raccomandazioni:
- Riparo dal gelo continuo
- Evitare l’acqua e i ristagni nei mesi invernali
- Poca acqua nei mesi estivi
- Ringiovanimento periodico delle foglie
30 commenti
Salve!! Da due anni che vivo nella casa di campagna dei miei suoceri e solo ora mi sono accorta che mio suocero ha piantato un paio di piante di aloe arborescens, che si sono estese creando tantissimi polloni che andrò a rinvasare quest’anno!
Grazie per l’articolo perchè mi è tornato molto utile!!
P.s. un’ultima domanda: per il succo, da bere, si può usare l’estrattore di succo, tipo centrifuga? Semplicemente si taglia la foglia o va preso qualche altro accorgimento? Grazie!
Marika
Per fare il succo ti consigliamo di ricavare il gel con un cucchiaio aprendo la foglia in senso longitudinale e poi frullare. Mettere la foglia intera, compresa di parte esterna, nell’estrattore potrebbe intasarlo.
Buon giorno. Abbiamo una pianta di aloe che ha 2 tronchi alti quasi 2m. La pianta e sana e ogni anno fa anche dei bei fiori.
Vogliamo potare i due tronchi perche sono diventati tropoi alti e i tronchi si sono curvati Come possiamo procedere senza incidere tropo sulla salute della pianta?
Grazie!